Ansia: Il Potere Del Nostro Cervello Emotivo

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2 L'Amigdala: Una Parte Del Cervello Molto Potente

La parte "pensante" del nostro cervello (la neocorteccia) è, dal punto di vista evolutivo, di recente formazione e sviluppo.

Prima che il nostro cervello si sviluppasse nel modo meraviglioso che tutti conosciamo e sperimentiamo, permettendoci di pianificare, immaginare, analizzare le cose e formulare giudizi, ci siamo basati per la nostra sopravvivenza sul nostro cervello più primitivo, quel del “mammifero”.

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Il Cervello Mammifero

Il cervello mammifero, e’ un insieme di strutture neurologiche che giacciono sotto la neocorteccia, e, nel suo complesso, è spesso definito come "cervello emozionale", poiché va a gestire tutte quelle risposte istintive che coinvolgono le nostre sensazioni ed emozioni. Tra le tante ha il controllo di un’importante reazione automatica, di cui abbiamo più volte trattato: la risposta di “lotta o fuga” che è il meccanismo che soggiace alle nostre esplosione di ansia.

Tutto quello che riguarda il nostro comportamento istintuale soggiace al nostro bidogno più viscerale: garantirci la sopravvivenza. Parliamo di alimentazione, accoppiamento, combattimento o fuga.

I nostri istinti danno origine a delle emozioni che ci richiedono di agire in modo quasi automatico affinchè ci proteggiamo da pericoli e rischi.

Tutti i nostri bisogni emotivi sono al servizio di questo fondamentale programma di sopravvivenza.

Quando la neocorteccia iniziò a svilupparsi, ci mise a disposizione un'intelligenza di tipo “razionale” e “logica”, che oltre all'intelligenza emotiva ci assisteva nell’affrontare le incombenze quotidiane.

Il cervello razionale ha aggiunto, riflessione e capacità di calcolo alle percezioni “grezze” del nostro cervello emotivo. Abbiamo avuto la possibilità, così, di temperare, le bollenti reazioni emotive che ci derivano dal nostro istinto. Ma quello che accade, e lo vediamo tutti i giorni, è che, spesso, le emozioni e le loro relative reazioni mettono ancora in scacco l’attività del nostro cervello razionale.

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L'Amigdala: Una Parte Del Cervello Molto Potente

Noi la conosciamo con il nome di amigdala, parola di origine greca che significa “mandorla”, e che va a richiamare la forma di questo piccolo organo cerebrale.

L’amigdala governa l’intero sistema di allarme del nostro organismo. Può accedere all’archivio dei nostri ricordi emotivi e a tutto il bagaglio delle nostre risposte apprese. Il suo compito è di vigilare e segnalare qualsiasi pericolo che ci può essere nocivo, cercando di comprendere in tempi rapidi se potrebbe rivelarsi un rischio concreto per la nostra incolumità.

Per esempio, supponiamo di camminare soli lungo una strada buia a tarda notte, mentre all’improvviso percepiamo uno strano suono o fruscio tra i cespugli.

La nostra attenzione viene rapita completamente dal fatto e in meno di una frazione di secondo, la nostra amigdala, deve decidere se il rumore in questione possa rappresentare un pericolo.

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E’ un suono che ci porta a pensare all’incedere di un passo. Assomiglia a qualcosa che si muove tra rami e foglie. Tra tutti gli scenari possibili, di solito, per protezione, l’amigdala prende a modello quello peggiore e fa scattare l’allarme.

E’ come se gridasse ai nostri muscoli: “Attenzione, siamo in allarme, possibile pericolo di vita”. E’ un incessante invito ad essere pronti a reagire, a fuggire se ne abbiamo la possibilità o a combattere se è l’unica cosa da fare.

La necessità di prendersi la responsabilità di una decisione immediata, e il bisogno di tenerci lontano da qualsiasi tipo di pericolo, porta l’amigdala ad essere molto approssimativa nel giudizio.

Ragiona quasi sempre per bianco o nero, quasi mai considera altre sfumature. Una situazione o è sicura, o non lo è. Non ha la raffinatezza di giudizio del cervello razionale, che sarebbe capace di identificare e circoscrivere meglio l’origine di quel fruscio e magari concludere che si tratta di un innocuo tasso invece di una preistorica tigre dai denti a sciabola.

Ma non c’è tempo per interpellare il cervello razionale, perché il tempo di reazione viene giudicato prioritario sull’adeguatezza di un giudizio più riflessivo.

Nel momento in cui l’amigdala decide che siamo in pericolo, mette in atto i passi necessari (sottoforma di segnali chimici) per azionare il sistema di attacco o fuga, senza perdere tempo con passaggi nella neurocorteccia.

Nella pratica, quando il cervello razionale entra in scena tutto si è già svolto. Il cuore ci esce dal petto, le nostre gambe tremolanti non ci reggono in piedi, il nostro respiro di fa corto e affannato.

Solo quando una spaventata lepre esce dal cespuglio tiriamo un sospiro di sollievo e ci facciamo inondare dalla calma, diventando all’improvviso delle persone ragionevoli, invece di robot che eseguono ordini perentori.

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Mick Manara

Giornalista, Motivatore ed Esperto di Crescita Personale, Mick Manara si è aggregato allo staff di Vadoalmassimo.net per occuparsi di Benessere Mentale e di Miglioramento delle performance personali e professionali.

La sua variegata preparazione e la sua spiccata curiosità ci potrà regalare spunti interessanti e coinvolgenti al fine di alzare il livello qualitativo della nostra esistenza.