Come Calmare La Rabbia: Cerca La Connessione Diventando Autentico
Come calmare la rabbia?
Diciamo che quando le persone percepiscono che tieni veramente a loro, che tieni al loro benessere, che non li stai giudicando e che hai veramente a cuore i loro interessi, sono incredibilmente aperte ad ascoltare quello che hai da dire, anche nel mezzo dell’incendio di un conflitto.
Ma l’autenticità è qualcosa che non puoi fingere. Se autentico non lo sei, sarai scoperto alla stessa velocità con cui tu scopri gli altri quando non lo sono con te. Essere autentici nell’interazione con gli altri è un altro passaggio basilare per imparare come gestire la rabbia.
I nostri cervelli sono dotati dei cosiddetti “neuroni-specchio”. Noi impariamo vedendo quello che fanno gli altri.
Ovvio che per diventarne esperti dobbiamo forgiare il tutto al fuoco della pratica. Più ti eserciti a praticare l’autenticità e più sarai in grado di rilevarla o meno, negli altri.
Ed essere autentici vuol dire vibrare alla stessa frequenza sia internamente che esternamente, in un apoteosi di coerenza che fa sempre “centro” nel rapire l’attenzione di chi ti sta di fronte.
Come Controllare La Rabbia: Nel Tuo Ego Il Fulcro Del Problema
Lo scoglio, nella gestione di ogni emozione, sarà sempre il tuo ego, il grande istigatore di rabbia e conflitto. La necessità di avere ragione, il bisogno di ottenere riconoscimento per quello che fai, l’esigenza di essere considerato “speciale” o il desiderio che le cose si allineino alle tue convinzioni, sono i mattoni che costruiscono il tuo ego.
Zavorre che appesantiscono ogni interazione umana e rendono vani ogni tentativo di calmare la rabbia.
Quando comunichi dalla tua essenza e metti in disparte il tuo ego, operi in umiltà e sei in grado di scansare le frecciate degli ego degli altri. Ma non è così semplice.
In fondo, la coscienza, che ci separa e ci eleva sul mondo animale e vegetale, è in sé, un dono che ci permette di pensare, creare, riflettere, immaginare, elaborare informazioni complesse, condividere idee e inseguire l’autorealizzazione, ma anche l’origine della rabbia non necessaria, dell’ansia non funzionale, dei conflitti con gli altri e di un modo poco utile di comunicare.
E tu puoi incentrare la tua coscienza sul tuo ego o sulla tua essenza.
L’autenticità richiede fedeltà alla tua essenza, al tuo nucleo, al tuo sé profondo. Se il tuo ego è ciò che ti sei convinto di essere, la tua essenza è quello che sei, il centro del tuo essere. E’ l’unica parte che può crescere. Ed il luogo dove puoi imparare come calmare la tua rabbia.
Come Placare La Tua Rabbia: Viaggio Nel Sommerso Della Tua Essenza
Come essere umano, per vivere, sei già abbastanza, esattamente come sei, ma proprio perché sei vivo c’è sempre spazio per crescere.
Proprio come il tuo corpo, ha bisogno di essere alimentato indipendentemente da quanto cibo gli hai dato ieri, anche la tua essenza è in cerca di continuo “nutrimento”.
La chiave per conoscere te stesso sta proprio lì: nella differenza tra ego ed essenza. Sei un “iceberg” dove la “piccola” parte che emerge è il tuo ego e la “grande” parte sommersa è la tua essenza.
L’ego è il centro della tua consapevolezza cosciente. E’ la parte che “vedi”, quella per cui sei disposto a lottare al fine di proteggerla. Ha bisogno di certezze e per questo anche di meccanismi di difesa.
E’ più semplice stare alla luce di quello che conosci che immergersi nelle profondità del proprio mistero. Quindi è più facile convincersi che tutto quello che pensiamo e in cui crediamo sia corretto e che tutto quello che lo metta in dubbio sia errato.
E’ l’impostazione diffusa che attraverso l’arroganza ci porta al conflitto. Ci conduce nelle braccia dell’eterna competizione dove ci deve essere per forza un vincitore e un perdente. Anche quando ci si riappacifica nel non essere d’accordo, ognuno continua a pensare di essere dalla parte della ragione mentre l’altro ha torto.
Come Calmare La Rabbia: Vincere La Paura Che Ci Abita
L’essenza rimane aperta all’apprendimento, alla crescita, l’ego rimane bloccato nella rigidità delle proprie certezze acquisite. Ma c’è un motivo che lo spiega.
La nostra evoluzione è stata contrassegnata da uno sviluppo cognitivo dove più siamo riusciti ad imparare e più abbiamo migliorato le nostre condizioni di vita e di conseguenza le nostre possibilità di sopravvivenza. Ma ci siamo sempre portati appresso un presupposto primordiale: la paura del mistero.
Qualsiasi cosa che non vediamo perché sta dietro ad un angolo ci fa paura. Un timore dettato da quell’istinto di conservazione che preferisce farci sempre pensare ad un pericolo piuttosto che ad un’occasione davanti ad una cosa mai vista prima.
Immersi in un universo ancora misterioso la certezza è più un fatto “sentimentale” che oggettivo. I neurologi hanno scoperto che tra logica e sensazione, in un conflitto, vince quasi sempre la seconda.
Le mie convinzioni sono i mattoni di quel senso di sicurezza di cui abbisogna il mio ego e nessun ragionamento logico può permettersi di scalfirle.
E’ in questo contesto che nascono i conflitti. Ci sono due ego che mettono sul campo di battaglia due eserciti contrapposti: i propri meccanismi di difesa.
Gestire La Rabbia: Incontrarsi Prima Di Scontrarsi
Esiste un’unica soluzione: partire dall’essenza di uno per arrivare all’essenza dell’altro.
L’unico modo per aggirare gli “eserciti” dei meccanismi di difesa ed evitare lo scontro frontale. “Aggirare” non significa evitare di confrontarsi con gli altri, ma intraprendere una strada diversa per arrivare “con” e non “contro” l’altro ad una soluzione.
E’ cruciale comprendere la differenza tra ego ed essenza per non finire nell’errore di considerare quest’ultima il “dire sempre e comunque quello che si pensa” senza valutare se ci sia o meno la volontà dell’altro di starci ad ascoltare.
L’autenticità implica sempre l’umiltà. Nessuno si sente minacciato di fronte ad una persona umile.
In un mondo di conflitti, dove tante persone sono guidate dal loro ego per convincere gli altri che la loro prospettiva è quella giusta, essere umili è la chiave per comunicare con efficacia e la chiave per sapere come calmare la rabbia, la propria e quella degli altri.
Essere umili non significa rinunciare alle cose che si ritiene importanti ma solo rimanere costantemente aperti ad apprendere il “nuovo”. In poche parole vuol dire affermare con convinzione la propria posizione ma rimanere disponibili a rimodularla davanti ad un nuovo modo di considerarla.
E’ l’unico atteggiamento che ti consente di accettare, convalidare e considerare le opzioni diverse in modo da disinnescare sul nascere il potenziale esplosivo implicito in ogni interazione.
Come Contenere La Rabbia: Connettersi Per Esistere
La gestione efficace della rabbia passa attraverso la capacità di connessione con gli altri.
Abilità che si forgia al fuoco di un ascolto autentico di quello che ci dice l’altro. Sei autentico nell’ascoltare solo quando ascolti con l’essenza e non con l’ego. Il segnale che lo stai facendo nel modo corretto è l’assenza di giudizio.
Il bisogno di giudicare deriva dalla necessità dell’ego di confermare ciò che sa dell’oggetto della discussione.
Se mi sono convinto che tu sei una persona cattiva, il mio ego andrà alla strenua ricerca di dati che me lo confermino, qualunque cosa di positivo tu faccia. In fondo è più facile confermare quello che già so che dover affrontare tutto un intero mondo che ancora non conosco.
Quindi cerca di rimanere sempre fedele alla tua essenza. Il tuo ego proverà sempre a convincerti che “avere ragione” è una posizione di potere di cui hai bisogno.
La verità è che la tua essenza arriva a profondità maggiori del tuo ego e si mostra sempre curiosa e aperta ad apprendere cose nuove.
Per fare emergere la tua autenticità in qualsiasi interazione, avvicinati all’altro con un genuino interesse a conoscere come “vede” la situazione dal luogo in cui si trova e comportati come tu sapessi di non possedere tutte le risposte. E’ uno dei segreti per sapere come calmare la rabbia.
Quando comunichi dalla tua essenza, aumenti a dismisura le possibilità di eludere le difese degli altri e quelle di sintonizzarti in modo autentico con loro.