Carboidrati Raffinati: Perché Fanno Male Alla Nostra Salute

Possiamo chiamarli anche con il termine di “carboidrati semplici” o “carboidrati trasformati” e possiamo dividerli in due categorie:

• Gli zuccheri semplici: sono alimenti raffinati e trasformati come il saccarosio (il classico zucchero da tavola) e lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio o lo sciroppo d’agave.
• I cereali raffinati: si tratta di quei cereali lavorati a cui vengono tolti i nutrienti  e molte fibre. L’esempio più comune e diffuso è la farina bianca.

I carboidrati quindi si contraddistinguono per la perdita, nel processo di lavorazione, di gran parte delle fibre, delle vitamine e di tanti altri nutrienti. Tanto che potrebbero essere definiti della “calorie vuote”.

Inoltre vengono digeriti e assorbiti dall’organismo in modo molto veloce, andando ad alzare il livello di zucchero nel sangue istantaneamente. Questo vuol dire dover affrontare le conseguenze dei picchi di zucchero nel flusso sangugno.

Va ricordato che il consumo eccessivo di alimenti ad alto indice glicemico è associato all’aumento di peso e all’innalzamento del rischio di malattie, anche gravi.

Il problema è che nella nostra dieta abituale, gli zuccheri semplici e i cereali raffinati rapresentanto la principale fonte di carboidrati. Tra gli alimenti ricchi di carboidrati raffinati spiccano:

• La farina bianca
• Il pane bianco
• Il riso bianco
• I dolci
• Le bibite gassate
• Gli snack dolci
• I cereali per la colazione
• Gli zuccheri aggiunti

I cereali integrali hanno un alto contenuto di fibre.

Ad un’analisi accurata risulta che sono composti da tre parti essenziali:

• La crusca: è la parte esterna, dura e ricca di fibre, minerali e antiossidanti
• Il germe: è il nucleo centrale che ingloba la maggior parte dei nutrienti come carboidrati, grassi, vitamine, minerali ecc.
• L’endosperma: è lo strato intermedio composto principalmente di carboidrati e piccole quantità di proteine

Dal punto di vista nutrizionale, la crusca e il germe, sono le parti più importanti dei cereali integrali.

Sono un concentrato nutrizionale composto da fibre, vitamine del gruppo B, ferro, magnesio, fosforo, manganese, selenio. Ma devi sapere che in un eventuale procedura di raffinazione, sia la crusca che il germe vengono rimossi, assieme a tutta la loro carica nutrizionale.

E’ un procedimento che non lascia quasi più traccia né di fibre, né di vitamine e né di minerali. L’unica cosa che rimane nei cereali raffinati è l’amido, un elemento ad altissima digeribilità che entra immediatamente nel flusso sanguigno.

Poi è vero che alcuni produttori arricchiscono il loro prodotto con vitamine sintetiche con il fine di compensare, almeno parzialmente, la drastica riduzione nutrizionale. Se poi queste vitamine sintetiche siano paraganobali a quelle naturali è un tema ancora al centro di un estenuante dibattito.

Tuttavia, nel dubbio, perché non scegliere la via più sicura e optare per alimenti naturali e integrali?

La conclusione è che se incentri la tua dieta sul consumo di carboidrati raffinati sei consapevole di poter soffrire di un mancanza di fibre e di una deficienza nutrizionale. E i regimi alimentari a basso contenuto di fibre sono stati associati ad un aumentato rischio di malattie come i problemi del sistema cardiocircolatorio, l’obesità, il diabete di tipo 2, i tumori al tratto digerente ecc.