Odio La Mia Famiglia: Cosa Fare Quando Ti Senti Così

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1 “Odio La Mia Famiglia”: I Motivi Che Portano Ad Affermarlo

2 Sintomi E Segni Di Una Relazione Tossica Con La Famiglia

3 “Odio La Mia Famiglia”: Come Affrontare La Situazione

4 Qualsiasi Decisioni Prendi Vai Ad Incontrare La Pace

“Odio la mia famiglia!”

Una frase che ha un suono orribile ma che non è così rara come quanto siamo portati ad immaginare ad una prima riflessione.

Non tutti, infatti, riescono a “stringere” dei legami reciprocamente soddisfacenti con i membri della propria famiglia. E il nucleo famigliare pur restando una base tutt’ora imprescindibile per la nostra società, è spesso l’origine di parecchi dei disturbi mentali che ci portiamo appresso fino all’età adulta.

All’interno della famiglia si consumano tante esperienze condivise a una tale vicinanza che è praticamente impossibile che non nascano mai dei dissapori e delle incomprensioni da risolvere anche se poi l’ambiente cerca sempre di spingere al perdono reciproco.

Il distacco emotivo e fisico dalla propria famiglia porta con sé l’ancestrale paura dell’uomo primitivo che “fuori” dalla protezione del proprio gruppo doveva correre molti più rischi per la propria stessa vita.

Quindi … cosa dovresti fare se ti ritrovi a odiare la tua famiglia?

Affrontare una situazione del genere significa dover prendere una delle due seguenti strade:

1- impegnarsi per ricucire gli “strappi relazionali” accaduti

2- imporre dei confini invalicabili ai membri della propria famiglia

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“Odio La Mia Famiglia”: I Motivi Che Portano Ad Affermarlo

Ci sono varie ragioni che possono causare conflitto all’interno dell’ambiente familiare e portare i sui membri ad odiarsi tra di loro: comportamenti nocivi o tossici, abusi, negligenze varie ecc.

Questi appena elencati ne sono solo dei piccoli esempi di situazioni che possono trovarsi all’origine di sentimenti di animosità all’interno di un nucleo familiare.

Ovvio che cercare di comprendere e circoscrivere i “detonatori” di possibili “esplosione emotive” in una famiglia è sempre un ottimo modo per prevenire e contenere i possibili danni che si possono subire.

Una ricerca inglese incentrata sui giovani che si erano allontanati dalla casa di famiglia ha sottolineato le principali cause:

> problemi di salute mentale

> aspettative diverse sui ruoli da ricoprire in famiglia

> abusi emotivi

> eventi traumatici

> trascuratezza affettiva

> caratteri contrastanti

> valori e opinioni divergenti

Ma andiamo a specificare le possibili cause che portano ad un squilibrio familiare importante e nocivo:

1- Uno Stile Di Attaccamento Negativo

Nel rapporto con il proprio caregiver (propriamente “colui che si prende cura”), da bambino, si può sviluppare uno stile di attaccamento che può essere di 4 tipologie:

1- sicuro: ci hanno fatto sentire amati e meritevoli del nostro posto nel mondo

2- ansioso/ambivalente: chi ci è stato vicino si è rivelato troppo incoerente e siamo diventati insicuri, ansiosi e con problemi nel costruire rapporti interpersonali sani

3- evitante: siamo stati troppo spesso respinti e “disprezzati” e siamo diventati sfuggenti nelle relazioni intime che non sono mai appaganti

4- disorganizzato: abbiamo subito la profonda incoerenza di chi si è occupato di noi che ci fatti oggetti sia di gesta d’amore ma anche di comportamenti offensivi. Questo ci ha portati ad avere difficoltà nella gestione delle nostre emozioni e all’incapacità di provare empatia verso gli altri.

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2- Situazioni Di Abuso

L’odio all’interno di una famiglia può sorgere anche a causa di abusi o negligenze affettive subite. Un sentimento che potresti rivolgere non solo a chi ha perpetrato l’abuso, ma anche contro a tutte le persone che hanno assistito inermi alla violenza.

Anche se l’immobilità degli altri potrebbe essere giustificata con una paura comprensibile.

3- Confini Personali Non Rispettati

Rabbia e odio possono nascere quando i confini personali all’interno della rete di rapporti familiari non vengono rispettati. Sono situazioni in cui, per esempio:

> alcuni membri della famiglia non vengono trattati come individui

> la privacy non viene rispettata

> si usa la manipolazione mentale e il senso di colpa per ottenere il controllo

> sentimenti ed emozioni personali vengono ignorate o banalizzate

> si subisce un controllo eccessivo

> si viene sottoposti a richieste irragionevoli

> si vive in una situazione di scontro e confronto costante

E’ necessario concordare su un concetto: ognuno di noi ha diritto al proprio posto nel mondo. E per averlo è giusto che ognuno di noi pretenda e difenda i propri confini personali.

Una cosa importante per mantenere sana la propria mente, per sentirsi a proprio agio nel quotidiano e per poter crescere ed esprimersi al massimo delle proprie potenzialità.

4- Valori E Convinzioni Differenti

Quando i propri valori e le proprie credenze divergono e spesso si contrappongono a quello dei nostri familiari è inevitabile possano nascere dei contrasti che, se non gestiti adeguatamente, possono trasformarsi in sentimenti di rabbia e odio.

Il disaccordo potrebbe riguardare la politica o la religione ma anche aspetti più “quotidiani” e concreti come le relazioni che si intrattengono, il come si spende il proprio tempo o si spendono i propri soldi ecc.

Anche non ottenere l’appoggio e il sostegno della propria famiglia nelle proprie scelte potrebbe creare non pochi grattacapi nelle relazioni.

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Sintomi E Segni Di Una Relazione Tossica Con La Famiglia

Nel momento in cui il rapporto con la tua famiglia diventa tossico e nocivo per te, potresti sentirti minacciato fisicamente, emotivamente e psicologicamente minacciato.

E potresti iniziare ad odiare i membri della famiglia che ti fanno sentire così.

Sono persone che tendono a:

> mancarti di rispetto: non danno troppa importanza a quelle che sono le tue necessità e i tuoi bisogni

> sfruttarti: nutrono su di te grandi aspettative e pretendono che tu assolva alle loro richieste senza darti nulla in cambio

> non supportarti: non ti coprono le spalle quando ne avresti bisogno e non ti fanno sentire di credere in te

> non comprenderti: non fanno nessuno sforzo per conoscerti come individuo unico

> creare un’atmosfera negativa: sottolineano spesso i tuoi difetti e ti dipingono al mondo come una persona negativa

> incolparti: ti addossano tutta la responsabilità di accadimenti negativi

Diventa consapevole del dolore e della sofferenza che ti provocano tali comportamenti. Imparare a riconoscerli è il primo passo per reagire nel modo giusto.

“Odio La Mia Famiglia”: Come Affrontare La Situazione

Come si gestisce una situazione in cui nascono dei sentimenti negativi proprio nell’ambiente in cui ci dovremmo sentire protetti e al sicuro?

Di sicuro non è semplice gestire rapporti conflittuali con persone con cui hai legami di sangue.

Ma sia che tu viva ancora in famiglia o che tu te ne sia allontanato è essenziale trovare le modalità adeguate per proteggere il tuo spazio personale e il tuo benessere mentale.

Ecco cosa puoi fare …

1- Impara A Riconoscere E Circoscrivere i Tuoi Sentimenti

Accetta quello senti senza giudicarti negativamente per le emozioni che emergono nella tua interiorità. Non puoi scegliere la tua famiglia e dimenticarti di te.

Non incolpare te stesso perché non riesci a percepire quella “vicinanza” che si dovrebbe provare nei confronti dei membri della propria famiglia.

Lavora sulla pratica dell’accettazione per poi individuare la strada migliore per affrontare la situazione che stai vivendo con la tua famiglia e per cercare di migliorare le relazioni che, in questo momento, ti stanno rendendo infelice.

Imparare ad accettare e accogliere le sensazioni che emergono nella tua interiorità, senza incolparti e ne giudicarti, ti sarà molto utile. Abbracciare le proprie emozioni significa evitare che si blocchino e creino degli “intoppi emotivi” nocivi per noi.

Nell’aprirgli la porta impedirai ad ansia, stress, rabbia e tristezza di rovinarti la vita.

Praticare degli esercizi improntati sull’accettazione di sé, sulla convalida emotiva, sull’auto-consapevolezza e sulla meditazione ti permetterà far fluire la tua interiorità nel modo corretto.

Diventerai più bello/a “dentro” e di conseguenza, anche “fuori”.

2- Prendi Delle Decisioni Sul Come Proseguire

Non tutte le situazioni sono risolvibili. Non tutte le relazioni sono “salvabili”.

In alcune condizioni è necessario staccarsi del tutto, per il proprio benessere. Prendi ad esempio la situazione in cui ci sono dei veri e propri abusi o c’è una vera propria repulsione per la propria identità sessuale o la propria scelta religiosa.

Ci deve essere un allontanamento, magari temporaneo in prima battuta e poi definitivo se non si apre nessun spiraglio di condivisione.

Ovvio che se vivi ancora all’interno del tuo nucleo familiare, per fare questa scelta servono riflessioni e pianificazioni pratiche.

Con quali soldi vivrai?

Dove abiterai?

La separazione deve essere per forza “fisica” e per arrivarci, in certe situazioni, servono scelte coraggiose.

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3- Tentare La “Riparazione”

Vivi una relazione complicata con la tua famiglia?

Non è detto che non si possa provare a “ricucire” lo strappo che si è creato.

In fondo, se ci tieni a quel rapporto, potresti tentare di ristabilire la fiducia reciproca e dei sentimenti positivi. Ovvio che si tratta di costruire un “ponte” dove tutti gli interessati devono fare la loro parte …

Sarebbe inutile “seppellire” da solo l’ascia di guerra e accettare tutto in nome della PACE. Si rivelerebbe una riconciliazione molto precaria, te lo assicuro.

Ricorda che l’elaborazione delle proprie emozioni è un passaggio essenziale per poter trovare un nuovo equilibrio nei rapporti familiari. Ecco allora che inutile fare pressioni sugli altri. Meglio concedere ad ognuno il proprio tempo per arrivare ad una riappacificazione dalle basi solide.

Se sei veramente interessato a ricucire i rapporti familiari potresti consigliare a tutti un percorso di terapia familiare. Il supporto di psicoterapeuta potrebbe rivelarsi la “chiave” giusta per “sbloccare” situazioni divenute spiacevoli.

4- Stabilisci Dei Confini Invalicabili

I rapporti familiari possono essere appaganti e soddisfacenti nel lungo periodo ad una sola condizione, a mio avviso: ogni membro deve avere un posto dai confini precisi ed invalicabili dagli altri

In fondo una famiglia è un insieme di INDIVIDUI, che non devono rinunciare alla loro UNICITA’.

Il problema è che spesso, dalla famiglia, riceviamo dei LIMITI più che dei confini. E un limite è un confine che ci danneggia.

Non è facile riconoscere subito la differenza, ma questa emergerà con il tempo e sarà l’origine di tutti quei dissapori che ti porteranno a dire: “Odio la mia famiglia”.

Ecco che una relazione sana con la tua famiglia sarà possibile solo se tutti accetteranno un equilibrio comune in cui ci si impegna a rispettare i confini individuali altrui.

Se ci sono argomenti che, ogni volta che “escono” in una discussione, creano diverbi e litigi, si deve decidere tutti insieme di escluderli dalle prossime interazioni.

5- Difendi La Tua Privacy

Proteggere i particolari della tua vita privata potrebbe essere utile al fine di mantenere “normali” i rapporti in famiglia.

Se noti che spesso i tuoi familiari “utilizzano” episodi della tua vita vissuta per attaccarti cerca di cambiare argomento e sviare il discorso. Se necessario sii diretto e dichiara che non ti garba discutere di certi argomenti.

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Qualsiasi Decisioni Prendi Vai Ad Incontrare La Pace

Ogni situazione è diversa e tu potresti trovarti nella condizione di dover “tagliare” una relazione nociva e dannosa con la tua famiglia.

Se hai avuto il tempo di ponderare la scelta dalla distanza adeguata, potrebbe rivelarsi davvero la cosa giusta da fare in questo momento.

Posso dirti che l’allontanamento volontario dalla propria famiglia non è poi una situazione così rara al giorno d’oggi.

Se stai vivendo questa esperienza, anche il solo confidarti con un amico potrebbe esserti utile, ma un percorso psicoterapeutico resta l’opzione migliore. Con il supporto di uno specialista potresti essere guidato verso una direzione da prendere in modo più consapevole e sicuro.

La statistica afferma che la riconciliazione familiare dopo un allontanamento resta una conclusione non così scontata come si potrebbe pensare.

Decidere di tagliare il “cordone ombelicale familiare” potrebbe creare tensione e stress ma potrebbe anche riservarti sorprese positive come scoprire una forza interiore e una voglia di indipendenza prima sconosciute.

Conclusioni

Arrivare ad affermare “odio la mia famiglia” è una situazione decisamente complicata da gestire. Se ti trovi in questa condizione, ricevere un supporto sociale al di fuori della famiglia è essenziale per ottenere quella distanza utile per farti valutare obiettivamente la situazione che stai vivendo.

Abbiamo parlato di varie strategie al fine di poter gestire al meglio questa spiacevole e dolorosa esperienza. Resta il fatto che se un rapporto causa solo sofferenza è giusto arrivare a pensare di poter “tagliare i ponti” in modo drastico.

Se la relazione che vivi con la tua famiglia è l’origine di ansia, depressione e sofferenza, ti consiglio di rivolgerti ad un professionista della salute mentale. Potresti anche prendere in considerazione un percorso psicoterapeutico on-line.

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Dott.ssa Sabrina Bush

Educatrice, Psicologa e Psicoterapeuta si occupa della sezione sul Benessere Mentale su vadoalmassimo.net.

Nata negli Stati Uniti e cresciuta in Italia, ha da sempre coltivato un'autentica passione per le materie psicologiche e per tutte le strategie e le tecniche che si pongono il fine di aiutare le persone a trovare l'assetto mentale più adatto alle proprie caratteristiche personali e più funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi.

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