Come Curare Lo Stress: Coping E Resilienza

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1 Come Curare Lo Stress: Alla Ricerca Dei Metodi Per "Togliere" Pressione Alla Tensione

Questo articolo in cui tratterò di come si possa curare lo stress fa parte di un percorso informativo completo sul come si possa combattere con efficacia la tensione emotiva, il cui inizio puoi trovare qui: Come Combattere Lo Stress: Strategie Utili Per Alleviare La Tensione

Lo stress quando diventa cronico, può diventare un nemico silenzioso ma pericoloso per la nostra salute generale. Di sicuro, nel modello di società in cui siamo immersi, le occasioni di tensione sono cosparse nella nostra quotidianità.

Per questo imparare a gestirlo al meglio è diventata una necessità impellente. E le opzioni per farlo in modo efficace non mancano.

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Come Curare Lo Stress: Alla Ricerca Dei Metodi Per "Togliere" Pressione Alla Tensione

Nel 1984, gli psicologi Richard Lazarus e Susan Folkman hanno pubblicato il loro libro "Stress, Appraisal and Coping".

In questo libro, basandosi anche sugli studi condotti da Lazarus un decennio prima, sostenevano che non tutti siamo colpiti dallo stress allo stesso modo e che la ragione delle differenze è data dal modo in cui scegliamo di farvi fronte.

Le strategie di coping consistono in modalità, meccanismi e comportamenti basati sulla consapevolezza che tutti noi possiamo apprendere, adottare e affinare le nostre capacità per far fronte a situazioni stressanti.

La vita è piena di eventi che possono causarci stress, ma la loro interpretazione è una nostra scelta.

L'obiettivo non dovrebbe essere uno sforzo per ridurre i fattori di stress, ma concentrarsi su come adottare una strategia di coping efficace.

Le potenziali condizioni di stress sono ovunque intorno a noi ed è importante sapere come affrontarle.

La nostra risposta agli eventi è data dal risultato dell'interazione tra l'uomo e il suo ambiente.

Questa interazione viene valutata continuamente, consciamente e inconsciamente.

Il modo in cui l’affrontiamo dipende dall’interpretazione che diamo alla situazione che stiamo sperimentando.

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Coping E Valutazione

I due processi essenziali in questa interazione sono il coping e la valutazione.

Con il termine “valutazione” ci si riferisce a quel processo con cui classifichiamo ciò che sta accadendo intorno a noi mettendolo in relazione alla nostra personalità, ai valori e alle convinzioni.

In situazioni in cui il nostro cervello riceve segnali di pericolo e di emergenza, ci poniamo costantemente due domande essenziali:

“Sto bene?"

"E cosa posso fare?"

Gli eventi che consideriamo importanti per noi, ma su cui abbiamo poco controllo, saranno percepiti come pericolosi.

Al contrario, quelle situazioni che consideriamo importanti, ma su cui abbiamo un forte controllo, verranno generalmente classificate come impegnative.

Dopo aver etichettato la condizione in cui ci troviamo, utilizzando la valutazione dello stress, selezioneremo i mezzi per affrontarla.

Ci sono diversi modi per affrontare lo stress:

> - ignorare il problema

> - guardarlo con umorismo

> - ottenere supporto da amici intimi e familiari

Ci sono anche altri modi, come l'evitamento. la fuga o persino dare la colpa agli altri

Strategie Di Coping

Ecco due modi per affrontare un problema specifico:

1- Coping Incentrato Sul Problema

Si affronta il problema trovando una soluzione, o viceversa evitando momentaneamente di affrontare il problema.

Ad esempio, sei stato convocato in una riunione per discutere del tuo possibile licenziamento.

Un modo per affrontare questa situazione stressante sarebbe cercare di pensare ad altre strade per guadagnarsi da vivere a breve termine o, in alternativa, non fare nulla per il momento.

Quando scegliamo di affrontare lo stress adottando un approccio basato sui problemi, il nostro metodo è pragmatico e ci concentriamo sulla ricerca di soluzioni pratiche.

2- Coping Incentrato Sulle Emozioni

Si tenta di alleviare le emozioni associate alla situazione stressante, anche se la situazione stessa non può essere cambiata.

Ad esempio, se qualcuno è gravemente malato e non c'è soluzione o cura, puoi cercare un approccio positivo con il solo fine di mantenere alto il morale perché non c'è nulla che puoi fare per risolvere la malattia in questo momento.

In un approccio basato sulle emozioni, cercheremo di agire in modo da ridurre l’impatto negativo a livello emotivo che stiamo vivendo.

Ad esempio, potremo andare a fare shopping sfrenato in un centro commerciale.

Ognuno di noi sceglierà l'approccio giusto per se stesso.

Alcune persone preferiscono usare la rimozione o la negazione, ma questi non sono i modi più raccomandati, perché ,scegliendoli pagheremo un prezzo alto, sia emotivamente che funzionalmente.

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La Resilienza Emotiva

Negli anni ho scoperto che ci sono persone nate con il giusto equilibrio per poter affrontare in modo efficace lo stress.

Queste persone prendono con calma le vicissitudini della vita.

Sono gli stessi che postano le foto su Instagram che li mostrano mentre fanno surf, in vacanza sugli sci, oppure mentre fanno un bungee jump … in breve, affrontano ogni sfida possibile.

Godono nelle situazioni stressanti e non soffrono quell'ansia che la maggior parte di noi proverebbe di fronte a situazioni estremamente stressanti.

La vita è più facile per loro, per il semplice motivo che la composizione del loro stato ormonale e chimico è semplicemente equilibrato.

Sono nati così, come ci sono persone che nascono magre, mentre altre combattono con l'eccesso di peso, nello stesso modo, ci sono persone che affrontano in maniera più semplice la tensione.

Hanno un rifornimento quasi inesauribile di resilienza emotiva.

Qual È L'ingrediente Segreto Di Questa Resilienza?

Uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Yale ha esaminato come i soldati delle unità militari speciali, che hanno seguito un addestramento per la sopravvivenza, siano in grado di affrontare bene lo stress.

L'idea alla base di questo tipo di addestramento è che l'esposizione allo stress estremo consentirà ai soldati di funzionare abilmente sul campo di battaglia.

Da qui sorge spontaneo chiederci:

Qual è il meccanismo che consente a determinati soldati di avere successo in condizioni di estremo stress?

Questo meccanismo consiste semplicemente in una scelta comportamentale consapevole o esiste una spiegazione biologica, legata al cervello?

Il concetto è che l'esposizione a conflitti e alle pressioni sia fisiche che mentali, renderà i soldati più efficaci in situazioni pericolose e stressanti.

Nello studio di cui sopra i risultati sono stati intriganti: si è scoperto che c'erano alti livelli di un amminoacido chiamato neuropeptide Y (NPY) in ogni soldato senza eccezioni.

Il neuropeptide Y agisce come un regolatore della memoria e consente alle regioni anteriori del cervello di entrare in azione. È responsabile dell'appetito, della capacità di apprendimento e della regolazione della pressione sanguigna.

Alcuni lo chiamano "sedativo naturale" e agisce come un estintore per i sensori di allarme in situazioni di minaccia, comportandosi come un tampone contro gli effetti nocivi degli ormoni dello stress come la noradrenalina (ormone secreto durante l'esposizione allo stress).

Questo studio è intrigante perché afferma, quasi per la prima volta, che esiste davvero una struttura biochimica nel cervello che delineano la nostra resilienza mentale a situazioni stressanti.

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Reagire Efficacemente Allo Stress: Una Qualità Innata?

Alla domanda se questa è un'abilità innata o se l'allenamento intensivo può migliorare la resilienza emotiva delle persone, possiamo rispondere che in primo luogo, ci sono davvero persone che sono naturalmente dotate.

In secondo luogo, la resilienza mentale può essere migliorata in ognuno di noi attraverso un allenamento fisico e mentale integrato.

Allora perché alcuni di noi sono più naturalmente resilienti di altri?

Il mistero non è stato ancora completamente svelato, anche se il quadro sta diventando più chiaro.

Il punto di partenza "naturale" è molto gettonato.

E’ indubbiamente vero che i nostri cervelli funzionano in un modo unico e l'esperienza di vita di ogni persona ci influenza in modi diversi.

In una serie di studi condotti dallo psicologo Jerome Kagan, è stato riscontrato che in un campione di bambini di sedici settimane, il 20 percento è apparso più terrorizzato degli altri quando esposto a giocattoli colorati posti direttamente davanti ai loro volti e spostati avanti e indietro.

Questi bambini possono essere chiamati bambini altamente reattivi.

In confronto, il 40 percento dei bambini con caratteristiche simili è rimasto calmo quando esposto allo stesso stimolo ed erano molto meno allarmati.

Secondo Kagan, il meccanismo che ha creato le differenze nella risposta era correlato all'amigdala.

Negli studi da lui condotti, è stato riscontrato che nei bambini spaventati i circoli della paura analizzati nell'amigdala mostravano una maggiore attività neurale rispetto agli altri bambini più tranquilli.

Questi bambini hanno un livello più alto di ormoni legati alla paura e una minor attività nel tronco cerebrale

Per riassumere, la risposta al motivo per cui alcune persone sono più ansiose rispetto ad altre, risiede, nelle nostre mappe genetiche, nell'influenza ambientale e nella nostra composizione psicobiologica.

La buona notizia è che, ancora una volta, nonostante tutto, c'è sempre speranza di poter migliorare la propria capacità di risposta allo stress!

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Dott.ssa Sabrina Bush

Educatrice, Psicologa e Psicoterapeuta si occupa della sezione sul Benessere Mentale su vadoalmassimo.net.

Nata negli Stati Uniti e cresciuta in Italia, ha da sempre coltivato un'autentica passione per le materie psicologiche e per tutte le strategie e le tecniche che si pongono il fine di aiutare le persone a trovare l'assetto mentale più adatto alle proprie caratteristiche personali e più funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi.

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