Cosa Fare Contro La Depressione: L’Importanza Di Scegliere Il Giusto Approccio

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1 Cosa Fare Contro La Depressione: Meglio I Farmaci o Altri Approcci?

3 Il Necessario Inganno Dell’Effetto Placebo

4 Come Curare La Depressione: Cosa Funziona E Cosa NO

5 Cosa Fare Contro La Depressione: Alcuni Numeri Su Cui Riflettere

Questo articolo che cerca di capire cosa fare contro la depressione, si inserisce in un percorso completo sulla depressione in cui inizio trovi qui: Come Combattere La Depressione: 6 Strade Che Portano Verso L’Uscita

Allora ... cosa fare contro la depressione?

Qual è il trattamento più efficace per la depressione?

Sono tante le persone convinte che gli antidepressivi siano una potente arma a disposizione per il trattamento per la depressione.

La maggior parte di noi conosce persone che sono state aiutate da queste medicine. Con un aumento delle prescrizioni di antidepressivi del 400% dal 1990, sembra ovvio che questi farmaci debbano fornire almeno qualche beneficio. Altrimenti, le persone avrebbero semplicemente smesso di prenderli molto tempo fa.

Ma esattamente quali benefici forniscono questi farmaci?

Di tutti i pazienti depressi che assumono un antidepressivo, quanti sperimentano una guarigione completa e duratura?

La risposta porta verso una percentuale sorprendentemente bassa, molto più bassa di quanto avrei immaginato prima di dedicare del tempo a guadare le centinaia di studi che affrontano questa domanda.

Il tasso di successo degli antidepressivi in questi studi di solito si staglia tra il 20% e il 35%.

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Cosa Fare Contro La Depressione: Meglio I Farmaci o Altri Approcci?

È difficile credere che chiunque abbia una malattia invalidante come la depressione possa guarire semplicemente prendendo una pillola di zucchero, che è inerte dal punto di vista medico, ma il tasso di risposta al placebo nella depressione non è banale.

Ma allora cosa fare contro la depressione?

In effetti, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha dichiarato che non approverà alcun nuovo farmaco per la depressione fino a quando i produttori non forniranno prove convincenti che l’efficacia del farmaco presentato superi quella del placebo.

Anche se questo sembra un obiettivo quasi “ovvio” da raggiungere per un nuovo farmaco, in realtà, non lo è quando si parla di depressione.

Irving Kirsch, un ricercatore clinico presso l'Università del Connecticut, ha recentemente dimostrato quanto possa essere difficile. Lo studioso ha presentato un’istanza alla FDA evidenziando i risultati negativi di ogni tipo di studio effettuato dalle case farmaceutiche, presentato nell’arco di un periodo che va dal 1987 al 1999, di sei farmaci antidepressivi comunemente usati: Zoloft, Effexor, Prozac, Citalopram, Paroxetina e Nefazodone.

Incredibilmente, ha scoperto che in più della metà di queste ricerche, i pazienti depressi che assumevano un farmaco antidepressivo non se la cavavano meglio di quelli che assumevano un placebo.

Non sorprende che le aziende farmaceutiche non abbiano mai pubblicato la maggior parte degli studi a cui si è accennato.

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Cosa E’ Emerso

Quando Kirsch ha unito i risultati degli studi sugli antidepressivi in un'unica enorme analisi, ha trovato alcune prove che i farmaci funzionavano meglio di un placebo, ma solo leggermente meglio.

Nel complesso, l'effetto placebo è stato decisamente impattante, tanto che il suo effetto sulla depressione rispetto a quello dei farmaci in questione era da ritenersi “quasi uguale”.

Un minima differenza che, dal punto di vista clinico, non poteva considerarsi rilevante. Un risultato scioccante che è stato successivamente replicato da altri studiosi che hanno tentato di dare uno sguardo indipendente al database della FDA e sono giunti alle stesse conclusioni.

Allora, cosa ci dobbiamo fare di tutto questo?

Cosa fare contro la depressione?

Gli antidepressivi sono solo dei placebo con dei spiacevoli effetti collaterali?

Prima di saltare a una conclusione così radicale, dobbiamo prendere in considerazione altri dati che sono emersi.

Tra i pazienti gravemente depressi, i cui sintomi sono così profondamente invalidanti, è stato scoperto che i farmaci per la depressione funzionano e ha senso una loro somministrazione.

Sebbene la maggior parte dei pazienti gravemente depressi non siano completamente curati dagli antidepressivi, almeno la metà di loro sperimenterà un miglioramento significativo entro un mese o due.

Ma la grande maggioranza delle persone con una diagnosi di depressione non ha una disabilità così grave. Sono ancora in grado, con qualche difficoltà, di continuare a lavorare e interagire con la famiglia e gli amici.

E tra questi individui meno gravemente depressi, gli antidepressivi e i placebo funzionano più o meno allo stesso modo. Ciò significa che la maggior parte delle persone che assumono antidepressivi non riceve più benefici di quelli che riceverebbero da una scatola di pillole di zucchero.

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Il Necessario Inganno Dell’Effetto Placebo

Eppure, se i medici iniziassero a distribuire queste pillole false, etichettandole come tali, sappiamo, che sperimenterebbero scarsi risultati:

Come mai?

Perché l'effetto placebo, per sua natura, si fonda sull’inganno: la persona che prende la pillola deve credere che sia un farmaco attivo.

Devono credere che lo aiuterà.

Questo è ciò che consente alle pillole fittizie di esercitare la loro magia curativa.

Le aspettative positive indotte dal placebo possono esercitare un potente effetto sul cervello, aumentandone l'attività nei circuiti della corteccia frontale che altrimenti permanerebbero nello stato dormioente tipico di una situazione di depressione.

Tali cambiamenti nella funzione cerebrale a volte sono in grado di innescare riduzioni impressionanti dei sintomi depressivi.

Ma non sarebbe etico per un medico ingannare i pazienti dando loro pillole di zucchero etichettate, per esempio, come "Zoloft".

Ecco perché nessuno prende mai un placebo per la depressione nel mondo reale. Succede solo negli studi di ricerca, in cui i pazienti possono acconsentire a ricevere in modo casuale antidepressivi o pillole fasulle che sembrano e hanno un sapore simile ai farmaci, ma che sono inerti dal punto di vista medico.

Sorprendentemente, la maggior parte dei pazienti di questi studi crede di ricevere un farmaco attivo, indipendentemente dal fatto che stiano assumendo un farmaco vero o uno falso, e questo spiega perché il placebo può funzionare come un antidepressivo in tali condizioni.

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Come Curare La Depressione: Cosa Funziona E Cosa NO

Ricorda una cosa però, al fine di scoprire cosa fare contro la depressione: né i placebo né gli antidepressivi sono particolarmente efficaci.

Come abbiamo visto, gli antidepressivi portano a un completo recupero a breve termine per circa un quarto dei pazienti depressi che li assumono.

Un altro 25% circa sperimenterà un miglioramento significativo entro un paio di mesi, ma avrà ancora alcuni sintomi persistenti.

E circa la metà di tutti i pazienti depressi non migliorerà affatto in modo significativo con i farmaci.

Questi numeri sembrano essere più o meno gli stessi per tutti i principali farmaci antidepressivi. Non ci sono prove conclusive che un particolare farmaco per la depressione funzioni molto meglio, in media, di qualsiasi altro

Anche quando gli antidepressivi sono efficaci a breve termine, i loro effetti curativi non sempre durano.

Nel tempo, i farmaci potrebbero semplicemente smettere di funzionare, un fenomeno sottolineato da molti esperti.

Ho lavorato con molti pazienti che l'hanno sperimentato in prima persona, e di solito lo descrivono come se accadesse, più o meno, all'improvviso.

Lo scenario tipico, è un depresso che segue in modo pedissequo la scaletta di assunzione del medicinale per mesi, a volte per anni, e poi si sveglia un giorno e non può fare altro che notare che i vecchi sintomi depressivi sono tornati portando con sé tutta la loro forza distruttiva.

Spesso non riescono neanche a indicare un possibile evento stressante che ne possa giustificare la riesplosione.

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Cosa Fare Contro La Depressione: Alcuni Numeri Su Cui Riflettere

Secondo molte ricerche, quasi il 50% di coloro che rispondono favorevolmente ai farmaci antidepressivi ad un certo punto tornerà a deprimersi.

E poiché la maggior parte dei pazienti depressi non riesce a riprendersi completamente con le medicine, sappiamo che la maggior parte di chi soffre di depressione, nel lungo periodo, non guarirà e né starà meglio con gli antidepressivi.

Sono numeri su cui riflettere. A volte, quando li porto all'attenzione della gente, pensano che io sia "contro” i farmaci. Non è così.

Sono immensamente grata per il sollievo che questi farmaci a volte forniscono.

Vorrei solo che le medicine fossero all'altezza dell'immenso clamore che le circonda. Sarebbe meraviglioso se gli antidepressivi fornissero una vera cura per il devastante flagello della depressione, se portassero a una guarigione duratura per la stragrande maggioranza delle persone che li assumono.

Ma non lo fanno, e credo che sia importante affrontare i fatti a testa alta, specialmente quando sono disponibili altre opzioni di trattamento.

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Dott.ssa Sabrina Bush

Educatrice, Psicologa e Psicoterapeuta si occupa della sezione sul Benessere Mentale su vadoalmassimo.net.

Nata negli Stati Uniti e cresciuta in Italia, ha da sempre coltivato un'autentica passione per le materie psicologiche e per tutte le strategie e le tecniche che si pongono il fine di aiutare le persone a trovare l'assetto mentale più adatto alle proprie caratteristiche personali e più funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi.

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