Intimità Emotiva: Viaggio Alla Scoperta Delle Proprie Emozioni
L'intimità emotiva, è un traguardo che, se non raggiunto, ci consegna indifesi alle tempeste inevitabili della vita. Con questo post ti invito ad un viaggio nei meandri della tua interiorità che si comporrà di vari articoli che via via ti metterò a disposizione. Un percorso personale per riconsegnarti "vivo" nelle braccia della tua esistenza.
Essere vivi, significa “sentire”, e sentire non è altro che fare esperienza delle nostre emozioni.
Possono essere positive o negative, possono presentarsi in modo chiaro o oscuro, possono essere il “fuoco” che ci accende o il “ghiaccio” che ci immobilizza, ma resta sempre un fatto: sono sempre presenti perché conoscono mille strade per esprimersi.
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Le Nostre Emozioni
Le nostre emozioni sono “nomadi” che vagano continuamente nei meandri della nostra anima. Toccano la nostra fisiologia, sfiorano la nostra sensibilità, impattano sul nostro assetto mentale, condizionano la nostra immaginazione. Sono la chiave della nostra abilità di connetterci con noi stessi e con il mondo. Tutto questo per dirti una cosa fondamentale:
più conosci le tue emozioni, più appagante sarà la tua vita
Quando decidiamo di lanciarci uno sguardo, le nostre emozioni appaiono complesse da decifrare. Eppure il loro modo di “arrivarci” è immediato, le loro “parole” rapiscono subito la nostra attenzione. Per troppi di noi, le nostre emozioni rimangono un qualcosa di non sfruttato pienamente per ottenere forza, libertà e abilità di connessione. Le sentiamo talmente “parte di noi” che spesso le diamo per scontate e ci condanniamo a non udire il loro messaggio, che ha sempre una funzione “salvifica”.
Ma tu … quanto conosci le tue emozioni?
Fino a che punto ti senti a casa, stando in compagnia con loro?
Le percepisci come tuoi alleati o come tuoi nemici?
Cerchi sempre di scappargli o di corrergli incontro?
Riesci a sederti accanto a loro anche quando sono oscure, spiacevole e inquietanti?
In qualunque modo “trattiamo” le nostre emozioni, ne saremo sempre in balia se non impariamo ad aprirgli la porta. Devi avere il coraggio di avvicinarti a loro per saperle indirizzare e canalizzare nel modo giusto. Come possiamo gestire la rabbia senza comprendere che non siamo la rabbia, ma che l’ostilità con cui ci manifestiamo al mondo è solo quello che abbiamo deciso di fare con la rabbia. Se fossimo veramente intimi con questa emozione avremmo molta più liberta nel decidere cosa farne.
L’intimità emotiva è un’arma fondamentale da possedere, non solo per ottenere relazioni più soddisfacenti, ma per avere una vita “piena” e "autentica" in cui consapevolezza, passione, amore, integrità e azione si fondono in una cosa sola. Diventare intimi con le nostre emozioni significa:
- Essere consapevoli del loro sorgere, delle loro radici, del loro esprimersi e del loro funzionamento
- Essere consapevoli di come noi entriamo in relazione con gli altri e di come gli altri entrano in relazione con noi
Diventa Intimo Con Te Stesso
Diventare intimi con se stessi è un lungo viaggio dove l’essere in grado di esprimere apertamente le proprie emozioni è solo una delle tappe.
Prova a pensare, per esempio, cosa possa significare entrare in intimità con la paura. Vuol dire acquisire quel coraggio di avvicinarsi a essa per analizzarne il meccanismo mentale e psicologico che la governa, ma anche avere la capacità di mantenere quella minima distanza che ci impedisca di farci travolgere da essa.
Un abilità di “calibrazione” che richiede pratica. Una capacità che non ha il fine di farla scomparire ma di metterci nella posizione più adatta per gestirla al meglio: quella in cui non siamo identificati in essa ma neanche totalmente disconessi da essa.
La posizione ottimale per vederla per quella che è in realtà, per percepirne il tragitto che percorre nel nostro corpo, per comprenderne l’impatto sui nostri processi mentali, per riconoscere come abbia influenzato la nostra storia esistenziale. Una posizione che ci permetterà di adottare verso di essa un comportamento non più problematico.
Più diventiamo intimi con le nostre emozioni, più saremo in grado di “disinnescarne” il potenziale nocivo e più saremo capaci di esprimerle nel modo giusto, quello in cui non faranno più da ostacolo sul nostro cammino di crescita personale.
La Carica Neutra Di Un'Emozione
E’ in questo senso che rimarco il fatto che un’emozione, in sé, ha una carica neutra, né positiva, né negativa. Diventa “buona” o “cattiva” in dipendenza dell’uso che ne facciamo. Diventarne intimi ci spiana la strada per massimizzare il beneficio ottenibile da un loro suo "sano" utilizzo.
Senza un passo verso le tue emozioni, non importa quanto sei bravo a letto, non importa quante cose tu abbia in comune con l'altro, non importa quanto sei simpatico, non importa quanto sei intelligente … rimarrai sempre “solo”, scollegato da te stesso e dagli altri.
E se siamo dei genitori “scollegati”, il prezzo lo pagheremo noi ma anche i nostri figli.
La nostra vita sarà un continuo “rivivere” ferite mai guarite, “gomitoli emotivi" mai dipanati, nell’inconsapevolezza completa di quello che stiamo facendo.
Incontrare le nostre emozioni significa trovare il coraggio di abbandonare il “campo di battaglia” in cui lottiamo per “diventare qualcuno che immaginiamo” per entrare in un santuario a celebrare “quello che siamo nel profondo".
Sedersi accanto alla propria anima è l’atto più “religioso” possibile.
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L'Analfabetismo Emotivo
L’analfabetismo emotivo, seppur diffuso, non è ancora percepito come un problema “educativo”. Il mondo è ancora poco consapevole dei danni procurati dal non saper gestire le proprie emozioni.
In fondo che valore ha la ricchezza se non ti senti mai felice?
Che valore ha il successo se non sai godertelo?
Che senso ha l’amore se “nel suo nome”, finiamo per uccidere?
Tutti siamo preoccupati dal nostro quoziente intellettivo e teniamo in poco conto la nostra intelligenza emotiva. Ma possiamo davvero essere felici se sappiamo risolvere qualsiasi equazione matematica ma siamo un disastro nel gestire i conflitti sul lavoro, con il nostro partner e con i nostri figli?
Per la mia esperienza posso dirti che costruire un rapporto armonico con la propria interiorità è il più grande dono che puoi fare ai tuoi figli, più di qualsiasi e fantasmagorico regalo di Natale.
A sedersi sulla mia poltrona, ci sono, quasi sempre, persone che soffrono le conseguenze delle ferite emotive irrisolte dei loro genitori e, per questo, hanno sviluppato un approccio problematico con le proprie emozioni.
Se ti hanno insegnato da bambino ad associare ad ogni forma di pericolo percepito, l’emozione della rabbia, come pensi che ti comporterai in futuro?
Tutti abbiamo l’obbligo di minimizzare il passaggio delle nostre ferite emotive ai nostri figli. E c’è una sola strada per farlo:
rimettere il dito in quella ferita dopo averlo “passato” nell’unguento della consapevolezza
Una psicoterpia di alta qualità può aiutarti a gettare finalmente luce sulle tue parti buie.
Il Bambino Interiore
Rifletti su un fatto: il modo in cui trattiamo i nostri bambini rispecchia, quasi sempre, il modo in cui trattiamo il nostro “bambino interiore”.
Se ti senti a disagio e vulnerabile con quello che senti tu, ti sentirai in difficoltà davanti a quello che “sente” tuo figlio, quando deciderà di esprimerlo. Se hai imparato a vergognarti delle lacrime che ti rigano le guance, insegnerai a tuo figlio a vergognarsi dei propri momenti di debolezza.
Nell’importi una distanza siderale dalla tua anima di condannerai a una vita mai in vera relazione con te stesso o con qualcuno, con tutte le conseguenze che questo presume. Magari ci saranno interessi comuni, magari c’è chi fa la battuta e chi ride, magari ci sarà intesa sessuale, ma senza profondità emotiva le radici di una reale “connessione” non avranno lo spazio di attecchire. Sarà una relazione “esterna” di successo, ma una “connessione intima” fallimentare.
E’ la differenza che passa dall’essere insieme per aiutarsi a gettare fuori dalla barca l’acqua che entra dalle falle per tenerla a galla, e stare insieme per navigare con sicurezza anche attraverso le tempeste più “scure” verso il porto della propria realizzazione personale.
Nulla di, in sé, sbagliato.
Ma perché, quando senti la sete, ti affidi all’acqua in bottiglia del negozio accanto, quando sei seduto davanti ad un fiume di acqua cristallina che sgorga dalla montagna della propria interiorità?
Vuoi una maggiore profondità relazionale?
Allora non hai scelta … armi in spalla e vai alla ricerca delle tue emozioni, vai ad incontrarle là, dove sono, nel rapporto con il nostro partner, con i nostri colleghi, con i nostri figli, con i nostri familiari e con il nostro “bambino interiore”.
Se ti sintonizzi su questo modo di approccio, ti accorgerai che non è così complicato ed è assai stimolante. E non basterà connettersi con le emozioni che ci fanno sentire bene, dobbiamo trovare il coraggio di analizzare le nostre relazioni attraverso il punto di vista che ogni tipo di emozione ci apporta.
L’unica strada possibile è l’intimità emotiva, è il ridurre le distanze, è lo sguardo diretto, è l’aprire la porta.
Come possiamo avvicinarci a noi stessi anche attraverso la rabbia che proviamo se non siamo disposti ad avvicinarsi alla rabbia stessa?
Non preoccuparti, so benissimo che partire per un viaggio, porta con sé, quasi sempre, un senso di disagio. E se il viaggio è nel proprio “dentro” le paure si accentuano. Il timore di dover incontrare quello da cui, scappiamo da una vita, è reale.
Eppure, correre il rischio di risentire la stretta di quelle “catene” è l’unico modo per imparare a liberarsene.
Un Esempio: Alberto E La Scoperta Della Propria Vulnerabilità
Penso ad Alberto, che è venuto da me nel rifulgere dei suoi ventanni, ma anche nel bel mezzo di una rottura sentimentale che lo ha consegnato all’abbraccio, apparentemente mortale, del dolore più cupo.
Ammettere la propria vulnerabilità è un percorso tormentoso. Non è mai semplice sostenere lo sguardo davanti al “mostro” della propria sofferenza.
La sua rabbia emergeva, ma non attraverso le lacrime. Il suo sforzo di “contenersi” era quasi sovraumano, così come lo era il suo tentativo di non rendere manifesta la sua “rottura interiore”.
Eppure la liberazione l’ha trovata nel lasciar sgretolare le pareti della prigione che si era costruito. La serenità l’ha reincontrata nel lasciar emergere il suo dolore. E’ stato un viaggio in cui ha dovuto ripercorrere le dinamiche emozionali della propria infanzia dove ha iniziato ha innalzarsi sbarre attorno a sé, per proteggersi.
Un viaggio all’inizio lancinante divenuto via via naturale. Dalla sua “rottura emotiva” è riemerso quella parte “intoccabile” che ci caratterizza. Nello scoprirsi vulnerabile ha scoperto di essere “vivo”. Nella propria “debolezza” ha percipito la forza della vita. Nell’abbassare i guantoni ha scoperto che il proprio avversario era scomparso ed era rimasto, sul quel quadrato che per una vita aveva scambiato per un ring, l’essenza di quel “bambino interiore” che è tornato a sorridere.
Quando reincontri la vita che sgorga dall’interno, riscopri un’innata abilità di entrare in connessione con gli altri, ritrovi la capacità di dare importanza solo alle cose che contano davvero, al fine di poter affrontare con successo ogni sfida che la vita ti pone davanti.
Ricordati … non c’è un prezzo “troppo alto” che può giustificare la rinuncia alla propria libertà emotiva e psicologica.
Cosa Significa Diventare Emotivamente Intimi?
Sedersi lì, sulla spiaggia della propria interiorità, per osservare le onde emotive che si abbattono su di noi ci porterà a:
- Conoscere le nostre emozioni per renderci consepevoli di come ci comportiamo
- Imparare a stare alla giusta distanza da esse: né fusi con esse né dissociati da esse
- Scoprire come ascoltare “veramente” chi ci sta di fronte
- Essere trasparenti a quello che sentiamo dentro, positivo o negativo che sia, senza sentire la necessità di doverne seguire gli impulsi espressivi
- Abbandonarci senza paura alla nostra vulnerabilità
- Conoscere la nostra storia personale in modo talmente approfondito da poter riconoscere all’istante i vecchi meccanismi che continuamente tentano di reinnescarsi
- Essere in grado di essere empatici senza perdere la precezione di un “confine personale”
- Rimanere in contatto con la nostra essenza più pura anche nella manifestazione di ciò che sentiamo a livello emotivo
- Essere in grado rimanere consapevoli anche sotto la spinta dei nostri istinti
E’ il sunto del viaggio che ti propongo di fare assieme a me. Ti fornirò tutta l’attrezzatura necessaria per percorrerlo in sicurezza: informazioni, esercizi, approfondimenti ecc.
Sono convinta che per affrontare il viaggio intergalattico della vita, devi prima scavare nelle profondità della tua anima, alla ricerca di quel “carburante” che ti porterà alla conquista del tuo universo personale.
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