Attacchi Di Panico: Quando La Paura Dell’Ansia Si Fa Devastante

Un attacco di panico è un “tifone” ansioso repentino che travolge le tue difese e spazza via la tua tranquillità, lasciandoti debilitato e incapace a reagire. Il tuo cuore batte all’impazzata, non riesci a respirare e hai come la sensansazione di stare per impazzire.

Gli attacchi di panico sono un temporale che si sviluppa nel bel mezzo di un cielo apparentemente sereno. Ti colgono senza preavviso, mentre sei totalmente impreparato ad affrontarli. Possono arrivare anche quando ti senti calmo e rilassato.

Una crisi di panico può essere un evento occasionale, sebbene non siano poche le persone che le sperimentano in modo ripetuto. Gli attacchi di panico, di solito, sono delle “bombe ansiose” innescate da situazioni specifiche come può essere il dover attraversare un ponte, parlare in pubblico, specialmente se in queste situazioni gli hai già sperimentati.

Usualmente sono situazioni in cui, per qualche motivo, ti senti in pericolo ed esplode la tipica reazione causata dal meccanismo del “combatti o fuggi” che ci appartiene da sempre.

Potresti anche essere nella situazione in cui sperimenti un attacco di panico più volte, ma considerare, nel complesso, felice e serena la tua vita. Oppure questi spropositati attacchi d ansia potrebbero essere il segnale della presenza di altri disturbi mentali come potrebbe essere una fobia o la depressione.

Indipendentemente da tutto ciò, è giusto sgombrare subito il campo da nocivie incomprensioni: gli attacchi di pancio si possono curare. Esistono varie tipe di tecniche e metodologie per ridurne considerevolmente gli effetti e rgiuadagnare così fiducia nella vita e nelle possibilità di vivere in modo soddisfacente.

I sitomi di un attacco di panico sono fulminei. Si presentano, si sviluppano e raggiungono il loro picco nell’arco di 10 minuti.

Molto raramente raggiunge la durata di un’ora e nella maggioranza dei casi, gli attacchi di panico, esauriscono la loro furia nell’arco di un periodo compreso tra i 20 e i 30 minuti. Ma possono verificarsi ovunque e in qualsiasi momento.

Potresti sperimentarne uno mentre scorrazzi serena per i negozi, mentre ti godi una camminata all’aperto, mentre sei concentrato sulla strada alla guida di un autoveicolo o mentre sei preso dal tuo programma preferito sprofondato nel divano.

Tra i sintomi più comuni e diffusi ci sono:

- Paura di morire e una spaventosa sensazione di perdita di controllo con la sensazione di stare per impazzire

- Vampate di calore seguite da brividi improvvisi

- Intorpedimenti e formicolii

- Vertigini, stordimenti e l’impressione di stare per svenire

- Nausee e fastidi allo stomaco

- Sudorazione eccessiva

- Senso di irrealtà diffuso

- Tremori

- Dolori al torace

- Palpitazioni cardiache e battito accelerato

- Mancaza di respiro e iperventilazione

Ci sono molte persone che sperimentano solo uno o due attacchi di panico sporadici e senza ulteriori strascichi. Situazioni che non devono destare particolari preoccupazioni.

Ma ce ne sono altrettante che continuano a manifestare crisi di panico in modo sempre più frequente. Il disturbo di panico è una malattia mentale caratterizzata proprio dai continui attacchi d’ansia accompagnata da cambiamenti comportamentali in molti aspetti della vita.

Potresti accusare un vero e proprio disturbo di panico se:

- Sei terrorizzato dall’idea di risperimentare un altro attacco di panico

- Inizi ad avere comportamenti imposti dalla tua problematica: eviti situazioni e cambi abitudini per paura del panico

- Sei vittima di attacchi di panico in situazioni sempre più diverse

Mentre un singolo attacco di panico non lascia, di solito, ferite psicologiche ed emotive particolari, essere continuamente al centro di queste esplosioni ansiose, apre la porta su un lancinante senso di insicurezza che ci devasta a livello mentale.

Il solo ricordo di quello che hai vissuto mina alle fondamenta la nostra autostima e la fiducia che abbiamo nelle nostre capacità e abilità, causando non pochi ostacoli nella vita di tutti i giorni.

Le conseguenze possono essere:

- L’Ansia Anticipata

Non riesci mai a rillassarti e anche il periodo che divide due attacchi di panico viene vissuto sul limite di una tensione incontrollata e ingestibile. E’ la “paura della paura”, un tarlo che prende possesso dei menadri della nostra mente. Una situazione estremamente improduttiva e invalidante

- L’Evitamento Fobico

Inizi a rifuggire, in modo ossessivo, da qualsiasi evento, situazione o persone che in qualche modo, nella tua mente, colleghi alla possibilità che si scateni un attacco di panico. Cominci ad evitare qualsiasi luogo che non presenti, secondo te, delle vie di fuga sicure in caso di necessità. La via diretta verso l’agorafobia.

Una certa tradizione interpretativa ha sempre circoscritto l’agorafobia alla paura per gli spazi aperti e pubblici. Negli ultimi tempi è emersa una diversa valutazione che identifica l’agorafobia come una complicazione degli attacchi di panico e del disturbo di panico. La cosa che si nota spesso è che compare dopo circa un anno dalla comparsa ripetuta di attacchi di panico.

Se sei agorafobico, hai il terrore di trovarti in un luogo che non ti garatisca un’agevole via di fuga al bisogno. Potresti anche avere paura di trovarti in situazioni in cui non potresti ricevere il supporto e l’aiuto di cui senti il bisogno in cado di un’attacco d’ansia improvviso. Proprio a causa di questi timori ingestibili cominci a “fuggire” da situazioni e luoghi specifici.

Ad esempio potresti evitare di:

- andare ovunque senza la compagnia di qualcuno che ti fa sentire al sicuro. Nei casi più gravi si traduce nel barricarsi in casa.

- assumere tutta una serie di alimenti che associ all’insorgere dell’ansia

- praticare esercizio fisico se nel farlo hai sperimentato il panico in qualche occasione

- riunioni sociali e tutte quelle situazioni in cui un attacco di panico scatenerebbe il tuo imbarazzo e la tua vergogna

- l’uso di automobili, treni, metetropolitane e aerei

- tutti i luogi affollati come centri commerciali o centri sportivi

Sebbene le cause non siano così lapalissiane, di certo nella comparsa degli attacchi di panico e nella formazione di un disturbo di panico esiste una componente familiare.

Sempre anche esserci un forte legame con i possibili eventi stressanti tipici della nostra modernità: la laurea, gli step della carriera professionale, il matrimonio, la nascita di un figlio, un divorzio, un lincenziamento ecc.

Ci potrebbero essere anche delle condizioni mediche sottostanti a spiegare la comparsa delle crisi di panico. Ecco perché un passaggio dal proprio medico è sempre uno step obbligato per escludere situazioni come:

- Interferenze di alcuni farmaci utilizzati

- Ipogligemia

- Ipertiroidismo

- Prolasso della valvola mitriale

La più efficace forma di cura di un disturbo di panico è l’aiuto professionale attraverso una psicoterapia. Anche un breve ciclo di sedute potrebbe rivelarsi molto più utili di quello che generalmente si pensa.

Terapia Cognitvo Comportamentale

La terapia cognitivo comportamentale si concentra nell’individuazione dei modelli comportamentali che ti portano nelle braccia di un attacco di panico e ti spinge a guardare la tua problematica da un’ottica diversa e più aggangiata alla realtà.

Ad esempio, mettiamo che hai avuto un attacco di panico mentre eri alla guida. Qual è la cosa peggiore che ti potrebbe succedere in quel caso? Potresti avere la necessità di dover accostare a lato strada, ma non stai per avere un infarto. Una volta che diventi cosciente che il pericolo che ti spaventa è molto relativo e una volta che ti accorgi che non sta accadendo niente di così disastroso, l’esperienza del panico si scoloradi quelle tinte così fosche a cui ti aveva abituato.

Terapia Dell’Esposizione

La terapia dell’esposizione ti consente di sperimentare un attacco di panico in un ambiente più sicuro di quello usuale in modo da permetterti di prondere confindeza con modalità meno nocive di affrontare l’onda ansiosa.

Potrebbe esserti chiesto di iperventilare l’organismo o di trattenere il respiro. Esercizi che possono simulare le sensazioni tipiche degli attacchi di panico. L’esposizione sicura ma continua potrebbe creare delle connessioni neuronali con cui ti sentirai sempre meno in pericolo in determinate situazioni e avvertire un maggior senso di controllo su te stesso. Si tratta di imparare che dietro a queste terribile paure che ci persegiutano non si nascondono quei pericoli che abbiamo da sempre immaginato.

E’ una metodologia che può dare i suoi frutti anche in situazioni di agorafobia e altre tipologie di fobie.

Ti assicuro che non è una bella scena assistere ad un attacco di panico. Soprattuto se chi lo accusa è una persona a cui sei emotivamente legato. Potresti vederla respirare con estrema difficoltà, in preda a vertigini, sudorazione copiosa, nausea e dolori al petto che potrebbero far pensare ad un attacco di cuore in corso.

Non importa quanto possa sembrare irrazionale il suo comportamento rispetto alla realtà delle cose, ricorda che lei vive “sinceramente” la sensazione di pericolo. Non basterà invitarla alla calma ma ci sono delle cose che puoi fare e che possono aiutarla a vivere meglio eventuali attacchi di panico futuri.

- Mantieni la calma senza esporti a giudizi inutili in quel momento

- Invitala a concentrarsi sul proprio respiro. Fallo diventare lento e profondo.

- Fagli fare qualcosa di fisico (alzare le braccia, pestare i piedi ecc)

- Falla tornare in sé facendogli elencare 5 cose che la circondano per profondrole un minimo di sicurezza sul dove si trova

- Una volta passato invitala a farsi aiutare e convincila che non cè nulla di cui si debba vergognare e niente per cui si debba sentire sbagliata. Gli attacchi di panico non sonoun problema irrisolvibile anzi …