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Gestire La Rabbia: Disarma L’Interlocutore Diventando Compassionevole

Stai cercando un metodo per gestire la rabbia al meglio?

Posso iniziare con il dirti che se ti avvicini arrabbiato alla rabbia di qualcuno, l’unica cosa che otterrai è l’aumento dell’intensità del conflitto.

Lasciarsi trasportare dall’impulso rabbioso è di certo la via più semplice da percorrere in certe situazioni. Come è molto facile abbandonarsi al giudizio perentorio su chi si è lasciato travolgere dalla rabbia.

Solo l’approccio compassionevole è in grado di trasformare positivamente la rabbia. Con la compassione l’energia che emani è pacifica, l’incedere del tuo parlare si fa equilibrato e la tua presenza rende sicuro e protetto l’interlocutore. Aumenta così la tua capacità di eludere la spinta reattiva del meccanismo del "lotta o fuggi".

Ottenere il controllo dell’espressione della propria energia è un traguardo che è più facile a dirsi che a farsi.

Posso aver approfondito con dovizia il concetto di “compassione” ma essere ancora incapace di praticarla con efficacia. Va allenata come tutte le abilità.

Il termine “compassione” deriva dal latino e può essere tradotto con l’espressione “soffrire con”.

Mostrare compassione significa quindi essere disposti a condividere il dolore dell’altro. E’ un modo per far capire all’altro che stai cercando di comprendere il perché si è comportato in un dato modo.

Non gli vai “contro” ma ti metti di fianco per vedere il mondo dalla sua prospettiva.

Il “soffrire con” spegne la miccia del conflitto e ci spinge ad essere dalla stessa parte sul campo di battaglia. Quando chi interagisce con te percepisce che sei autentico nel porgergli la mano, non può che abbassare i propri muri difensivi per lasciarti entrare nel suo mondo psicologico.

E’ un passo cruciale per gestire la rabbia, propria o altrui che sia.

Gestire La Rabbia: Si Tratta Di Spiegare, Non Di Giustificare

In fondo, c’è sempre un motivo che spiega qualsiasi comportamento umano.

Sto parlando di “spiegazione” non di “giustificazione” o “perdono”. Non è mia intenzione, ripeto, scusare o minimizzare un atto violento. Il mio intento è solo “spiegarlo”.

Molte volte le persone agiscono in modo nocivo spinti dall’onda dell’impulsività, delle ferite del passato, dell’egoismo, delle proprie credenze o da ragioni che restano sconosciute anche a loro stesse. Ma c’è sempre un “perché” dietro ad un’azione.

Essere consapevole di questo, ti permette di affrontare l’interazione con l’altro da un’altra prospettiva. E il modo con cui guardi il mondo determina tutto il tuo comportamento. Da determinate posizioni, controllare la rabbia è più semplice.

 

Lo Sguardo Compassionevole

Se ti trovi a dover gestire la rabbia, avere uno sguardo compassionevole sulle cose, ti consentirà di non fermarti al primo “giudizio facile” ma di valutare la situazione con una visione più ampia.

Potrai iniziare così ad intuire che in ogni situazione vissuta c’è sempre un qualcosa in più di quello che si vede. Ci sono pensieri, battaglie interne, impulsi, desideri, egoismi, intenzioni che influenzano il nostro agire, che non si vedono all’esterno. Il problema è che, quasi tutti, giudichiamo solo in base a quello che vediamo.

Ecco perché la compassione diventa un elemento prezioso in un’interazione: ci permette di “percepire” molto di più delle semplici azioni osservabili.

Come Calmare La Rabbia: Spezza Le Catene Del “Ho Ragione Io”

Più ti impegni a comprendere e decifrare il percorso che ha portato una persona ad agire in un certo modo e più spezzerai le catene del “chi ha ragione, chi ha torto” e diventerai più focalizzato sulla tua capacità di gestire la rabbia.

Nella disponibilità a vedere il mondo dalla prospettiva dell’altro, diventi il “conducente” dell’interazione e sarai in grado, attraverso la compassione, di guidare l’altro fuori dall’inutile conflitto.

Infatti, non puoi abbracciare qualcuno se ci sono muri tra voi. E’ complicato entrare in connessione con gli altri se ci sono troppe barriere psicologiche in mezzo. E se non puoi sempre superare gli ostacoli che l’altro ha eretto, puoi certamente lavorare per eliminare i tuoi.

Lavorando su te stesso in questo senso, costruirai un spazio d’interazione dove l’altro si sentirà al sicuro. Un lavoro che ti richiederà impegno.

La compassione è uno stato dell’essere in grado di alterare positivamente l’energia che porti all’interno di un’interazione. Non è debolezza e non si traduce con la resa totale e nell’essere calpestati da chiunque.

Ma è solo la miglior strategia per aggirare le barriere difensive di chi ti sta di fronte ed evitare il conflitto.

Devi solo fare pratica.

 

Ecco Un Esempio …

Immagina di incontrare una persona che non è d'accordo con qualcosa in cui tu credi fermamente.

A quel punto, il tuo sistema di difesa va in allerta, innescando delle scariche elettriche e dei processi chimici nel tuo cervello che segnalano che dovresti proteggerti.

Con l'adrenalina e il cortisolo in eccesso che fluiscono nel tuo organismo in quel momento, potresti facilmente far esplodere la tua rabbia su quella persona, affermando tutti i fatti  e tutti i dati che supportano ciò in cui credi.

Ma se ti sei allenato a percepire come il tuo ego vuole avere sempre ragione, ma la tua essenza vuole solo avere maggiore comprensione, avrai raggiunto un nuovo livello nella capacità di interagire.

Come Placare La Rabbia: Applica La Compassione

Applicare la compassione richiede impegno e inizia fin dai tuoi pensieri.

Sei contento mentre osservi il fallimento altrui?

Provi un sottile piacere nel sapere che una persona di successo ha subito uno smacco?

Ci vuole coraggio per affrontare il proprio ego e liberarsi del bisogno di aggrapparsi ai propri giudizi. Ovvio che ci sono momenti in cui difendersi, come davanti ad un pericolo fisico, diventa una priorità su tutto il resto.

Essere compassionevoli significa cercare di capire, non assumersi in toto la loro sofferenza. Implica il desiderio di essere utile e di supporto per l’altro. In questo, l'atteggiamento compassionevole è disarmante.

Assumendo una prospettiva non giudicante, di comprensione e di compassione, sarai in grado di aggirare efficacemente le difese degli altri e riuscirai a interagire con loro nel modo più efficace possibile.

Dirigere con compassione è più di un semplice esercizio accademico o intellettuale: è un percorso affidabile attraverso il quale puoi affrontare qualsiasi situazione di rabbia, in qualsiasi momento.

E’ un tragitto che ti renderà capace di gestire la rabbia.

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