I 6 Integratori Antinfiammatori Più Utili Per La Tua Salute
In questo post tratterò di integratori antinfiammatori
Un trauma, una malattia e un forte stress possono condurre all’infiammazione. Ma è necessario ricordare che anche abusare di cibo malasano e insistere in abitudini di vita nocive, può portare all’infiammazione.
Essere costanti nel fare esercizio fisico, curare il proprio sonno e optare per alimenti anti-infiammatori può aiutare molto in questo senso.
In alcuni casi, può anche essere utile ottenere supporto aggiuntivo da alcuni integratori.
Ecco, quindi, 6 integratori antinfiammatori che hanno dimostrato di saper ridurre e contenere un’eventuale infiammazione.
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Spirulina
La spirulina è una tipologia di alga verde-azzurra che ha potenti proprietà antiossidanti.
Alcuni studi hanno dimostrato la sua capacità di ridurre l’infiammazione, di rinforzare il sistema immunitario in generale e di permettere un’invecchiamento più sano.
In questo studio , per esempio, si parla delle proprietà anti-infiammatorie della ficocianina, sostanza di cui è particolarmente ricca la spirulina.
C’è da dire che la maggior parte delle ricerche effettuate sulla spirulina hanno avuto come soggetti di studio gli animali, ma nelle poche condotte su uomini e donne anziani hanno rimarcato l’abilità della spirulina di migliorare i marker infiammatori, di essere di aiuto in situazioni di anemia, e di migliorare la funzione immunitaria. (The effects of Spirulina on anemia and immune function in senior citizens)
37 pazienti coreani, con diabete di tipo 2 hanno assunto 8 grammi di spirulina al giorno per 3 mesi. Si è notata una riduzione significativa dei trigliceridi e un aumento dei livelli di adiponectina, un ormone importante nel processo di regolazione del livello degli zuccheri e dei grassi nel sangue. In generale i tipici marker che possono indicare la presenza di un’infiammazione, sono migliorati sensibilmente (A randomized study to establish the effects of spirulina in type 2 diabetes mellitus patients)
L’assunzione della spirulina è ritenuta sicura e senza particolari effetti collaterali. Se ne consiglia un dosaggio medio di 1 grammo al giorno, ma a seconda degli usi si può aumentare.
Se ne sconsiglia l’uso solo a chi soffre di particolari disturbi al sistema immunitario e a chi accusa un’allergia alla spirulina in specifico o alle alghe in generale.
Quindi vanno rimarcate le proprietà antiossidanti della spirulina che si proclama uno dei migliori integratori antinfiammatori e che può essere utile migliorare i sintomi di tanti disagi fisici.
Integratori Antinfiammatori: L’Olio Di Pesce
Gli integratori a base di olio di pesce, contengono gli acidi grassi omega 3, elementi essenziali e imprescindibili per una buona salute del nostro organismo.
Gli omega 3 sono in grado di combattere l’infiammazione provocata da affezioni come:
- Il diabete
- Le malattie cardiache
- Il cancro
… e tante altre problematiche di salute.
Le tipologie di acidi grassi omega 3 particolarmente benefiche sono 2 e portano dei nomi non facili da ricordare: l’acido eicosapentaenoico e l’acido docosaesaenoico. Proprio la loro difficoltà di pronuncia è stata facilitata da delle sigle: EPA per il primo, DHA per il secondo.
E’ il DHA, in particolare, che sembra avere delle potenti capacità anti-infiammatorie, in grado di ridurre il livello delle citochine e favorire il benessere generale dell’intestino. Il DHA può essere uno stumento chiave nella prevenzione della sindrome metabolica come sostiene questo studio: Docosahexaenoic Acid in Relation to Metabolic Syndrome
L’integrazione di DHA, per esempio, ha ridotto alcuni indicatori infiammatori in persone non allenate, sottoposte ad intenso esercizio fisico (Docosahexaenoic acid affects markers of inflammation and muscle damage after eccentric exercise)
L'esercizio fisico aumenta le capacità di certe cellule di produrre citochine dopo intensa stimolazione e questo tasso di produzione di citochine viene attenuato dalla supplementazione di DHA nella dieta. (Docosahexanoic acid diet supplementation attenuates the peripheral mononuclear cell inflammatory response)
Nel caso, si raccomanda un dosaggio di 1,5 grammi di omega 3 al giorno, stando attenti a scegliere gli integratori con concentrazioni elevate di EPA e DHA e che siano ricavati da pesci non troppo esposti all’inquinamento da mercurio.
Un effetto collaterale, per alcuni che accusano determinate condizioni, è l’effetto decoagulante degli omega 3. Per questo non è raccomandato a persone sotto specifici trattamenti farmacologici.
In conclusione l’olio di pesce che contiene gli acidi grassi omega 3 può essere d’aiuto per chi ha a che fare con uno stato infiammatorio diffuso. Uno tra gli integratori antinfiammatori più diffusi.
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Il Resveratrolo
Il resveratrolo è un potente antiossidante presente nell’uva, nei mirtilli e in tutti i frutti che presentano un colore violaceo. E presente, in piccole quantità, anche nel vino rosso e nelle arachidi.
Un supplemento di resveratrolo potrebbe esserti molto utile se soffri di un’infiammazione originata da:
- Problemi cardiaci
- Insulino resistenza
- Gastriti
- Coliti ulcerose
… e altre condizioni infiammatorie.
Per esempio è stato dimostrato che integrare la propria dieta con una dose giornaliera di 500 mg di resveratrolo per 6 settimane può essere molto benefico in caso di colite ulcersosa (Anti-Inflammatory Effects of Resveratrol in Patients with Ulcerative Colitis)
Oppure è stato dimostrato che 30 giorni di supplementazione con resveratrolo inducono dei cambiamenti migliorativi a livello metabolico nell'uomo obeso, imitando gli effetti della restrizione calorica. (Calorie restriction-like effects of 30 days of resveratrol supplementation on energy metabolism and metabolic profile in obese humans)
Anche il resveratrolo presente nel vino può rivelarsi benefico, ma le quantità di questo elemento presenti nel “succo di bacco” non solo elevate, come invece tanti credono. I suoi benefici potrebbero, quindi, essere “annullati” dagli aspetti nocivi di un’esagerata assunzione di vino.
Il vino rosso contiene 13 milligrammigrammi di resveratorlo per litro, e le ricerche affermano che per avere i benfici promessi da questo elemento è necessario assumerne almeno 150 mg al giorno. Equivalenti a 11 litri di vino al dì. Non ci sembra il caso …
La dose raccomandata, come accennato, si aggira tra i 150 e i 500 mg al giorno e a questi dosaggi non rilevano effetti collaterali degni di nota. Non è raccomandato il suo consumo a chi assume farmaci per fluidificare il sangue senza l’approvazione del proprio medico.
Il resveratrolo quindi, può ridurre l’infiammazione e migliorare altri aspetti della salute di una persona.
La Curcumina
La curcumina, come suggerisce il nome, è una componente della curcuma, nota spezia delle nostre cucine. E’ un elemento che, potenzialmente, nasconde molti benefici per la nostra salute.
E’ in grado di contenere l’infiammazione prodotta dal diabete, dalle malattie cardiache, dalle problematiche infiammatorie intestinali, dal cancro e altre affenzioni pericolose.
La curcumina si è rivelata anche molto utile nel ridurre l’infiammazione provocata dall’osteoartrite e dall’artrite rematoide.
E’ stato dimostrato che la combinazione curcumina-piperina migliora in modo significativo lo stato ossidativo presente nei pazienti con sindrome metabolica. (Antioxidant and anti-inflammatory effects of curcuminoid-piperine combination in subjects with metabolic syndrome)
E’ stato provato che una terapia adiuvante a base di curcumina biodisponibile può migliorare significativamente lo stato infiammatorio sistemico nei pazienti con tumori che sono in trattamento chemioterapico (Adjuvant therapy with bioavailability-boosted curcuminoids)
E ci sono prove che la piperina sia in grado di aumentare la concentrazione sierica, l'entità dell'assorbimento e la biodisponibilità della curcumina sia nei ratti che nell'uomo, senza effetti avversi (Influence of piperine on the pharmacokinetics of curcumin)
Ci sono poi degli integratori che contengono un composto chiamato biperina, che ha lo stesso funzionamento della piperina e quindi è in grado di elevare il grado di assorbimento delle curcumina.
Ad un dosaggio, consigliato, che varia tra i 100 e i 500 mg al giorno di curcumina non si registrano effetti collaterali di spessore. Se ne sconsiglia l’uso, però, alle donne in gravidanza.
La curcumina, quindi, si presenta come un potente integratore antinfiammatorio per molti disagi fisici.
Integratori Antinfiammatori: L'Acido Alfa Lipoico
L’acido alfa lipoico è un acido grasso che il tuo corpo produce da solo. Ha un compito determinante nel metabolismo e nella produzione di energia.
Ma anche importanti proprietà antiossidanti che gli permettono di proteggere le cellule dai possibili danni e di svolgere un prezioso supporto nel mantenere adeguatii livelli di altri antiossidanti preziosi come la vitamina C e la vitamina E.
L’acido alfa lipoico può dunque essere determinante nel ridurre uno stato infiammatorio. Non mancano di certo le prove che confermano la sua capacità di contenimento delle infiammazioni causate da situazioni di insulino resistenza, di cancro, di malattie al fegato, di problemi cardiaci e altre tipologie di distrubo. E’ in grado di ridurre numerosi dei marker che indicano la presenza di un’infiammazione.
E’ stato dimostrato che l'acido lipoico è un antiossidante naturale che si ritiene abbia un effetto benefico sui parametri dello stress ossidativo in relazione alle malattie del sistema cardiovascolare (The Protective Effect of Lipoic Acid on Selected Cardiovascular Diseases)
Il dosaggio raccomandato di un eventale integratore si aggira tra i 300 e i 600 mg al giorno senza che siano state segnale controindicazioni rimarcabili. Ma se si assumono farmaci per il diabete si consiglia di monitorare con ancora più attenzione il livello degli zuccheri nel sangue.
Non è consigliato per le donne in gravidanza
Lo Zenzero
La radice dello zenzero è comunemente macinata e trasformata in una polvere che viene spesso aggiunta a molti piatti.
E’ particolarmente adatta a trattare l’indigestione e la nausea generale e la nausea mattutina nello specifico.
Inoltre, due dei suoi componenti, il gingerolo e il zingerone, si sono rivelati utili per diminuire l’infiammazione correlata alla colite, al danno ai reni, al diabete e al carcinoma mammario.
E’ stato provato che lo zenzero migliora la sensibilità all'insulina nei pazienti diabetici di tipo 2. Pertanto lo zenzero può essere considerato un trattamento efficace per la prevenzione delle complicanze del diabete. (The effect of ginger consumption on glycemic status)
E’ stato inoltre rilevato che le donne obese sopravvisute ad una neoplasia al seno hanno spesso segnalato una sindrome metabolica e un'infiammazione elevata, che le hanno messo a elevato rischio di malattie cardiovascolari. L'integrazione di zenzero ha svolto un ruolo importante nella patogenesi delle risposte infiammatorie e metaboliche, tra le neoplasie mammarie diagnosticate. (Ginger Supplement on Systemic Inflammation and Metabolic Syndrome Indices)
Una ricerca ha mostrato poi che con 2 grammi di zenzero al giorno si possono avere effetti antinfiammatori e analgesici sull’indolenzimento muscolare post esercizio fisico intenso. (Acute effects of ginger extract on muscle soreness)
Da 1 a 2 grammi al giorno, è considerato un dosaggio che mette al sicuro da possibili effetti indesiderati. A dosaggi più elevati si registra una maggior fluidificazione del sangue con un aumentata possibilità di sanguinamento.
Sconsigliato a chi già assume farmaci anticoagulanti senza approvazione del medico. Lo zenzero merita un posto tra gli integratori antinfiammatori.
Gli Integratori Vanno Usati Con Attenzione
Se vuoi sperimentare uno di questi integratori antinfiammatori ti raccomandiamo:
- di scegliere un fornitore affidabile
- di seguire le istruzioni sul dosaggio
- di verificare con il proprio medico eventuali incompatibilità
In generale la regola sarebbe quella di ottenere tutto il nutrimento che ci serve attraverso la scelta oculata del cibo. Tuttavia in presenza di uno stato infiammatorio importante, degli integratori specifici possono essere di molto aiuto.
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