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Come Combattere L’Ansia: Tutto Quello Che Devi Sapere

Questo articolo si propone come un percorso di comprensione completo sul come combattere l ansia, che ti porterà a possedere tutte le informazioni necessarie per calmare la tua mente e gestire al meglio le situazioni difficili.

Una guida esaustiva che ti richiederà del tempo per essere letta.

Per questo il mio primo consiglio è quello di salvare questo post tra i tuoi preferiti nel tuo browser in modo da tornarci più volte con facilità, quando vuoi e puoi.

 

Per saper maneggiare con efficacia gli strumenti utili a combattere l’ansia, è necessario iniziare a conoscere il mondo dell’ansia e le sue sfaccettature.

Per farlo ti presento la breve storia di quattro miei clienti (nomi inventati naturalmente che nascondono però, persone in carne ed ossa), che hanno vissuto sulla propria pelle i disagi di un’affezione mentale, spesso traumatica.

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Le Varie Sorie Di Ansia

Come Combattere L’Ansia: La Storia di Marco

Marco è un manager in carriera di 35 anni, e, ad un certo punto ha accusato un momento di difficoltà professionale.

Ambizioso e deciso aveva tutti i “numeri” per percorrere con successo i suoi sogni lavorativi.

Qualche mese fa, mentre si trovava nel corso di una riunione importante, Marco sente la stringente necessità di uscire da quella stanza, un “bisogno di scappare” impellente che abbatteva come un’ondata improvvisa ogni considerazione logica e di opportunità.

Il cuore gli sobbalzava in petto come una scheggia impazzita, la sua bocca diventò secca come un deserto mentre gli scendevano, copiose ed incontrollate gocce di sudore dalla fronte.

Come se qualcuno avesse alzato al massimo il termostato della stanza, che d’improvviso si trasformava in una sauna.

 

combattere l'ansia

 

Una situazione che non riusciva più a gestire, mentre i suoi colleghi iniziavano a percepire il suo inspiegabile disagio.

A nulla serviva il suo intenzionale sforzo di rimanere focalizzato sulla presentazione. La preoccupazione del momento che stava sperimentando, di cosa potessero pensare i suoi colleghi e di come avrebbe potuto spiegare l’accaduto era diventata soverchiante.

L’ultima cosa che voleva era rovinare, in un’ora, l’immagine di perfezione che si era costruito in anni di impegno e attenzione.

Il pensiero di gettare alle ortiche tutta quell’energia profusa lo feriva.

 

Il Trauma

 

Quell’evento fu cosi traumatico per lui, che non vide altra possibilità che iniziare ad inventarsi ogni tipo di scusa per cercare di evitare di ritrovarsi in quella situazione.

Quando toccava a lui presentare un progetto, il tormento lo assaliva e lo torturava per intere settimane. La sua corsa verso una carriera folgorante iniziava a zoppicare.

Marco soffriva di un disturbo d’ansia generalizzato.

Quella sensazione di timore che lo pervadeva, lo assaliva dal momento che metteva un piede giù dal letto, al momento che si coricava la sera e chiudeva gli occhi. Sentiva la necessità di apprendere come combattere l ansia.

Era circondato da parole come “Non hai niente”, “Ti stai preoccupando troppo”, “E’ tutto nella tua testa” ecc. Parole che scivolavano nel “burrone interiore” che gli oscurava ogni speranza in una vita felice.

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Come Vincere l’Ansia: La Storia di Sara

Sara, invece, soffriva di un altro tipo di problema.

Mamma di due bambini, era single e abituata a viaggiare in tutto il mondo.

Guidava auto in ogni posto che andava, prendeva aerei con la semplicità del salire su una bicicletta.

Ma ad un certo punto, iniziò a notare una certa riluttanza a sedersi al posto di guida.

Non se lo spiegava, ma seduta con le mani sul volante e i piedi sui pedali, veniva assalita da un senso di vertigine.

Le saliva la nausea e veniva investita da delle incontrollate palpitazioni cardiache. Una cosa frustrante per lei, perché iniziava a non sentirsi più al sicuro in situazioni in cui non aveva mai avuto problemi.

 

vincere l'ansia

 

Con il passare del tempo, Sara notò che i maggiori picchi di ansia si scatenavano quando era in autostrada, nel momento in cui doveva attraversare un ponte e quando rimaneva imbottigliata nel traffico.

Assomigliava ad un forma di claustrofobia che però, lei, non si sapeva spiegare. In fondo era all’interno di un auto non di un ascensore o nelle profondità di una grotta.

Anche lei percepiva il bisogno di sapere come combattere l ansia.

Non passò molto tempo e le stesse spiacevoli sensazioni fecero la loro comparsa anche quando era in aereo o su un treno.

Ben presto, il problema, divenne una limitazione della sua libertà di movimento in quanto decise di ridurre al minimo i suoi spostamenti.

L’unica cosa da cui non poteva esimersi era portare a scuola i propri figli. Un tragitto da casa a scuola vissuto con il terribile pensiero di poter avere un incidente stradale con i figli a bordo.

La Storia di Saverio

Saverio, a soli 30 anni, si era convinto di essere malato.

Era quotidianamente assalito da una serie di inspiegabili e spiacevoli sensazioni.

Il suo medico e le continue visite a cui si sottoponevano non gli avevano dato alcun conforto.

Sei sano e non hai nulla, devi solo smettere di preoccuparti”. Una frase che gli venne ripetuta come un “mantra” da più parti.

Ma non era abbastanza per renderlo tranquillo.

Arrivò a chiamare l’ambulanza per due volte, spaventato dall’innalzamento improvviso del ritmo del battito del suo cuore.

 

superare l'ansia

 

I medici e gli specialisti a cui si rivolgevano continuavano a dirgli che era solo ansia.

Era solo troppo stressato e l’unica soluzione era quella di tranquillizzarsi. Avevano provato a prescrivergli degli antidepressivi ma si era sempre rifiutato perché non si percepiva depresso.

Vivere nella sicurezza di essere malato ma nell’incertezza di cosa potesse essere concretamente il problema, lo teneva perennemente su un livello di ansia insopportabile.

E così finì per cercare delle risposte sul web alla disperata ricerca di un metodo che gli spiegasse come vincere l’ansia che lo deprimeva.

Iniziò a riconoscersi nei sintomi di tante storie di malattia. Cosa che alimentava ulteriormente la sua ansia fino a trasformarla in veri e propri attacchi di panico.

Il pensiero fisso di essere malato iniziò ad essere l’unico che occupasse le pareti delle sua mente e andò a complicare gli equilibri del rapporto che aveva con sua moglie e i suoi figli.

Il sostegno familiare iniziò a vacillare perché chi gli stava attorno sentiva la frustrazione di un’evidenza: nessuna delle soluzioni messe in essere sembrava poter avere anche un solo barlume di efficacia.

La Storia di Stefania

Stefania era molto selettiva nel scegliersi le amicizie ma le piaceva molto uscire la sera, da adolescente.

Crescendo iniziò a notare una cosa: solo in compagnia di persone ben conosciute si sentiva a suo agio, ma in presenza di qualcuno che vedeva per la prima volta cominciò a percepire i primi strali dell’ansia.

Non si sentiva più “a casa sua” nelle situazioni mondane.

Non rinunciò subito a parteciparvi ma non poteva farci nulla: nausea, vertigini, mal di pancia ecc. la assalivano.

I medici gli diagnosticarono una “sindrome dell’intestino irritabile”.

Lei iniziò a evitare tutti gli eventi e le situazioni “sociali” come unica soluzione che le sembrava possibile.

Ma non si rivelò un grande piano perché l’ansia, con il tempo la veniva a trovare anche nei posti più celati.

Era come giocare a nascondino dove perdi sempre: più si nascondeva e più veniva trovata, in una progressione di attacchi di ansia sempre più intensi. Il problema di ansia, si trasformò in una vera e propria fobia sociale.

 

fobia sociale

 

Fare la fila alla posta? Partecipare ad un matrimonio di un’amica?

Erano situazioni non più sostenibili per lei.

Troppa era la paura di sentirsi male. Troppo era il timore di “figure imbarazzanti”.

Sentiva l’esigenza di dover difendere con le unghie quell’immagine di “donna forte” che aveva costruito negli anni.

Voleva combattere l’ansia, a tutti i costi, ma si sentiva impotente.

 

Il Mondo Dell'Ansia E' In Piena Espansione

 

Quelle descritte sopra, sono 4 storie di vita vissuta che inquadrano uno spaccato del mondo dell’ansia. Un mondo che miete sempre più vittime ogni giorno che passa.

Sono esempi di persone che dopo anni passati nel tentativo di gestire le loro paure, passano dal mio studio in cerca di aiuto.

Persone che si sono riprese dopo essersi impegnate a fondo e dopo aver imparato e applicato i suggerimenti e le tecniche che sono in grado di fornire.

So che in questo momento quella vocina stridula che si aggira nella tua mente ti sta sussurrando: “Sì … ma il mio caso è diverso. Sono sicuro che non otterrò nessun tipo di risultato” “Non ci sono mai riuscito nonostante abbia provato di tutto".

Se questo sibilo negativo di tormenta in continuazione è già un buon motivo per richiedere il mio aiuto.

E’ una delle cause che alimenta l’ansia.

E se il tuo problema d’ansia è realmente diverso dai casi descritti, non c’è nessun motivo di lasciarsi andare alla disperazione.

Questi sono solo alcuni esempi tra i tanti casi specifici che frequentano il mio studio.

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Liberarsi Dell'Ansia: Un Percorso In 4 Steps

Combattere l ansia significa affrontare un tragitto in 4 tappe.

 

1- La prima è segnata dalla scomparsa della tua intolleranza all’ansia. Riuscirai a rimanere nelle situazioni che ti fanno sentire a disagio. L’ansia sarà presente e tu ne sarai cosciente ma non sarà più così fastidiosa. Il timore della sua comparsa sparirà. Non avrai più paura di avere paura. Il primo scalino verso la liberazione completa.

 

2- La seconda è caratterizzata dal fatto che certe situazioni ansiose diventeranno “normali”. Non sentirai più gli strali dell’ansia. Avrai come la sensazione di dimenticare qualcosa: ti scorderai il timore che ti provocavano certe situazioni. Sarà un momento davvero liberatorio.

 

3- La terza è il momento della consapevolezza. Ti renderai conto del tempo passato senza ansia e della possibilità di poter tornare a vivere a pieno la tua esistenza.

 

4- Poi arriva la tappa importante … la quarta. Può arrivare dopo mesi o addirittura anni: l’ansia tornerà a bussare alla tua porta. Fino a quel momento avrai sperimentato intere giornate di cielo limpido. Poi, all’improvviso il quell’azzurro terso farà comparsa una nuvola … Ma non scatenerà un temporale perché, prima che accada, ti avrò già fornito le tecniche per evitarlo. Sarà come ricordare la scomparsa di un amico, un piccolo dolore che però non ti farà tornare nella sofferenza passata.

 

Sarà un momento importante, in cui proverai una gratitudine verso la vita per averti concesso un’altra possibilità di goderla in modo completo.

Saprai di aver compiuto un passo avanti nel percorso di miglioramento di te stesso.

 

Ansia e Attacchi di Panico: I Miti di Un Problema

 

Ci sono varie convinzioni “false” che girano attorno al concetto che abbiamo di ansia e che finiscono per alimentarla. Smascherale è un ulteriore passo sul percorso del come combattere l’ansia.

 

Sei un Debole

 

Quando sei vittima dell’ansia ci sono un’infinità di chiacchiere inutili che ti circondano …

 

Smettila di tormentarti, è tutto nella tua testa e ti stai facendo del male da solo

Ma perché ti preoccupi così tanto inutilmente?

Stai solo lavorando troppo. La soluzione è che devi imparare a rilassarti

Sei troppo stressato, perché non provi alcune lezioni di yoga?

 

Chi ti circonda, spesso, non ha la ben che minima idea di cosa stai passando.

Semplicemente non hanno i mezzi per comprenderlo.

Per loro “come combattere l’ansia”, “come superare l’ansia”, “come vincere l’ansia” sono solo locuzioni senza reale sostanza.

Gli amici, i famigliari, i fidanzati spesso non capiscono.

Se ti tagliassi un dito con un coltello il problema sarebbe evidente a tutti.

Ma l’ansia è una frattura nascosta, celata agli occhi degli altri.

Loro arrivano a convincersi che ti stai immaginando tutto.

Danno per scontato che tu sia un debole, incapace di affrontare la quotidianità.

Ma immagina che tu sia un soldato solo e ramingo mentre attraversa una città infestata da nemici.

 

sconfiggere l'ansia

 

Dovresti rimanere nascosto in attesa di rinforzi, ma non lo fai. Sei armato di tanto coraggio e vuoi proseguire.

Sudi copiosamente nello sforzo di evitare le tante pallottole che ti piovono addosso da ogni dove.

Ne senti lo spostamento d’aria.

Sei terrorizzato ma continui ad avanzare.

Chiediti: questo è un soldato debole?

Ovviamente no!!

 

Come Combattere L'Ansia: Trovare Il Coraggio Di Affrontarla

 

Pensa che con questo esempio ho semplicemente trasfigurato l’immagine di una persona ansiosa.

Una persona che si sente perennemente sotto il fuoco nemico e non riesce nemmeno a comprendere da dove venga il pericolo.

Una persona che cerca in tutti i modi di vincere la sua ansia.

Affrontare qualcosa che ti terrorizza, come può essere prendere un aereo o tenere un discorso in pubblico origina dallo stesso tipo di coraggio che ha un soldato nell’attraversare una città intrisa di nemici.

Nel tuo organismo si scatenano gli stessi meccanismi difensivi.

Per questo ti dico che non sei debole, ma molto coraggioso.

Ciò che può essere una semplice passeggiata nel parco per qualcuno, per un te può rappresentare l’attraversamento di una zona di guerra. E tante persone che ti sono accanto non lo comprendono.

Vogliono sinceramente aiutarti e per questo non vanno demonizzate.

Pensano solo che stai esagerando e non comprendono a fondo il significato del tuo disagio.

Più l’ansia prenderà il controllo della tua mente, più, le persone che ti attorniano inizieranno a stancarsi delle tue scuse che utilizzi per scansare ciò che temi.

Alcune di esse, la prenderanno anche sul personale.

Capita a chiunque ho aiutato.

Dal manager in carriera allo studente imberbe.

Capita a tutte le età.

Dalla quindicenne che si è rivolta a me attraverso sua madre all’ottantacinquenne che convive da 40 anni con un problema di ansia.

Non sei debole.

 

non sei debole

 

L’ansia può colpire chiunque e in qualsiasi momento.

Sa prendere il controllo di un’esistenza e continuerà fino a che non la si ferma.

Per questo scrivo su questo blog … voglio aiutarti a disattivarne il potenziale distruttivo per imparare ad usarla a completo tuo vantaggio.

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Come Combattere L'Ansia: Il Potere E' Già Dentro Di Te

Non hai bisogno di trovare una lampada con dentro un genio pronto ad esaudire i tuoi desideri per combattere la tua ansia.

 

Il potere per farlo, è già dentro di te.

 

Non dovrai inventarti una macchina del tempo per tornare nel passato e risolvere le situazioni che sono alla base del tuo disagio odierno.

Anche se le radici del tuo problema si conficcano nel passato non c’è necessità di dover cambiare ciò che è stato.

Non troverai le soluzioni scavando nel giardino della tua storia personale.

Ciò che conta è quello che fai oggi, sta in tutte quelle azioni che metti in atto permettendo all’ansia di mantenersi nel tempo.

Sta in questi comportamenti “odierni” la possibilità di cambiare la tua situazione. Sta nel come agisci oggi il segreto di come combattere l’ansia.

 

Ho avuto un paziente di 85 anni che ha convissuto per metà della sua lunga esistenza con ansia e attacchi di panico. Dopo aver ricevuto il mio aiuto mi ha comunicato di essersi liberato del suo problema.

Persino sua moglie mi ha ringraziato per avergli dato la possibilità di vivere con più serenità l’ultima parte della loro vita.

Puoi immaginare cosa possano significare 40 anni di attacchi di panico?

Posso dirti solo che non gli ho prescritto pillole (non ne avrei neanche la facoltà), non ho utilizzato nessun tipo di incantesimo o rito voodoo, ma lo ho semplicemente aiutato a scoprire il potere di guarigione che già possedeva dentro se stesso.

Come Sentirsi Calmi Durante Un Attacco D'Ansia

Dimmi la verità, il titolo di questo capitolo ha attirato la tua attenzione.

Eppure … se avessi una strategia per inondarti di calma nel bel mezzo di un attacco di ansia, ti interesserebbe?

Scommetto di sì.

Eppure è proprio questo è il vero motivo della persistenza coriacea della tua ansia.

Hai un approccio sbagliato con essa.

C'è un concetto fondamentale da capire:

 

in mezzo ad un attacco di ansia il tuo obiettivo non deve essere mai quello di ritrovare la calma

 

So che ti sto mandando in confusione, per questo, permettimi di spiegarti meglio: più cerchi di “contenere” l’ansia, più cerchi di gestirne la sua esplosione, più tenti di ritrovare la calma e più peggiorerai la situazione.

So che se ci rifletti mi darai ragione.

Più ti focalizzi sul tentativo di affievolire l’angoscia che ti attanaglia più gli fornisci energia per rimanere.

Più resistenza metti nel limitarla più la sua onda si farà travolgente.

E’ come tu volessi spegnere un fuoco versandogli addosso taniche di benzina. O cercare di addormentarti con uno sforzo consapevole.

Può funzionare?

Sotto un attacco di ansia, il tuo sistema nervoso è già sotto pressione e aggiungere tensione peggiorerà la situazione. Ed è l’errore, madornale, che in tanti commettono.

 

Più Lotti ... Più Perdi

 

Il primo obiettivo, durante un attacco di ansia, non è quello di farla scomparire. Il tuo primo scopo deve essere quello di lavorare sulla tua intolleranza all’ansia in cui sta la vera radice del tuo problema.

E' questa la strada più efficace per imparare come combattere l'ansia

Sappi che la vera azione “calmante” che puoi mettere in pratica è quella del “lascia che sia”, quella resa incondizionata a quello che ti sta accadendo come tu fossi un semplice testimone della scena, un semplice spettatore dello spettacolo.

Anche se questo vuol dire dar libero sfogo a sensazioni e percezioni spiacevoli.

Più lotti più perdi.

Più lasci andare più ti sentirai libero.

Più facile a dirsi che ha farsi … penserai.

Allora proviamo a renderlo un po’ più pratico …

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Come Combattere L'Ansia: Ma Perchè Siamo Ansiosi

Perché accade?

Sei una persona intelligente e preparata.

Fai il meglio che puoi e dai tutto quello che hai a disposizione per migliorarti nella vita. E poi, tutto ad un tratto arriva l’onda ansiosa e rovina tutto.

Inizia piano, non te curi, si fa più intensa e cominci a preoccuparti.

Poi ti travolge e cadi nel terrore di doverla rivivere.

 

L’ansia è una paura che si nutre di paura.

 

Un circolo vizioso senza fine.

Si innesca così un pernicioso meccanismo attraverso il quale l’ansia assumerà il controllo della tua vita.

All’improvviso cose che prima facevi senza battere ciglio ora sono fonte di una paura incontrollata.

A quel punto l’ansia, cala il suo tetro velo sulla tua capacità di percepire la speranza in una vita appagante.

E ti assicuro che non sei il solo a sperimentare questo tipo di problema.

Si parla addirittura che 1 adulto su 6 faccia uso di ansiolitici.

 

Come Vincere L'Ansia: Sappi Che Non Ce Nulla Di Sbagliato In Te

 

In molti, tra quelli che entrano nel mio studio, arrivano con la convinzione di essere un caso più unico che raro.

Sono straconvinti che ci sia qualcosa di sbagliato in loro.

Credono di aver trascurato delle ferite interiori di una certa gravità.

Eppure qualunque siano le tue paure, qualunque siano i tuoi pensieri, non sei il solo a perderti in questo mare di insicurezze interiori.

 

Non sei sbagliato, non sei un rottame da buttare

 

Il tuo cervello non ha niente che non va. Non sei “anormale”.

Sei semplicemente inondato da pensieri negativi che hai deciso di seguire e a cui hai scelto di dare attenzione.

Pensi di essere “unico” solo perché l’ansia non la puoi vedere e non la puoi far vedere agli altri.

Ne soffrono persone “insospettabili”.

Persone apparentemente serene ed “inscalfibili”.

Tutti conoscono l’ansia, molti l’accusano oltre il limite.

Ci sono persone che hanno “sopportato” un attacco di panico che erano nella tua stessa stanza senza che tu te ne sia accorto.

Non tutti si sentono a proprio agio nel parlarne apertamente. Tratteremo questo senso di vergogna più avanti.

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Come Combattere L'Ansia: Il Circolo Vizioso

Il fatto che l’ansia si sia presa il possesso della sua esistenza, non è accaduto dalla sera alla mattina all’improvviso.

Essa prende il controllo delle tue reazioni a poco a poco, anche se, quando tu te ne accorgi, ti sembra sia stato qualcosa di fulmineo.

E’ una considerazione importante se vuoi sapere come vincerla e superarla.

L’ansia, come abbiamo visto in precedenza, è un meccanismo di difesa ancestrale ed in sé semplice.

Un ingranaggio mentale che si è dimostrato vitale nel tempo, pensato e sviluppato per difenderci dai pericoli e con il fine di conservare la nostra specie.

Ci impone di evitare rischi per la nostra vita quando è possibile o affrontarli al massimo delle nostre performance se non abbiamo altra via di fuga.

Per sapere come combattere l’ansia devi partire da questo.

 

L'Uomo Al Bivio Tra Il Fuggire E Il Combattere

 

Immagina che tu e io stiamo andando a fare una passeggiata nella giungla.

Mentre ci godiamo il profumo dei fiori e i colori della natura, sentiamo un rumore tra le foglie.

Scorgiamo qualcosa di arancione e peloso che si muove a poca distanza da noi.

Come fossimo colpiti in pieno dalla scarica elettrica di un fulmine siamo invasi da un’inusuale produzione di adrenalina nell’accorgerci che si tratta di una tigre, decisamente dall’aspetto affamato.

 

tigre

 

Entriamo al volo nel meccanismo dell’attacco o fuga.

Il cuore inizia a pompare all’impazzata dirigendo il sangue verso i muscoli per trovarci nella condizione più adatta a scappare o combattere.

Cominciamo a sentire una stretta allo stomaco, mentre sudiamo copiosamente in preda ad un senso di vertigine.

Il sangue è tutto nei muscoli mentre gli organi non vitali vengono messi in pausa.

E’ il nostro meccanismo difensivo per eccellenza in piena funzione.

Una reazione praticamente automatica guidata dall’amigdala, quella parte del cervello che ha il compito, tra i tanti, di decidere quando una situazione può essere per noi pericolosa.

La parola “automatica” ha un peso decisivo nella comprensione del meccanismo che soggiace allo scatenamento di un attacco di ansia.

Ha una valenza sostanziale se il nostro obiettivo è quello di sconfiggere l’ansia.

 

L'Ansia E' Un Vuoto Di Coscienza

 

Il fatto incontrovertibile è che, nella situazione precedente, non ti è concesso il tempo di riflettere assistito dalla coscienza.

Non hai lo spazio per dire:

 

Oh guarda, una tigre inferocita. Che sia un pericolo o che si possa accarezzare?

Che sia di cattivo umore o sta solo scherzando?

Dovrei fermarmi a convincerla che diventare vegetariana avrebbe per lei dei vantaggi? O dovrei darmela a gambe?

 

Non ti è concesso un minuto dalla tua “prepotenteamigdala.

Essa ha un solo concetto che la guida: meglio prevenire che curare.

E fa scattare subito il meccanismo di lotta o fuga che ti getta subito in un turbinio di strani sintomi e sensazioni.

 

Ora, se sei in una giungla con una tigre di fronte che ti guarda dritto negli occhi mentre ti mostra tutto il suo patrimonio dentario non credo che stai lì a chiederti:

 

Come mai il cuore mi salta fuori dal petto?

Che sia un principio di infarto?

Oh … mi sento eccessivamente stordito … meglio che vada a fare una ricerca su google sulle possibili motivazioni”.

 

Il pericolo è lampante per non essere riconosciuto per quello che è. La tigre assorbirà tutta la tua attenzione.

Non ci passa nemmeno per l’anticamera del cervello di preoccuparci delle sensazioni che proviamo. Le avvertiamo come una reazione normale alla situazione che si è creata.

Il problema si pone nel momento in cui questo meccanismo difensivo scatta anche in situazioni del normale quotidiano: mentre sei al lavoro, seduto in macchina, in compagnia di amici, al supermercato ecc.

 

Ansia ... Quando La Tua Mente Non Trova Una Via D'Uscita

 

Senza una reale spiegazione la mente inizia a porsi delle domande e ad interrogarsi sulle motivazioni di quanto sta accadendo.

Inizi cosi a essere preda di tanti pensieri ansiosi che ti conducono in una situazione di stallo dove non vedi più una via d’uscita.

Stai comunicando al tuo corpo la presenza di un pericolo, nonostante non sai dove sia e come è fatto.

Lo fai focalizzandoti sui pensieri ansiosi che ti pervadono.

Il tuo corpo ti sta solo dicendo:

 

Tranquillo ragazzo, è scattato il meccanismo di attacco o fuga e io ti fornirò solo un bel po’ di adrenalina”.

 

La conseguenza diretta della scarica di questo ormone è l’aumento dei sintomi tipici di un attacco di ansia.

Ti sentirai più nervoso anche se non c’è nessuna tigre da cui scappare o contro cui azzuffarsi.

La tua mente cade in circolo vizioso di considerazioni autosabotanti:

 

Mi sento sempre peggio

Cosa mi sta accadendo?

Dovrei chiedere aiuto a qualcuno?

“Come posso uscire da questa situazione?”

“Dove sono le possibili vie di fuga?”

“Cosa penserà la gente di me?”

Chi può aiutarmi?

 

Stai solo aumentando il livello della tua ansia e stai comunicando al tuo corpo:

 

Non c’è solo una tigre, ma ci sono una moltitudine di bestie feroci che sbavano davanti a me … Aiutooooo!!!

 

Mentre il tuo corpo ti risponde:

 

Non preoccuparti, eccoti ancora un po’ di adrenalina. Ti darò l’energia necessaria per fuggire o combattere e vedrai che ci salveremo

 

E così ti immergi in un circolo vizioso in cui la paura crea nuova paura fino a che la situazione non esplode in un vero e proprio attacco di panico.

 

Il Panico ... La Paura Della Paura

 

Tante persone legano la propria ansia ad un luogo (un posto chiuso, il supermercato ecc.); altre al timore di fare qualcosa (guidare, attraversare un ponte, entrare in un tunnel, parlare in pubblico ecc.); altre ancora al terrore di qualche sensazione (una percezione corporea che ti porti a pensare ad un pericolo per la salute).

Infine c’è una categoria di persone che soffrono d’ansia senza avere nessuna spiegazione o motivo.

Quando le situazioni ansiose si ripetono scatta il meccanismo della paura che genera altra paura, in un circolo senza fine.

Cosi si cercherà di rifuggire dalle situazioni a cui leghiamo lo scatenarsi della nostra ansia.

Ti scatta “dentro” come un’allergia all’ansia.

Ed è questa la radice del problema.

 

Lavora Sull'Intolleranza All'Ansia

 

Tutti sperimentiamo ansie, paure e timori. Le persone con un problema d’ansia però, sono vittime di una paura generata dalla paura stessa.

Sono letteralmente intolleranti all’ansia che va ad alimentare il virus che la scatena, fino a prendere il sopravvento su tutti gli aspetti della vita.

Quindi il primo passo, obbligato è lavorare sulla tua intolleranza all’ansia.

Ed è quello che faremo anche se non ci fermeremo lì.

Liberarsi degli effetti negativi dell’ansia significa semplicemente non sentire più la necessità di sottoporsi ad un continuo check-up generale davanti alla comparsa dei primi sintomi ansiosi.

Questo è il fulcro del come combattere l’ansia.

Perché l’ansia è un “tarlo” che continua a rosicchiarci sicurezze in ambiti sempre più ampi della nostra esistenza.

Dal timore di parlare in pubblico a quello di trovarsi in spazi aperti.

Dalla paura di guidare a quella di volare.

E una volta entrati nel circolo vizioso dell’ansia la tua amigdala passerà di pericolo in pericolo in un sali e scendi emotivo stressante.

Un circolo vizioso che origina da un meccanismo difensivo che scatta in modo errato.

Non c’è un vero pericolo, ma il tuo corpo non ne è cosciente.

I tuoi pensieri continuano a sostenere l’esistenza di un rischio che si sta correndo e questa innesca una produzione continua di paura che si autoalimenta.

La via del come combattere l'ansia passa dalla comprensione di questi concetti.

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Come Combattere L'Ansia: Non Si Tratta Solo Di Scappare o Fuggire

Ci sono forme d’ansia che fanno scattare reazioni diverse.

Esiste una piccola percentuale di persone che cade vittima di una sorta di “depersonalizzazione”, come se avessero lasciato il proprio corpo, come se non fossero più presenti a sé stessi.

Una situazione dove tutto appare irreale. Fa sempre parte di quel meccanismo di difesa e si verifica quando si ha la percezione che sia ormai tardi sia per combattere che per fuggire.

Non si trova il senso nel farlo.

Il grande medico ed avventuriero David Livingstone ne ha descritto mirabilmente l’esperienza, quando un leone gli era piombato addosso e lui cadde in una “trance” immobilizzante in cui non percepiva i primi morsi sferrategli dalla bestia.

Con il sangue che gli colava dalle ferite si sentiva in pace all'interno di uno scorrere temporale che gli appariva rallentato.

Una cosa assolutamente strana e quasi incredibile.

Il suo corpo aveva deciso che era tardi per combattere. Nel momento che vieni ferito e il tuo cuore pompa all’impazzata una quantità maggiore di sangue, le tue probabilità di sopravvivenza diminuiscono a dismisura.

Quindi sembra che il ragionamento alla base sia questo: ma se è troppo tardi e inutile per lottare, a quel punto, perché non rilassarsi?

Così il tuo corpo smette di secernere adrenalina e lascia posto alle endorfine che portano al rilassamento generale.

Un sistema eccezionale se hai un leone aggrappato alla schiena, una bella "zavorra mentale" invece, se ti trovi a vivere un’esperienza extracorporea mentre ti trovi all’interno di una normale situazione quotidiana. La strada che porta al saper come combattere l’ansia si impernia sul tuo tentativo, indefesso, di conoscere a fondo il mondo in cui ti trovi.

Per questo, se hai un attacco di panico e non vedi nessun pericolo fisico nei dintorni, ricordati una cosa:

 

sei al sicuro, punto e basta

 

Tutti gli elementi sensoriali che percepisci, ti stanno mentendo: non c’è niente che non va.

E’ solo un falso allarme.

E’ semplicemente una scarica di adrenalina ingiustificata, come quella che provi seduto sulla carrozza di una montagna russa.

Renditi cosciente che questo sistema difensivo ancestrale che ci portiamo appresso, in sé, andrebbe ammirato.

E’ stato ben pensato per certi situazioni.

Questo ti permetterà di non cadere nella trappola del terrore quando scatta in modo ingiustificato.

Aggiungere paura alla tua ansia è l’errore su cui si fonda il tuo problema.

 

Non Preoccuparti, Va Tutto Bene, E’ Tutto Ok … Ma E’ Davvero Così?

 

Prima di immergerci in quello che dovresti fare nel momento in cui sei assalito dall’ansia, dobbiamo riflettere su ciò che non funziona e smettere così di versare benzina su un’incendio già in corso.

Chiunque sia travolto dall’onda ansiosa va in cerca di rassicurazioni.

Lo facciamo fin da quando eravamo bambini:

 

Papà, sei sicuro che non ci sia un mostro nell’armadio?

 

La rassicurazione, decisa e puntuale, allontana temporaneamente l’ansia. Ma, di certo, non è la soluzione definitiva.

Dopo un po’, la mente torna all’attacco:

 

E se il mostro si nascondesse sotto al letto invece che nell’armadio?

 

E precipitiamo nuovamente nel “loop” ansioso …

La rassicurazione, spinge fuori l’ansia dalla porta, per vedersela, poi, rientrare dalla finestra.

Semplicemente … non funziona.

In molti, oggi, si lanciano sul web alla disperata ricerca di informazioni che possano rassicurare.

Vogliono sapere ed accertarsi che i sintomi che provano non destano preoccupazioni.

Ma spesso trovano molte più prove a favore di chissà quali “fantomatici” problemi.

 

Altri abbisognano della vicinanza di amici e famigliari per riceverne un sostegno emotivo.

Altri si sbrodolano nel pantano delle autorassicurazioni:

 

Va tutto bene, non è poi così male, sto fondamentalmente bene”.

 

Niente di tutto questo funziona. So che lo sai già. Le strade del “come combattere l’ansia", battono altri terreni.

Sono solo bugie e c’è una persona a cui non dovresti mai mentire se vuoi liberarti dell’ansia: te stesso.

C’è qualcosa che non va, che non funziona.

E’ evidente, altrimenti perché dovresti sentirti così ansioso?

La rassicurazione fornisce, per paradosso, più potere all’ansia.

Ti costringi a dirti: “Sto bene”, per poi raccogliere sempre più elementi che ti dicono che non è cosi, aggiungendo preoccupazioni e timori ad una situazione già intrisa di paura.

 

La soluzione è una sola: cercare la serenità anche nell’ammettere che qualcosa non va.

 

Perché il tuo primo obiettivo è non andare ad aumentare il livello dell’ansia già presente e che non puoi eliminare con un battito di ciglia.

Un tema che analizzeremo.

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Ansia: I Sintomi E I Segni Della Paura Di Agire

L’ondata ansiosa e, soprattutto, gli attacchi di panico, sono accompagnati da un’intera lista di sintomi e strane sensazioni corporee che probabilmente ti arrecheranno disagio.

Alcuni dei più comuni sono:

- Un senso generalizzato di nervosismo e di inquietudine

- Aumento della frequenza cardiaca

- Palpitazioni cardiache

- Senso di stordimento

- Nausea

- Vertigini

- Formicolii

- Sudorazione eccessiva

- Arrossamenti

-  Secchezza della bocca

- Senso di oppressione al petto

- Mal di testa

- Problemi digestivi

- Difficoltà di concentrazione

- Tremiti

Questo non vuole essere un elenco esaustivo, ma vuole solo indicare, tra i sintomi dell’ansia e degli attacchi di panico, quelli più diffusi.

Se si accusa alcuni di questi sintomi, la prima cosa da fare, è recarsi dal medico per un controllo. Ottenute le necessarie rassicurazioni sull’assenza di affezioni fisiche, si può percorrere con più decisione il percorso che ci deve insegnare a gestire l'ansia

Ansia Nociva e Ansia Positiva

Immagino che questo titolo ti abbia un po’ colpito e ti abbia fatto pensare:

 

Un attimo … di cosa si tratta?

Esiste un tipo di ansia positiva?

 

Assolutamente , c’è una tipologia di ansia a cui devi essere grato: è il motivo per cui tu esisti oggi, in fondo.

 

Un mio amico abitava in una casa con un giardino, letteralmente, invaso da piante e alberi.

Un posto che era diventato il paradiso terrestre per tutta un'allegra compagnia di gatti selvatici.

Animali che si accoppiavano e che poi davano alla luce nidiate di cuccioli.

Ho iniziato a notare, col tempo, che all’interno di ogni nidiata si trovavano gattini con carattere e personalità diversi.

 

Si oscillava tra due estremi: il pauroso e l’impavido.

 

Già dopo pochi giorni della settimana, c’erano cuccioli che ammiravano il paese dalla cima degli alberi, non curandosi dell’altezza e del pericolo che poteva nascondere una caduta. Altri invece erano terrorizzati dalla sola ombra di un piccione sul terreno.

I primi crescendo, rispettavano la loro indole innata: si assumevano sempre più rischi, incuranti dei pericoli e delle possibili conseguenze.

Ne erano consapevoli?

Forse sì o forse no, ma di sicuro non gli importava.

 

Ma quello che mi balzava agli occhi era un dato: i gattini senza paura difficilmente arrivavano a conoscere l’età adulta.

Non ce la facevano quasi mai.

Il non vedere il pericolo anche quando gli si presentava davanti, spesso, era per loro fatale.

Gli altri gattini, da quelli più timorosi a quelli che avevano un approccio con il pericolo “normale” vivevano più a lungo, praticamente tutti.

 

E' Giusto Avere Paura Quando E' Il Momento

 

Questo per dirti che il tuo albero genealogico è composto, con tutta probabilità, da una serie di persone, vissute in età diverse, ma simili in un comportamento: hanno avuto paura quando c’era da avere paura.

Un approccio sano ai pericoli che gli ha permesso di vivere e procreare. Garantendo così, oggi, la tua presenza su questo pianeta.

Ricordati che, anche solo 200 anni fa, la vita nascondeva molte più insidie e pericoli nell’esistenza quotidiana delle persone. E chi aveva un approccio al pericolo troppo superficiale, semplicemente, non ce la faceva a sopravvivere.

I tuoi trisavoli avevano una relazione “sana” con la paura e i pericoli che la originavano, cosa che ha permesso che i loro geni arrivassero a te, oggi.

 

Questo per arrivare ad un punto: sarebbe davvero sciocco poter pensare ad un’esistenza senza una “bava” d’ansia

 

La nostra direzione deve essere diversa: puntare a lavorare sulla nostra intolleranza all’ansia e liberarsi da quella manifestazione d’ansia che non poggi i piedi su una base logica.

Quindi fai sempre distinzione tra un’ansia nociva e una positiva e funzionale.

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L’Ansia Positiva

E’ la tipologia d’ansia che gode di legittimità.

E’ quella che si fonda sull’attività di un radar che tutti abbiamo e che è mosso da un concetto chiave: restare in vita il più a lungo possibile.

Quando avvista qualcosa che potrebbe essere e rappresentare un pericolo, fa scattare l’allarme nel nostro organismo.

E’ positiva anche quell’ansia legata a determinate situazioni, che ci stressano perché ci portano fuori dalla nostra “zona di confort”.

Un tipo di ansia che in molti chiamano “paura”.

Te ne faccio degli esempi:

 

- Quella che ti porta a decidere di fermarti in un motel perché ti senti troppo stanco per continuare a guidare

- Quella che ti fa sentire nervoso davanti ad una presentazione importante davanti a persone che non danno grandi segnali di interesse

- Quella che ti fa tremare le gambe mentre sali gli scalini del palcoscenico sul quale terrai il tuo discorso

- Quella che ti porta ad esitare a tuffarti dalla tua barca dopo aver intravisto una pinna sospetta che si aggira nelle vicinanze

- Quella che ti avvolge mentre sali su un areo verso un nuovo paese che ti aprirà la porta su una stagione della tua vita, tutta nuova.

- Quella che ti assale davanti ad ogni cambiamento di vita sostanziale: quando decidi di sposarti, quando inizi un nuovo lavoro, quando decidi di fare un figlio, quando sei tentato da un investimento importante, quando decidi di divorziare ecc.

 

L’ansia positiva non è una malattia da cui fuggire.

 

Provare Ansia Non E' Un Peccato

 

Certo, sarebbe bello recarsi ad un colloquio di lavoro su cui poggia la qualità della tua vita futura, senza una sola “ombra” d’ansia.

Ma sappi che è una situazione che non si realizzerà.

Appartieni al genere umano, come me e tanti altri.

L’importante è non permettere all’ansia di influire negativamente sulla tua vita, sulle azioni che devi compiere e sui comportamenti che devi tenere.

Per ora, devi solo fissarti che ci sono delle manifestazioni d’ansia che vanno bene e che il tuo obiettivo non sarà mai quello di vivere una vita priva di ansia.

L’ansia positiva deve diventare una tua amica, una con cui condividere un viaggio di soddisfazioni e realizzazioni.

Deve essere solo una spinta a fare il meglio che puoi della tua esistenza.

 

Hai presente il meccanismo di lotta o fuga di cui ti ho parlato a lungo?

 

Quel primo cenno di ansia che compare sul tuo orizzonte mentale è un invito e una spinta affinché le tue performance siano le migliori possibili.

E’ vero che poi l’ansia prosegue in percorso nocivo che abbassa il livello qualitativo delle tue prestazioni.

Ma quel primo sussulto è lo stesso che attanaglia il calciatore famoso prima di scendere in campo e l’attore celebre prima che si accenda la telecamera.

E’ quella scintilla energetica che ti invita ad essere più vigile e a pensare più velocemente possibile.

Ovvio che la tua attenzione deve ricadere sull’impedire che quella prima forma di ansia “positiva”, si trasformi nella tremenda ondata di ansia “nociva”.

L'Ansia Nociva

E’ quel tipo d’ansia che diventa una “zavorra” pesante durante il tuo personale volo esistenziale.

 

Se soffri di una “intolleranza” all’ansia, corri il rischio che per te, una iniziale manifestazione di ansia positiva si trasformi rapidamente nell’ondata travolgente che contraddistingue l’ansia nociva.

Soffrire di questa tipologia di ansia è come stare seduto sul sedile di una fiammante auto sportiva sempre con il piede pigiato sul freno:

 

non puoi mai goderti l’ebbrezza che il suo motore di potrebbe dare

 

Il passaggio tra ansia positiva ad ansia negativa si gioca sul filo di una una tua reazione: il come ti comporterai davanti alla comparsa dei pensieri ansiosi e preoccupati che sorgono quando la paura ci viene a trovare.

Ma l’ansia nociva può essere anche il frutto di una riemersione di vecchie ferite emotive che abbiamo avuto nel passato.

L’ansia nociva, non possiede una ragione logica per esistere.

E’ il frutto della paura di un pericolo che in realtà non esiste.

E’ un errore interpretativo della nostra mente, perché non c’è nessuna catastrofe che si sta per abbattere su di noi.

 

Gli Effetti Collaterali

 

L’ansia nociva, inoltre, porta con sé, tutta una serie di effetti collaterali negativi, come:

 

- La paura di partecipare ad eventi “sociali”

- La paura di interagire con gli altri

- La paura di percorre strade, attraversare ponti od entrare in un tunnel

- La paura di allontanarsi troppo dal luogo in cui si abita

- La paura di trovarsi in luoghi affollati

- La paura di stare da soli

- La paura degli effetti di certi pensieri

- La paura di certi sintomi e sensazioni che si scatenano nel tuo organismo

- La paura di avere un attacco cardiaco

- La paura del cambiamento

- La paura di perdere l’altro che ci porta a diventare gelosi oltre modo

 

Questo non è certamente un elenco esaustivo anche perché la capacità della mente di inventarsi timori e paure è, praticamente, infinita.

E’ chiaro che l’ansia nociva è il nostro obiettivo da colpire.

 

I miei step saranno:

 

1- come trattare l’emergere di un’ansia positiva

2- come impedire che si trasformi in nociva

3- come disinnescare tutte le paure che non hanno motivo di esistere

 

L’unica cosa che ti consiglio è quella di continuare a leggere questa guida esaustiva sul come combattere l'ansia

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Come Combattere L’Ansia: Le Cause Da Cui Origina E Si Scatena

Ora che abbiamo approfondito e inquadrato il sistema dentro cui si muove il moto ondoso dell’ansia, possiamo dedicarci a circoscrivere le cause da cui, di solito, origina e sgorga.

Con l’intento finale di cercare di eradicarne alcune dalla nostra esistenza e imparare come combattere l ansia.

L’ansia che abbiamo definito “positiva”, ha, usualmente, una causa chiara e semplice: qualcosa di reale che sta minacciando la tua vita, la tua salute o qualcuno a cui tu vuoi bene.

Il pericolo è lapalissiano ed la minaccia è imminente.

E’ vero ed è certo che sta succedendo qualcosa di potenzialmente negativo per te e l’innesco del meccanismo di lotta o fuga diventa una reazione naturale e comprensibile se non addirittura necessaria.

Tutti, nella stessa situazione, reagiremo così.

Ma da cosa originano le forme di ansia che abbiamo circoscritto con il termine “nocive” e su cui abbiamo discusso in precedenti articoli?

Alcuni le affibbiano una provenienza legata all’ “ereditarietà.

Altri ne tracciano un percorso che deriva da un trauma accaduto nel passato e che abbisogna di una psicoterapia per venire scovato nelle profondità dell’anima.

Altri ancora, soprattutto qualche medico specialista, sostiene che originano da degli squilibri chimici del cervello e che l’unica cosa da fare è affidarsi agli antidepressivi.

 

Le Cause Dell'Ansia Sono Varie

 

La cosa certa è che ci possano essere una varietà di cause.

Più sono presenti e più alta è la probabilità di soffrire di ansia e anche di attacchi di panico.

Ecco perché non esiste un’unica panacea che vada bene per ogni forma di ansia.

Ecco perché i psicofarmaci spesso falliscono se misurati sul lungo periodo.

Questo è il motivo per cui anche ossessionarsi nello scavo delle esperienze passate non risolve la situazione.

 

L’ansia è un puzzle formato da tante piccole tessere, che, messe insieme, vanno a sbiadire, inesorabilmente, la luce del tuo sorriso.

Ti ripeto, ancora una volta, che non c’è niente che non va in te.

Potresti essere ancora nella fase in cui ti “violenti” con domande sul perché tante altre persone non soffrono del tuo problema e vivono un vita piena di serenità e soddisfazioni.

Ti assicuro che nessuno è perfetto sempre e comunque.

Nessuno ha un’esistenza priva di scricchioli.

Detto questo, è vero che esistono persone, invece, che sanno affrontare le loro ansie molto meglio di quello che fai tu in questo momento.

Se ti rispecchi nelle mie parole, vuol dire che sono andato a toccare un tasto che ti coinvolge. Significa che avrò trovato un punto della tua anima su cui hai bisogno di lavorare.

Ci sono cause che, più di altre, ti spingono nel vortice dell’ansia.

Più motivi accumuli per dar vita all’ansia eccessiva e più ti creerai problemi.

Più cause elimini dalla tua vita e più terso sarà il cielo della tua esistenza.

Ansia: Cosa Mangi?

Il tempo impiegato a capire come combattere l’ansia con successo mi è servito molto.

 

C’è stato un periodo, da ragazza, in cui ho consumato coca-cola in modo spasmodico.

Ne mettevo una bottiglia, addirittura, sul comodino del letto prima di coricarmi.

L’acqua mi sembrava utile e necessaria solo ai pesci che mi guardavano dall’acquario.

Ingurgitavo, inoltre, quintalate di dolciumi, di tutti i tipi e di tutti i gusti.

Lo facevano in molti, spinti da pubblicità televisive sempre più invasive.

Perché, in fondo, io mi dovevo comportare differentemente?

 

Quando ho confessato al mio medico i miei continui attacchi di panico, non si è mai sognato di chiedermi come mi nutrivo.

Eppure il quesito, me lo ha posto il veterinario quando gli portato il mio cane acciaccato:

 

Come lo nutre?

 

E risultò che stavo dando troppe leccornie alla bestia, cibi che gli stavano togliendo ogni tipo di energia vitale.

Così ho pensato:

 

Ma se la nutrizione ha una valenza fondamentale sulla salute del mio cane, perché dovrebbe essere diverso per me?

Ciò che introduco nella mia bocca dovrà pur avere un effetto anche su di me”.

Allora perché il mio medico non mi chiede mai cosa metto in tavola?

 

In base alle tante persone che ho aiutato credi a me:

 

ciò che mangi e bevi ha un effetto determinante sulla tua salute e sul come ti senti

 

Proprio così: anche i tuoi attacchi di panico dipendono, in parte, da come hai deciso di nutrire il tuo corpo.

E non sto parlando di calorie e di sovrappeso.

Sto affermando che la qualità dei tuoi cibi impatta considerevolmente sul tuo stato fisico ed emotivo.

Basta che pensi all’effetto che ha l’alcol sulle persone.

E andiamo subito al sodo …

 

L’Ansia e la Caffeina

 

La caffeina aumenta il tuo livello di stress, rende ipersensibile il tuo sistema nervoso, confonde ed incasina il tuo orologio biologico e agisce come una scarica di adrenalina nel tuo organismo.

Inoltre “surriscalda” e affatica le surreni.

La caffeina ti mantiene attenta e pimpante e per una grande parte della popolazione è percepita come necessaria per non girare come un zombie per le strade.

Ma le persone ansiose la soffrono oltremodo perché va a stimolare un attacco di ansia.

Per carità, non ne è la causa diretta ma gli facilità il percorso.

Anche il cioccolato dovrebbe essere guardato con sospetto da una persona incline all’ansia.

Persino quello 100% cacao.

Non contiene solo caffeina ma anche piccole quantità di teobromina, una sostanza che può aumentare la frequenza cardiaca e renderti più nervoso.

Per questo ti invito a diminuire progressivamente il consumo di caffè fino ad eliminarlo.

 

So cosa stai pensando:

Bah … non può essere quello, lo consumo da sempre!

 

Io ti dico solo di provare ad azzerarlo per 4 settimane e poi ne riparliamo.

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Il Potenziale Della Tua Mente

Ansia: Cosa Mi Dici Della Tua Zona Di Comfort?

La zona di comfort di ognuno di noi è come una fascia elastica che si può allungare ed espandere o diventare più piccola e ritirarsi nel momento in cui rinunciamo a spingere sui suoi confini.

Quando ti muovi all’interno di questa fascia tutto ti sembra “normale” e nel tuo cielo non c’è traccia di nuvole di paura o ansia.

Confido che cose come lavarsi i denti e far bollire un litro d’acqua rientrino nella tua zona di comfort.

 

Immagino invece che togliere le pulci dalla criniera di un leone non appartenga a questo spazio.

Tutto ciò che sta di fuori da esso, ti richiede un sforzo serio per essere affrontato.

 

Attraversare un incrocio trafficato nelle tue prove di guida non era un’azione semplice e serena.

Ora, se non hai una specifica paura legata alla guida, non rappresenta più un problema per te.

 

Se vuoi trovarti a tuo agio nel compiere azioni inusuali per te hai una sola strada:

 

spingere sulla fascia elastica che circoscrive la tua zona di comfort

 

Non è una cosa semplice perché più ti avvicini al confine e più aumentano disagio, paure ed ansie.

Il tuo corpo percepirà il potenziale pericolo e farà resistenza.

 

Vincere L'Ansia: Lascia Spazio Alla Tensione Ma Continua Ad Agire

 

Deve diventare una tua abitudine: continuare a persistere dove tutto ti dice di stopparti.

Sappi che la maggior parte di ciò che di buono può riservarti la vita, sta dall’altra parte del limite della tua zona di comfort.

Questo è il motivo per cui l’evitamento è una delle cause che vanno ad fornire carburante alla tua paura e alla tua ansia.

Scappare da una situazione ansiosa è una soluzione che lascia il tempo che trova.

 

Se una situazione ti arreca un attacco di panico non c’è cosa più intelligente di evitare di ritrovarsi nella stessa situazione in futuro. Giusto?

Non è così.

Perché la fascia elastica della tua zona di comfort, in questo modo, tenderà a restringersi e ritirarsi.

Ci saranno sempre più situazioni che aumenteranno la tua paura fino ad “imbalsamarti” anche davanti alle cose più semplici.

Una spirale discendente molto pericolosa e dannosa per te, la tua vita e per quella che ti stanno accanto.

E’ quello che ti porta da piccole ansie a barricarti in casa perché tutto ti inquieta.

Mentre eviti ciò che ti spaventa il cerchio elastico che contrassegna lo spazio in cui ti senti a tuo agio ti si attorciglia intorno al collo.

 

Evita L'Ansia E Gli Darai Potere

 

Un potere che non dovrebbe avere.

Scappando stai ammettendo la presenza di una vera minaccia.

Gli stai dando legittimità, che è l’opposto della soluzione che stai cercando.

Comprendo che l’evitamento ha un effetto benefico immediato!

Ti toglie dagli impicci e disinnesca un potenziale attacco di panico.

L’eccessiva tendenza ad avere tutto sotto controllo è, in sé, una forma di evitamento spinta.

Puoi ingannare te stesso nel convincerti che tutto andrà bene perché hai meticolosamente e ossessivamente pianificato ogni possibile risultato e ogni possibile contrattempo.

 

Ma Cosa Succede davanti Ad Un Imprevisto?

 

La buona notizia è che, con questa predisposizione ad avere tutto sotto controllo, non ti annoierai mai.

La cattiva è che l’ansia eccessiva sarà la tua più fedele e presente compagna di vita per un semplice motivo: non c’è la possibilità reale di avere tutto sotto controllo!

Ma cosa più importante e che voglio rimarcare è che … non è necessario prevedere tutto quello che potrebbe accadere.

Non è, ne il luogo, ne la situazione in sé, ne le persone che ci stanno attorno, la vera causa della nostra ansia.

 

Siamo solo tu e io. Siamo noi.

 

Lo siamo quando corriamo dietro ai nostri pensieri ansiosi.

Il controllo non ti darà la vera soluzione, ti toglierà solo qualche motivo che ti potrebbe causare un attacco di panico.

Ma non lo avrai sconfitto, è solo li che aspetta un altro motivo per scatenarsi.

La soluzione sta da un’altra parte e ne parleremo più avanti.

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Come Combattere L’Ansia: La Vergogna E’ Una Botola Nella Nostra Mente

Marco mi racconta che mentre era seduto in un ristorante con alcuni colleghi, il cameriere gli portò un piatto delizioso: delle tagliatelle ai frutti di mare che emanavano un profumo suadente.

Al primo boccone esplose il piacere nelle papille gustative di Marco.

Ma neanche il tempo di godersi a fondo la prima forchettata e viene assalito da un’ondata di nausea improvvisa.

Il suo stomaco iniziò a gridare il proprio rifiuto mentre Marco aveva proprio la sensazione che avrebbe, di lì a poco, vomitato.

Questa sensazione nauseabonda lo stava portando verso un attacco di panico.

 

Ma Era Davvero La Nausea Il Colpevole?

 

Di certo non si spiegava cosa gli stava succedendo né perché doveva accadere proprio in quel momento.

Davanti ad un piatto ancora pieno sentiva l’impellenza di mangiare altrimenti …

 

Il cameriere mi chiederà cosa c’è che non va

Lo chef si offenderà

I miei colleghi si stanno godendo la cena e la compagnia e io gli rovinerò la serata, se dovessi vomitare

E’ la fine della mia carriera professionale

Perderò il rispetto di tutti

Potrei dire di stare male e andare al bagno, ma chi lo fa nel bel mezzo di un pasto?

 

Per finire con un …

 

Dovrò fare del mio meglio per dissimulare la situazione, cercherò di continuare a mangiare, nonostante tutto

Come Calmare L’Ansia: Disinnesca La Vergogna

Ogni volta che la nausea sembrava concedergli una tregua, infilava, furtivo, un boccone in bocca.

La nausea si rivelò per lui, un sintomo davvero sgradevole, ma la vera causa del suo stato era la vergogna.

Si vergognava di quello che provava, si vergognava del fatto che percepiva di non essere “normale” come tutti gli altri.

La miccia, l’innesco del suo attacco d’ansia era la vergogna.

Se fosse stato da solo a quel tavolo, avrebbe provato solo nausea, non ansia.

Sono sicuro che la vergogna sia una delle cause anche delle tue manifestazioni d’ansia.

Ecco alcuni esempi di vergogna che ho trattato:

 

Esempio 1

 

La donna che aveva paura di tenere in mano un coltello da cucina quando qualcuno era presente, terrorizzata dal fatto di potersi trasformare nella classica killer di un film dell’orrore.

Il solo pensiero era sufficiente per renderla ansiosa.

Si diceva:

 

Sono pazza, certamente matta se ho di questi pensieri

 

E più cercava di allontanarli, più la inseguivano.

Ovvio che non era pazza.

Ognuno di noi ha di questi pensieri.

La maggior parte sa gestirli senza preoccuparsi più di tanto.

 

Il suo problema era che si vergognava troppo per parlarne con qualcuno.

Se l’avesse fatto, si sarebbe accorta che erano pensieri molto più diffusi di quanto lei credesse.

Non era impazzita, ma preda di una vergogna viscerale.

Ne ho incontrate di persone che avevano di questi pensieri.

Gente dalla fantasia più fervida di un Stephen King.

 

Esempio 2

 

La donna che non voleva essere lasciata da sola con il figlio piccolo.

Desiderava sempre avere vicino suo marito o un suo famigliare quando era con il bambino.

Non si fidava di se stessa.

Era convita che sarebbe uscita di senno se fosse rimasta da sola, incapace di controllare le proprie azioni.

 

Esempio 3

 

Il pilota di areo che aveva paura di volare.

La vergogna era un tarlo per lui, per ovvi motivi, vista la sua professione.

Il primo passo, quindi, fu ammettere ed accettare questo suo timore “ridicolo”.

Lo ammise solo a me, ma fu comunque il passo decisivo per intraprendere la via verso la soluzione del suo problema.

 

Esempio 4

 

Il calciatore professionista che aveva il terrore di avere una attacco di panico proprio in mezzo al campo da gioco sotto gli occhi di migliaia di spettatori.

Si vergognava tremendamente di questa sua paura.

 

Esempio 5

 

Il padre che aveva promesso a sua moglie e ai suoi figli che avrebbe portato tutti in vacanza.

Ma qualche giorno prima della partenza l’ansia lo assalì e gli attacchi di panico lo devastarono.

Aveva così tanta paura di rovinare le vacanze a tutti che decise di agganciarsi alla scusa del troppo lavoro da portare a termine e annullare il viaggio prenotato.

Era mortificato e sentiva di aver fallito.

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Come Combattere L’Ansia: Riconosci e Accogli La Vergogna

Ci vedi il “filo” che tieni uniti questi esempi?

La maggior parte dei protagonisti di queste storie credevano che nessuno avrebbe potuto capire e comprendere le loro paure e i loro timori.

A una prima occhiata sembra che sia la loro vergogna nei confronti degli altri a saltare agli occhi, ma ad un esame più attento e più profondo era una viscerale vergogna nei confronti di se stessi il vero problema.

Quando, per un qualsiasi motivo, non accettiamo i nostri difetti, finiamo per vergognarci di quello che siamo.

Una cosa che ha un enorme impatto negativo sulla nostra autostima e sulla nostra fiducia in noi stessi.

 

L’ansia si genera nella distanza tra quello che vorremo essere per gli altri e quello che percepiamo di noi.

 

Più ampio è questo divario più c’è spazio per ansia e paura, soprattutto se si tratta di situazioni sociali dove si deve stare in mezzo ad altre persone.

Se vuoi superare la vergogna, devi accoglierla e riconoscerla.

La vergogna è semplicemente la paura di non essere degni di stare alla presenza di qualcun altro.

 

Come Combattete L’Ansia: Non Inseguire La Perfezione

 

Ti assicuro che otterrai stima e rispetto dagli altri se sei disposto a proporti cosi come sei, difetti inclusi.

Nessuno di noi è perfetto e nessuno lo sarà mai.

E non credere che chi ci sta attorno dia così importanza a quello che facciamo o non facciamo.

 

Il fatto di non piacere a qualcuno così come sei, non è un problema che ti può essere imputato.

Lasciati andare al flusso della vita e stai a vedere cosa succede.

Nel proseguo ti fornirò tante tecniche specifiche per superare l'ansia, ma voglio già darti subito la spiegazione di come si può affrontare la situazione che Marco ha sperimentato al ristorante che ti ho raccontato prima.

Si ripresentò al ristorante e subito nausea e ansia, vennero a trovarlo. Come sempre era accaduto negli ultimi 2 mesi.

I soliti pensieri bussarono alla porta della sua mente:

 

Non posso smettere di mangiare adesso, il piatto è ancora pieno

Chissà cosa penserà lo chef

Chissà cosa penserà il cameriere” ecc.

 

Il quel momento ha deciso di cambiare “binario”, mutando il suo atteggiamento mentale:

 

Aspetta … cosa mi importa di quello che pensano cameriere e chef?

Mi importa di quello che succede a me

Se voglio smettere di mangiare posso farlo, spetta a me e solo a me la decisione

Sono un uomo libero, se vomito e scompiglio un po’ la scena me ne occuperò al momento. Che importa cosa può succedere, accada quel che accada, me ne occuperò allora, intanto mi lascia andare al flusso delle cose”

 

Da lì iniziò a notare che se assumeva un ingrediente che non avrebbe dovuto ingerire, si ritrovava in compagnia della nausea ma non dell’ansia.

Dobbiamo semplicemente imparare a non vergognarci della nostra unicità.

Ansia: Due Concetti Da Apprendere Per Conoscerla Meglio

In questo articolo voglio approfondire due aspetti che ritengo importante scandagliare al fine di avere le armi giuste per combatterla meglio:

 

1- Rispondere alla classica domanda:ma l’ansia è una questione ereditaria?

2- Come si insinua l’ansia nei meandri del sistema nervoso

Ansia: E’ una Questione Ereditaria?

Più di qualcuno, affetto da disturbi legati all’ansia, nota spesso, di non essere il solo, all’interno del suo cerchi familiare a soffrirne.

Questo porta a pensare che ci sia una questione ereditaria da indagare quando si parla di ansia.

Un pensiero che porta ad assumere la tesi che ci siano persone geneticamente predisposte all’ansia.

 

Se sei una persona spiccatamente sensibile (in psicologia definita PSA, persona altamente sensibile), probabilmente è un tratto presente in uno dei tuoi genitori.

Se fosse così, innanzitutto, non devi prenderla come una brutta notizia.

 

Magari tuo padre è un uomo con tendenze ansiose, si preoccupa anche per le cose apparentemente non importanti.

Magari anche tuo nonno era così e ogni domenica sera veniva assalito dall’ansia al solo pensiero di tornare al lavoro il lunedì e affrontare le responsabilità che gli erano state assegnate.

 

La conclusione dovrebbe essere che con un albero genealogico così intriso di ansia fino alle radici, non hai nessuna possibilità di pretendere un modello di vita diverso.

Giusto?

No, non è così.

 

Magari è pur vero che la tua predisposizione abbia facilitato la tua entrata nella, chiamiamola così, Valle del Panico, ma puoi sempre scegliere di fare le valigie e andartene da quel posto.

Se lo stato ansioso, fosse irrimediabilmente ereditario, non si spiegherebbe come tante persone se ne siano liberate.

Il tuo corredo genetico segna una predisposizione, ma non marchia con assoluta certezza la tua realtà.

E’ semplicemente una serratura, che magari, altre persone non hanno, ma sei sempre tu a dover decidere di inserire la chiave e girarla.

Ansia Eccessiva: Genetica o Comportamento Appreso?

Se penso a tutte le persone ansiose che ho aiutato, credo che abbia più possibilità di incidere il comportamento appreso che la genetica quando si parla di ansia.

Se tuo padre o tua madre erano ansiosi, su di te, più della genetica, ha influito il fatto che hai assunto il loro modo di vedere e approcciare alla vita.

 

Per esempio, sai che i bambini, di per sé non avrebbero paura dei ragni e dei serpenti?

 

Ci sono studi che dimostrano che l’apprendono da una delle tante reazioni della madre alla loro vista, come può essere quella volta che ha visto un ragno sulla tenda della doccia e si è messa a urlare.

Abbiamo la tendenza a prenderci in carico le ansie dei nostri coetanei durante il percorso di crescita.

E questo può essere il motivo per cui scambiamo spesso il principio di comportamento appreso con il principio di ereditarietà.

Cioè finiamo per dirci che siamo fatti cosi, mentre abbiamo solo imparato ad essere così.

In fondo pensa alla frase più ripetuta da una genitore ad un bambino … “Stai attento!!!

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Ansia: L’importanza Di Comprendere Il Funzionamento Del Nostro Sistema Nervoso

Il nostro sistema nervoso viene, più o meno coinvolto in tutto quello che facciamo e che accade nel nostro corpo.

Dal sorgere della classica acquolina in bocca davanti ad un piatto appetitoso, al ritrarre prontamente la mano da una fonte di calore troppo intenso.

Il sistema nervoso è principalmente diviso in due parti: una volontaria e una involontaria.

 

Ogni movimento che metti in essere consapevolmente fa parte della prima.

Quando fai il gesto di prendere il telefono con l’intenzione di andare su facebook è un’azione volontaria.

Il sistema nervoso involontario invece si prende cura di te anche quando tu sei totalmente assente, a livello cosciente.

Il processo digestivo, per esempio, è in moto anche quando tu sei assorto in altro da fare.

Quando inghiotti un boccone non devi concentrarti sul tuo stomaco affinché emetta gli enzimi necessari alla prima scomposizione del cibo.

Tutto ciò, accade dietro le quinte, mentre tu, sul palcoscenico, stai interpretando altre parti.

 

D’altronde, sai quanto sarebbe problematico sottostare coscientemente a tutte le funzioni corporee?

 

La frequenza cardiaca, la dilatazione delle pupille e il controllo della temperatura del corpo (che soggiace al processo di sudorazione) sono altre situazioni che sono sotto la supervisione della parte involontaria del sistema nervoso.

Non hai alcun controllo diretto su di essi.

Ma il tuo sistema nervoso opera lo stesso.

Quando ti arrabbi la tua frequenza cardiaca aumenta, quando sei innamorato il sistema digestivo ti fa sentire la tipica sensazione delle “farfalle nello stomaco”.

Quando ti accorgi di un pericolo la tua amigdala suona l’allarme.

Dietro a tutto questo c’è un sistema nervoso che non abbisogna ti tuoi comandi specifici.

E anche la reazione di lotta o fuga che regola la tua ansia è soggetta allo stesso processo involontario.

Ansia: Il Ruolo Delle Emozioni

Le stesse nostre emozioni influenzano i nostri organi attraverso il sistema nervoso involontario.

Il problema è che quando lo usi male per un lungo periodo di tempo, il tuo sistema nervoso sarà sovraccaricato ed esausto e acquisirà un ipersensibilità che ti arrecherà non pochi fastidi.

Ci vorrà poco per farlo scattare e mettere in moto l’onda ansiosa anche quando soffia una semplice brezza di vento.

 

Ecco una breve illustrazione di questo processo.

 

Immagina di nuotare nell’oceano e di aver dovuto respingere l’attacco di due squali affamati.

Non ti hanno morso perché sai muoverti nell’acqua come fossi un delfino, ma si sono avvicinati pericolosamente e hai dovuto faticare non poco per avere la meglio.

Il tuo sistema nervoso è ancora stressato a causa di questo incontro e ti senti fisicamente spossato.

Mentre nuoti verso la riva, noti la pinna innocente di una piccola balena, tranquilla e per nulla aggressiva.

Un evento che sarebbe stato magico in altro contesto.

Ma ora ricadi in un stato terribilmente ansioso perché il tuo sistema nervoso è diventato ipersensibile.

Qualcosa di, in sé buono, ti ha terrorizzato.

 

Più saranno gli attacchi di ansia e panico, più il tuo sistema nervoso diventerà sensibile.

 

Cosicché anche gli eventi per nulla pericolosi faranno scattare un’ansia travolgente.

Ecco perché, più passa il tempo e più ti accorgi che ci vuole sempre meno per farti impazzire dalla paura.

Questa è una delle ragioni per cui devi conoscere bene il funzionamento del tuo sistema nervoso.

E’ un apparato che è totalmente coinvolto nei tuoi attacchi di ansia.

Lavoreremo per fare in modo che tu possa ritrovare la serenità di un tempo.

Sei pronto a farlo?

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Gestire L'Ansia: E' Ora Di Riprendere In Mano Le Redini Della Propria Vita

Vuoi imparare a gestire l’ansia?

Se mi hai seguito fin qui, sai cosa accade quando l’onda ansiosa si alza.

Sai le cause che la scatenano e come il tuo sistema nervoso svolga un ruolo da protagonista in tutto questo.

Ora è tempo di riprendere in mano le redini della propria vita.

E’ ora di apprendere gli strumenti utili per gestire l’ansia.

E’ ora di alzare la testa.

Se hai saltato gli articoli precedenti di questo percorso, ti invito a tornare sui tuoi passi.

Quello che ho scritto in precedenza rappresenta la base su cui puoi spiccare il tuo volo e liberarti dagli effetti negativi dell’ansia.

Devi far tue le nozioni che ti ho snocciolato fin qui per rendere pienamente efficace la strada che ti sto indicando.

Prendere le scorciatoie ti farà arrivare prima ma senza la necessaria comprensione.

Gestire L’Ansia? Per Farlo Devi Agire

L’ansia, che ti ha travolto più volte, ti costringe a prendere una decisione: quella di agire.

Forse hai raggiunto il fatidico punto del “Non ne posso più”.

E’ il classico punto di “fondo” dal quale darsi la spinta per diventare una versione migliore di te stesso, anche migliore di quella che ti eri prima che l’ansia venisse a trovarti.

C’è una battaglia da affrontare, su tutti i fronti.

Il percorso che ti sto incitando a percorrere ha tre tappe obbligate:

 

1- La Mente

 

Quello che succede nella tua testa gioca un ruolo determinante.

Ti illustrerò come dovresti parlare a te stesso quando l’ansia ti assale, e vedremo come puoi rispondere alla protervia dei tuoi pensieri negativi e ai tuoi amletici “…e se?”.

Qui c’è da nutrire con cura la tua autostima.

Devi arrivare al punto di sentirti al sicuro ovunque tu sia.

Non avrai più bisogno di un “posto sicuro” o di una “persona” che ti protegge.

Hai tutto quello che serve dentro di te.

Ti insegnerò a lasciar andare il bisogno di avere tutto sotto controllo e ad abbandonare le vesti del perfezionista incallito.

Ti spiegherò come gestire l'ansia.

Ti insegnerò a scovare la calma anche in mezzo ad un tempesta che infuria ma senza ricorrere a farmaci o a figure protettrici.

 

2- Il Corpo

 

Voglio insegnarti delle tecniche per tenere a bada il tuo sistema nervoso e vorrei che tu scoprissi le cause di quelle strane sensazioni che hai sperimentato.

Voglio insegnarti delle strategie per incontrare la calma interiore e ricordati che un organismo instabile è sempre esposto ad un attacco improvviso.

Quello che segue è la cassetta degli attrezzi.

Ogni strumento presente in essa ti darà un piccolo aiuto nel tuo intento di liberarti dagli effetti nocivi della tua ansia.

La vera soluzione starà nel trovare una tua personale combinazione di questi strumenti.

Analizzali tutti e scopri ciò che funziona meglio per te.

Scopri anche ciò che funziona meglio in specifiche situazioni e non in altre.

E’ importante che tu li memorizzi e sperimenti tutti.

Più ti alleni e più efficace sarai.

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Il Potenziale Della Tua Mente

Nella Tua Mente C’è La Strada Per Liberarti Dall’Ansia Nociva

Per superare l’ansia, il disturbo d’ansia generalizzato, gli attacchi di panico, le fobie e tutti i problemi correlati ad essi, abbiamo una sola via: creare nuovi percorsi cerebrali.

Non preoccuparti, è più facile di quanto pensi e lo fai da un vita.

Ti ricordi da piccola cosa ha significato imparare a camminare? E cosa andare in bicicletta?

 

Ricordi quanto all’inizio ti sembrava impossibile?

E prendere in mano un martello e piantare un chiodo per la prima volta?

 

Tutti comportamenti che hanno richiesto una curva di apprendimento dai passaggi anche dolorosi.

Ci hai dovuto dedicare, consapevolmente, tempo e impegno per imparare cosa funzionava e cosa no e quali erano le regole di base.

Poi sono passati giorni, settimane o mesi e sei diventato bravo nell’espletarli, fino al punto che è diventato addirittura qualcosa di automatico per te.

Hai creato un abitudine che ha reso superflua la tua attenzione particolare e specifica.

 

Gestire L’Ansia: Si Tratta Di Imparare Nuove Abilità

 

E’ straordinario quando impariamo una nuova abilità.

Il nostro cervello inizia a creare nuovi percorsi neuronali in modo tale che quello che prima richiedeva attenzione consapevole diventa un comportamento automatico.

Una cosa potente e che potresti usare per gestire al meglio la tua ansia.

Se hai avuto problemi di ansia prolungati nel tempo, la tua sofferenza è diventata una specie di automatismo.

Questo è il motivo per cui i pensieri negativi ti vengono a trovare molto più spesso di quelli negativi.

 

E’ un’abitudine e la buona notizia è che la puoi cambiare.

 

Il tuo cervello ha tanta energia e forza per diventare sempre più efficiente e per farlo sa usare tutte le scorciatoie possibili.

 

Se ti dico che ieri ho volato da Roma a Londra, molto probabilmente la tua mente penserà agli aeroplani e agli aeroporti, giusto?

Chi ti dice che non ho volato con un elicottero o una mongolfiera?

La tua mente non ha nemmeno preso in considerazione queste opzioni, perché, in fondo, sarebbe sciocco e inusuale intraprendere un così lungo viaggio in questo modo.

Quando si vola, oggigiorno, lo si fa in aereo, è il mezzo con cui siamo abituati a farlo.

 

Tutto ciò che ripetiamo o pensiamo in continuazione diventa un’automatismo.

Sia che siano cose positive, sia che siano negative.

La mente non fa di queste distinzioni.

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La Mente Memorizza Le Azioni Ripetute Con Costanza

Ogni volta che ripeti un processo, la tua mente pensa che debba essere una cosa importante e quindi lo memorizza o lo automatizza.

 

Riesce a percepire quanto sia importante comprendere questo meccanismo?

 

Poiché sei sempre ansioso e ti preoccupi ossessivamente molto spesso, la tua mente conclude che questo debba essere molto importante per te.

Perché lo praticheresti così spesso, altrimenti? Non deve essere perché ti diverti farlo …

Quindi rafforza quel percorso nel tuo cervello e rende più semplice il processo che ti scatena l’ansia, fino a renderlo praticamente automatico.

Molti si sbalordiscono quando ne diventano consapevoli.

Ma la buona notizia è che tutto questo può essere reversibile perché la plasticità del nostro cervello ce lo permette.

Me lo dimostrano ancora oggi tanti miei pazienti ottantenni.

Gestire l’ansia si può.

Gestiere L’Ansia: Non Cadere Nella Trappola Degli “E se …”

Ogni volta che ti soggiunge un pensiero ansioso, la tua mente va in modalità “e … se?”.

Dobbiamo solo sovvertire questo passaggio ed è molto più semplice di quello che pensi.

 

Prima di proseguire, vorrei dimostrartelo e, soprattutto, dimostrarlo alla tua vocina” negativa interiore, che so che, in questo momento, sta cercando di convincerti del contrario.

Pensa ad una cosa che una volta ti rendeva ansioso e che oggi fai senza difficoltà.

Per qualcuno può essere guidare l’auto, per altri è nuotare, per altri ancora è andare in bicicletta.

 

Un paziente mi ha raccontato della sua prima volta che ha imparato a nuotare.

Si ricordava che da bambino era inciampato ed era finito in piscina.

Mentre si agitava nell’acqua non riusciva a capire da che parte fosse la superficie.

Stava praticamente affogando se non che, la mano di sua zia lo tirò fuori dall’acqua.

 

Alla prima lezione del suo primo corso di nuoto, fu assalito dall’ansia nell’avvicinarsi ai bordi della piscina che vedeva così profonda.

Immaginava addirittura ci potesse essere uno squalo pronto a trasformalo in una ghiotta cena.

Man mano che le lezioni procedevano, mentre lo squalo non si fece mai vedere, l’atto del nuotare si trasformo in una serie di azioni automatiche e la sua ansia si attenuò gradualmente fino a scomparire.

 

Nell’automatismo comportamentale ci sta il segreto per gestire l’ansia.

 

Hai avuto anche tu esperienze simili a quelle che ti ho descritto?

 

E’ la strada per liberarci dagli strali dell’ansia: esporci continuamente ad essa.

 

L’ansia svanisce nel momento in cui l’azione o la cosa che ce la provoca entra nella circonferenza di quello spazio mentale in cui ci sentiamo al sicuro e confortevoli.

Ma il semplice esporsi non è sufficiente per un’azione efficace sulle nostre paure irrazionali.

Per farlo dovremmo tirare fuori la nostra cassetta degli attrezzi

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Controllare L'Ansia: Come Comunicare Con Se Stessi

Vuoi apprendere i segreti per controllare l’ansia con successo?

 

Il tuo dialogo interno e quello che continui a raccontarti hanno un ruolo pesante in questa faccenda.

E’ ciò che fa la differenza tra l’ansia che ti colpisce per un minuto, quella che si trasforma in disturbo e quella che sfocia in attacchi di panico e fobie.

 

Immagina di doverti occupare di una bambina che ti dice:

 

Sono terrorizzata, c’è un mostro nel mio armadio. Ho molta paura”.

Cosa gli rispondi?

 

Supponiamo che tu dica:

 

Hai ragione, dovresti avere paura. Anche se i mostri non esistono, nel tuo armadio ci potrebbe essere uno scassinatore, un rapinatore o un serial killer, per non parlare di serpenti e ragni. E non è solo dell’armadio che dovresti avere paura! Non puoi nemmeno immaginare di quanto dura potrà essere la vita d’ora in avanti. Non leggi i giornali o non guardi i telegiornali? La vita sa essere molto cattiva, fidati di me, sono adulto, so tutto di queste cose

 

Riesci ad immaginartelo il viso della bambina alle tue parole?

L’avrai aiutata a stare meglio? Ovviamente no! Piangerà e si spaventerà ancora di più. Questo è ovvio.

Ma se questo è ovvio … perché le persone ansiose di parlano proprio in questo modo?

Le loro menti scavalcano l’inimmaginabile e si portano su situazioni che potrebbero davvero accadere ma con una probabilità che rasenta quasi lo zero per cento.

Ansia: E’ una Questione Ereditaria?

Cosa ti dici quando ti assale l’ansia?

Ho la sensazione che non sia qualcosa di dolce e rilassante.

Potresti sentirti frustrato e deluso di te stesso soltanto perché hai avuto di questi pensieri negativi e ti sei lasciato aggredire dall’ansia.

Immagina invece di scagliarti contro la bambina e urlargli in faccia:

Perché questo ti succede in continuazione? Perché hai di queste paure? Sono così deluso da te …”

Ho la presunzione di dire che neanche questa risposta ti sarebbe di molto aiuto.

Non sarebbe la via ideale per controllare l’ansia

Se tieni traccia del tuo chiacchiericcio interiore, dei tuoi dialoghi interni, rimarrai sorpreso nell’accorgerti di quanto impattano su di te.

 

Il Nostro Dialogo Interiore: Migliorarlo Per Controllare L’Ansia 

 

Il nostro dialogo interiore durante i momenti ansiosi sarebbe oggetto di una denuncia civile se fosse trasferito all’interno di una normale discussione con qualcuno.

Se trovassi una bambina in preda all’ansia ho la certezza che cercheresti di consolarla e rassicurarla.

Ed è quello che devi fare con te.

Affondare i piedi nelle calde acque della compassione è un passaggio cruciale sulla via che porta alla liberazione dall’ansia nociva.

Non c’è un momento della giornata che passa senza che tu parli con te stesso.

E il modo in cui lo fai da il colore al tuo stato umorale, ai tuoi sentimenti, al tuo livello di stress e al tuo livello di ansia.

Se reagisci male ad un pensiero negativo, potresti comunque sentirti bene, ma se continui a farlo spesso stai tracciando la strada per le ondate ansiose costanti.

 

Controllare L’Ansia: Un Esempio Pratico 

 

Sei a casa da solo. Sono le 23 e sei a letto. Percepisci uno strano rumore proveniente dal tuo giardino.

La tua mente potrebbe pensare:

 

Oh mio Dio, ci sono i ladri. Avranno notato il corriere che mi ha consegnato il mio nuovo laptop. Magari è lo stesso corriere che cerca di rubarmelo. Fin da subito, mi ha ispirato poca fiducia. Cosa faccio? Chiamo il 113?”

 

Non penso che devo spiegarti come ti sentirai se questi sono i pensieri a cui scegli di credere.

Ma se la tua mente dicesse:

 

E’, molto probabilmente, solo un animale selvaggio o il vento” non credo che saresti assalito dalla paura

 

Il modo in cui ti sentiresti, sarebbe totalmente diverso, mentre le circostanze (il rumore nel cortile) sarebbero esattamente le stesse in entrambi i casi.

Il mondo esterno non sarebbe cambiato, ma il tuo mondo interno (le tue emozioni) certamente sì.

Ed questo il fatto importante: sei tu a decidere come reagire alle cose che ti accadono.

Controllare L’Ansia: Devi Decidere …

L’ansia è una scelta.

Ci vuole del tempo per riconoscerlo. In fondo, penserai, come può essere una scelta?

Nessuno vuole essere ansioso.

Il fatto è che non passiamo scegliere la nostra reazione iniziale (essere ansioso), ma possiamo scegliere il nostro modo di reagire a quel primo livello di ansia.

Siamo nel fulcro di quello che viene definita “intelligenza emotiva”.

Abbiamo il potere di effettuare una scelta intelligente riguardo ai pensieri che la nostra mente utilizza  e quindi alle emozioni che sperimentiamo.

L’ho già ripetuto e non voglio apparirti pedante.

Marco Aurelio, il grande imperatore romano, scrisse nel suo diario:

 

Puoi avere il controllo della tua mente, non sugli eventi esterni. Se diventi cosciente di questo ti ritroverai tra le mani una grande forza. Se qualcosa di esterno ti angoscia, la tua sofferenza non è dovuta alla cosa in sé, ma al modo in cui la valuti, ed è su quest’ultimo passaggio che puoi avere il controllo

 

Da questo scritto sono passati una ventina di secoli.

 

Il neurologo e psichiatra Victor Frankl, uomo che sopravvisse ai campi di sterminio nazisti, imparò a divertirsi imparò a divertirsi in quello che fu definito l’inferno in terra.

Riflettiamo sulle sue parole tratte da uno dei suoi libri:

 

“Tutto puoi sottrarre ad un uomo ma non la libertà di scegliere l’atteggiamento interiore da tenere davanti alle circostanze esterne

 

Se permetti ai pensieri negativi di farsi strada, stai vivendo la tua vita dentro ad un automatismo nocivo, e non percepirai mai la gioia di avere il controllo della tua esistenza.

 

Controllare L’Ansia: Elimina Le Abitudini Nocive

 

Più facile a parole che nei fatti, ovvio.

Sono sicuro che hai tentato di pensare positivo sotto la spinta di guru del momento.

Ma sono stati tentativi che non sono mai durati nel tempo.

Ma allora cosa puoi fare quando gli “e se? …” ti vengono a trovare?

La prima cosa da fare è mettere in discussione questi pensieri negativi.

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Come Affrontare L'Ansia: Le Domande Da Farsi Quando Sei Ansioso

Come affrontare l’ansia?

Ponendoti le domande giuste.

Trovare la risposta alle “giuste” domande è la via maestra per schiudere la propria mente sul mondo dell’autoconsapevolezza.

Nell’incessante implementazione della coscienza di sé, ci sta la soluzione a tutti i propri problemi mentali, e spesso, anche se qui sforiamo in altri concetti che non mi competono, anche dei propri problemi fisici.

Per questo è una strada che ti chiedo di prendere in considerazione scrivendo questo articolo.

Come Affrontare L’Ansia: La Storia Di Vanessa

Per introdurti sul cammino del come affrontare l ansia voglio partire con un esempio e ti parlo di Vanessa, una mia cliente.

Vanessa è un’insegnante che da qualche anno viveva il terrore di rimanere incastrata in un ingorgo di traffico mentre era alla guida.

I pensieri negativi la assalivano creando un’atmosfera claustrofobica.

Mentre assecondava questi pensieri l’aumentare progressivo della sua ansia la conduceva ad un vero e proprio attacco di panico. Stava semplicemente lasciandosi trasportare nel vortice del circolo vizioso che ti ho descritto negli articoli precedenti.

Per evitare queste spiacevoli sensazioni, Vanessa iniziò a fare lunghe e complicate deviazioni per arrivare al lavoro al fine di evitare ogni tipo di addensamento di traffico.

Ovviamente non si rivelò la migliore delle soluzioni.

Si era chiusa in una prigione dove più tentava di scappare e più si sentiva senza una via di uscita. La fuga era solo un modo per confermare al suo corpo che il pericolo era reale.

Spiegai a Vanessa che fino a che avrebbe concesso potere e attenzione a quei pensieri negativi, fino a che li avrebbe temuti, avrebbero avuto un'enorme controllo su di lei.

Mi ci è voluto un po’ per convincerla.

 

I Tanti Dubbi 

 

"Non mi sembra proprio di avere scelta", mi diceva

"Quell'ansia e quei pensieri, quando arrivano, mi immobilizzano e ho la sensazione di non poter fare nulla”.

 

"Certo", le ho spiegato

"fino a che la vedi così hai proprio ragione. Ma , d'altra parte, se decidi di guardarla da un'altra prospettiva, per quanto possa sembrare difficile, avrai più controllo su te stessa".

Stai ancora assecondando il circolo vizioso creato dall’ansia, considerando i pensieri negativi come fossero l’unica verità possibile. La prossima volta prova a metterli in discussione, prova a contestarne la veridicità. Non sono le conclusioni di un oracolo onnisciente. Sono solo pensieri. Verificane la validità, interrogandoli apertamente

Come Affrontare L Ansia: Disintonizza La Tua Mente

Vanessa, non senza difficoltà, iniziò a lavorare su quanto le avevo detto.

La sua mente, per lungo tempo, si era sintonizzata sulla frequenza dell’ansia, era diventato un comportamento automatico.

Cambiare canale non è stato semplice.

Ma continuando a ripetersi

 

E’ davvero così?

E’ davvero una questione di vita o morte trovarsi invischiata in un ingorgo?

C’è davvero il pericolo di una morte imminente come i miei pensieri vogliono farmi credere?

 

All'inizio, la sua mente tentava sempre di tornare al:

 

"Sì! Sto per morire. Questo è  davvero pericoloso!"

 

Ma Vanessa continuava a domandarsi

 

"E’ davvero reale?"

 

Andò avanti per un po', fino a quando un pensiero, alla fine, le saltò in testa ...

 

"No, non è vero. Non è così orribile. Non c'è un pericolo imminente"

 

Questo pensiero la sorprese, come mi spiegò in seguito.

Fu la prima idea positiva che le permise di poter interrogare, con più facilità, gli altri pensieri ansiosi.

Ora sapeva che questi non erano sempre validi. Se da una parte continuavano a tentare di convincerla del pericolo, dall’altra si rivelavano per quello che erano: delle mistificazioni mentali.

 

Vanessa ha imparato a superare l'ansia e gli attacchi di panico utilizzando le tecniche e le strategie di questo corso.

I suoi pensieri ansiosi la stavano allarmando per cose che, probabilmente, non sarebbero mai accadute, eppure li ha considerati come l'unico risultato possibile per anni.

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Come Affrontare L’Ansia: Metti In Discussione I Tuoi Pensieri Negativi

Come hai visto, mettendo continuamente in discussione quei pensieri, ha iniziato a creare un nuovo percorso cerebrale che è diventato sempre più la sua abitudine e il suo nuovo automatismo.

Quel muscolo divenne sempre più forte.

Mettere in discussione quei pensieri aveva mostrato quanto fossero difettosi e fuorvianti.

Stavano solo burlandosi di lei!

Questo è il primo passo importante da compiere.

Ho aiutato personalmente centinaia di persone a fare questo passaggio.

 

Quindi puoi farlo anche tu, indipendentemente dall’intensità dei tuoi pensieri negativi.

 

E' la strada per imparare come affrontare l'ansia.

Smascherare i tuoi pensieri negativi è un lavoro che chiede impegno e costanza come quando ti rechi in palestra e sai che ci vorrà tempo per essere in grado di sollevare certi pesi.

 

Come si arriva ad un punto in cui è possibile alzarli con relativa facilità?

Inizi con i pesi più leggeri, ti alleni e permetti al muscolo di crescere e diventare sempre più forte.

 

Questo è ciò che dovrai fare anche con la tua mente.

Allenala e diventerà più forte!

Come primo passo, vorrei chiederti di mettere in discussione i tuoi pensieri negativi ogni volta che si presentano sulla lavagna della tua mente.

Ogni volta che qualcosa ti spaventa e ti crea ansia, analizza ciò che è passato per la tua mente.

Osserva i tuoi pensieri.

 

Qual è stato il primo innesco?

Quale pensiero ti ha portato ad avere ansia?

Quale pensiero ne è l’origine?

Come Affrontare L’Ansia: Caccia All’Intruso

Per favore, renditi conto che è stato uno dei tuoi pensieri.

Non è la situazione in sè, non la cosa che hai visto, non la sensazione che hai percepito.

E’ stato un pensiero che hai avuto il vero innesco dello scatenarsi dell’ansia.

Di quale pensiero si tratta?

 

Scovalo e mettilo nero su bianco il prima che puoi.

 

Quando sei oggetto di un’ansia positiva, come nella situazione in cui avvisti una tarantola nella tua vasca da bagno, ti accorgerai che è scatenata da una reazione istintiva guidata dalla tua amigdala, la parte del tuo cervello che deve decidere quando una situazione nasconde un pericolo.

Invece quando sei sotto gli strali di un’ansia nociva scoprirai che all’origine c’è sempre un pensiero del tipo:

 

Oh no … che cosa succede se …?” o “Cosa penserò la gente se …?” o “Di cosa è sintomo la sensazione che mi assale?

 

Vanessa non aveva, in realtà, paura dell’ingorgo in cui poteva trovarsi.

L'ingorgo non è mai stato il vero problema.

Non ha mai rappresentato alcun pericolo reale.

È stato il pensiero che è emerso alle spalle di esso, il problema:

 

"Non posso più scappare. Sono bloccata, quindi se ..."

Questo era l’origine della sua sofferenza.

 

Per i prossimi due giorni vorrei che analizzassi i tuoi pensieri scatenanti.

Quali sono?

Come si presentano?

Spesso funziona così:

 

- Vedi qualcosa> scattano i pensieri> arriva l’ansia

- Percepisci qualcosa> scattano i pensieri> arriva l’ansia

- Vedi qualcuno> scattano i pensieri> arriva l’ansia

Le Eccezioni Alla Regola

Ammetto che ci possano essere eccezioni a queste regole.

Può succedere che tu abbia avuto un serio attacco di ansia in un determinato luogo e che ritrovarti nello stesso posto o in uno simile, ti riporti a quella sensazione di ansia iniziale.

Questo accade perché la tua mente ricorda la percezione di pericolo dell’esperienza precedente e fa di tutto per proteggerti da essa.

Ogni volta che ci facciamo prendere dal panico come fosse una tigre assettata di sangue che ci assale, il nostro cervello ricorda l'esatta situazione in cui si è verificato questo evento orribile. Farà, così, tutto il possibile per evitare che si ripresenti.

Anche il solo pensarci potrebbe essere sufficiente per scatenarne tutti i sintomi.

Ma anche in questa situazione, sono sempre i pensieri negativi che aumenteranno il livello di ansia e potenzialmente daranno inizio al circolo vizioso.

Per i prossimi due giorni, annota i tuoi pensieri. Quelli che hai avuto proprio prima che l'ansia aumentasse in modo significativo.

Non appena li hai individuati, inizia ad interrogali. Ponigli domande come:

"È davvero così terribile?"

"È davvero così pericoloso per me?"

"Sono davvero nei guai? "

" Ho davvero un problema da risolvere in questo momento? "

Metti in discussione la loro validità.

Domandati se lo scatenarsi dell’ansia è davvero la soluzione necessaria per quella situazione.

Mettere in discussione i tuoi pensieri negativi gli toglierà potere, come presto inizierai a scoprire.

Ma questo è solo l'inizio di quello che puoi fare per imparare come affrontare l'ansia.

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Come Si Combatte L'Ansia: Scegli I Pensieri Su Cui Sintonizzarti

Come si combatte l’ansia?

Immagina che un flusso di pensieri ti passi per la testa, come un piccolo fiume di idee e concetti.

Se non presti troppa attenzione ad un pensiero, passerà e sparirà.

Se, d'altra parte, ti focalizzi su di esso, lo metti da parte e ne sentirai il potere (positivo o negativo che sia).

Come Si Combatte L’Ansia: Quali Pensieri Stai Attualmente Mettendo Da Parte?

Lascia che ti faccia un esempio.

Ecco una serie di pensieri che potrebbero passarti attraverso la tua mente in qualsiasi momento:

 

Mi chiedo come sarà il tempo domani

Il film che ho visto ieri è stato grandioso

Non devo dimenticare di ritirare dalla lavanderia il mio bucato dopo il lavoro

Ho ancora delle banane a casa? Mi piacerebbe fare un frappè

Cosa cucinerò per cena stasera? Qualcosa di leggero, ho un incontro importante domani

 

In questo esempi, lasci semplicemente passare il treno dei pensieri e non accade nulla alle tue emozioni. Non c'è ansia.

Quello che avresti potuto fare invece, sarebbe dare maggiore importanza a un certo pensiero e scatenare così il circolo vizioso dell'ansia. Ecco un esempio:

 

Cosa cucinerò per cena stasera? Qualcosa di leggero, ho un incontro importante domani

Oh no! Quell'incontro è già domani? E se non dormissi bene? E se comincio a tremare mentre distribuisco le diapositive e i miei colleghi lo notano?”

E spero che il traffico non sia troppo intasato. L'ultima volta che ho guidato mi sono sentita male

E probabilmente inizierò a sudare durante quell'incontro

Ho dimenticato di lavare quella maglietta che nasconde le chiazze di sudore lasciate dalle ascelle

Oh no, sarà un disastro

E il mio capo potrebbe persino licenziarmi, proprio come ha fatto con Sara

 

Noti cosa è successo?

All'inizio avevi un semplice flusso di pensieri e non hai prestato particolare attenzione ad un pensiero specifico.

Sono transitati senza cambiare le tue emozioni.

Nel secondo esempio, tuttavia, hai separato un pensiero e gli hai dato potere.

Questo pensiero specifico si è rivelato l’innesco che ha dato origine all’ondata ansiosa.

E da li si è la tua mente si è infiammata.

Come Si Combatte L’Ansia: L’Importanza Del Primo Innesco

Se te stai chiedendo come si combatte l’ansia, questo, probabilmente, ti suona familiare.

Il primo innesco è il più importante. Questo è il momento in cui dovresti iniziare a utilizzare le tecniche che ti sto presentando, come quella di mettere in discussione la validità di quel pensiero negativo.

Ecco alcuni esempi di domande che che potrebbero dirigere la tua mente lontano dall'ansia:

 

"Veramente? Perderò davvero il lavoro se non dormo bene stanotte?

Devo davvero preoccuparmi così tanto di questo?

Ne vale la pena lasciar spazio a tutta questa ansia e rovinare la mia giornata per la paura dell’incontro di domani?

Morirò davvero se questo incontro va male?

Il sole smetterà di sorgere al mattino?

 

Mettere in discussione un pensiero negativo è una metodologia di gestione dell'ansia molto efficace.

Utilizzare l’umorismo è ancora più funzionale in alcuni casi.

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Un'Arma Efficace Contro I Parassiti

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Come Si Combatte L’Ansia: Con La Spinta Positiva Dell’Umorismo

Ansia e umorismo sono su due rive opposte.

Se vieni inseguito da una tigre nella vita reale, sarà impossibile trovare un motivo per cui ridere.

Quindi divertirsi, quando si presenta un’ansia che non ha un motivo reale per cui manifestarsi, comunica un messaggio molto forte a tutto il tuo sistema nervoso

 

"NO, non c’è un pericolo reale. Questo è un falso allarme"

 

Ma torniamo al nostro esempio precedente con il quel flusso di pensieri che passano.

E se rispondessi in questo modo:

 

Devo cenare con qualcosa di leggero, ho un incontro importante domani

Oh no! Quell'incontro è già domani

Sì, lo è ... E ora potrei iniziare a dare di matto come uno psicopatico, ma non mi sarà di aiuto

Inoltre, mi sento così ridicola

Tendo a farmi prendere dal panico per le piccole cose come se venissi sempre inseguita da delle tigri inferocite"

 

Con questo tipo di ragionamento, stai togliendo il velo a quel pensiero negativo mostrandolo per quello che è: PAURA (prove false che sembrano reali).

 

Quando le vertigini ti assalgono prova a dirti una cosa come:

 

Altre persone hanno bisogno di bere alcolici per provare questo. Io posso accedervi senza spendere soldi in alcol! Che figo!

 

Sembra infantile, ma lo erano anche il flusso di pensieri ansiosi che avevi prima.

Puoi continuare a essere autoironico:

 

Bene, eccomi di nuovo qui. Se impazzire per nulla diventasse uno sport olimpico, sono sicuro di poter vincere una medaglia!"

 

Non importa davvero a cosa pensi o su cosa scegli di concentrarti, l’importante è che tu tolga il potere a quel primo innesco che si presenta alla tua mente.

E’ il segreto per sapere come si combatte l’ansia.

Ridi con esso o fai il contrario di ciò che il tuo corpo si aspetterebbe.

 

Noti cosa è successo?

 

All'inizio avevi un semplice flusso di pensieri e non hai prestato particolare attenzione ad un pensiero specifico.

Sono transitati senza cambiare le tue emozioni.

Nel secondo esempio, tuttavia, hai separato un pensiero e gli hai dato potere.

Questo pensiero specifico si è rivelato l’innesco che ha dato origine all’ondata ansiosa.

E da li si è la tua mente si è infiammata.

Come Si Combatte L’Ansia: Fai Il Contrario Di Quello Che Facevi Prima

Questo creerebbe un piccolo cortocircuito nel tuo cervello che si chiederebbe

 

Aspetta un momento, cosa sta succedendo?

 

Potrebbe bastare per creare uno spazio in cui potresti accorgerti che l’innesco iniziale è solo un falso allarme.

Come ti ho spiegato, è fondamentale non farsi terrorizzare dalla paura che si presenta.

Questa tecnica ti aiuterà a farlo.

Ma è stata pensata per fare ancora di più.

 

Innanzitutto, dobbiamo ricordare che quando il processo ansioso si avvia e noi non siamo veramente in pericolo, si è verificato un errore interpretativo.

L'ansia non ha altro scopo se non quello di aiutarti quando ti trovi in una situazione di vita o morte.

 

Potresti essere logicamente consapevole che non c'è pericolo reale, ma spesso ti accorgi che il tuo corpo non segue la logica.

Questo perché l'amigdala e gli altri sistemi neuronali sono ancora convinti che ci sia una minaccia.

Un pericolo reale.

 

Quello che dovresti fare qui è creare una disconnessione nella tua mente.

Uno dei tanti modi per farlo è quello di affermare con sicurezza

 

"Tranquillo, qualunque cosa sia lo accoglierò! Dai, sono pronto a coccolarti!"

 

Questa è l'ultima cosa che il tuo corpo e il famoso sistema di allarme si aspetterebbero da te.

 

Facciamo Un Passo Indietro Attraverso Un Altro Esempio 

 

Alessandra è seduta in una sala riunioni con aria annoiata, circondata da colleghi incravattati di tutto punto.

Poiché era quasi giunto il suo turno per parlare, iniziò ad avere una serie di sensazioni corporee che le fecero sorgere un’urgente necessità di scappare da lì.

Una cosa di certo non positiva per la sua ambizione professionale.

Un pensiero che andò a peggiorare il manifestarsi della sua ansia.

Si sentì in trappola e iniziò a sudare in modo copioso. 

 

La reazione di Alessandra fu quella di mettere delle barricate per cercare di resistere all’abbattersi dell’onda ansiosa ma finì per doversi scusare e scappare in bagno.

Immagina se avesse fatto il contrario.

Se ai pensieri del tipo

 

"Mio Dio, sto sudando come un maiale. Sono sicuro che i miei colleghi se ne accorgeranno"

 

si fosse fermata un attimo e avesse concluso con un

 

Non mi interessa. Mostrami cosa sai fare, fammi pure stare male, scatenati con tutta la forza che hai. Sono pronta ad ogni cosa. Trasformami pure in un bagno di sudore. Voglio scoprire se tutte le conseguenze negative che immagino abbiano un fondo di credibilità. Non combatto più, fai di me, quello che vuoi

 

sarebbe stato l’opposto di ciò che si stava aspettando il suo corpo, la sua amigdala e il suo sistema nervoso.

 

Si sarebbe creata una frattura tra la mente e il corpo e sarebbero rimasti disconnessi.

Come Si Combatte L’Ansia: Diventa Consapevole Dell’Inesistenza Di Un Pericolo Reale

Potrebbe essere una tecnica bastevole per fermare l’onda ansiosa.

Dimostreresti al tuo corpo che non si è in presenza di nessun pericolo reale, perché se così fosse non sarebbe “normale” che tu gli corra incontro in questo modo.

Quindi se lo stai facendo vuol dire che l’allarme che è scattato era fuorviante.

Il tuo corpo si calmerà e l’incendio ansioso sarà domato.

Potrebbero servire alcuni minuti e la sua efficacia ti potrebbe sorprendere. Ma ci sono tante altre strategie che puoi mettere in atto, qualora, ne sentissi la necessità.

Tante tecniche per imparare come di combatte l’ansia.

Uno dei modi più potenti per reagire in modo efficace all'ansia è semplicemente lasciarsi trasportare dal suo flusso.

Ecco la frase magica che insegno ai miei clienti da anni:

 

Qualsiasi cosa accada è tutto OK

 

Ma questo sarà l’oggetto del prossimo capitolo

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Come Farsi Passare L'Ansia: Qualsiasi Cosa Accada E' Tutto Ok

Come farsi passare l’ansia?

Impara a focalizzare la tua mente su un pensiero:

 

Qualsiasi cosa accade è tutto ok

 

Questo è l'antidoto più forte per imparare come farsi passare l’ansia, qualsiasi tipo di ansia.

A dire il vero, non sarà così semplice da applicare all’inizio.

È normale.

Proprio come per imparare a nuotare o andare in bicicletta, la pratica costante è tutto ciò che ti serve.

Come Farsi Passare L’Ansia: Un Esempio Pratico

Immagina un ragazzo, che indossa un abito grigio, in piedi dentro ad un ascensore di un edificio adibito ad uffici.

All'improvviso, avverte un forte dolore al petto e un intorpidimento al braccio sinistro.

La sua mente pensa:

 

"Dio no! Sto avendo un attacco di cuore".

 

Di conseguenza, l’ansia comincia a salire, mentre una scarica di adrenalina gli attraversa il corpo.

Tuttavia, invece di buttarsi giù e innescare il ciclo di panico, dice:

 

Bene! E allora? Se questo è il mio momento di morire, così sia, sono pronto".

 

Rinuncia a riflettere sulla bizzarria della reazione.

 

La domanda è: pensi che sentiresti ancora ansia con atteggiamento del genere?

No.

Il ragazzo ha respinto del tutto il pensiero ansioso e l'ha cancellato dal gioco.

Il suo livello di adrenalina tornerà presto a un livello normale anche se i suoi sintomi fisici potrebbero essere ancora presenti per un po'.

Probabilmente ora la tua mente si chiederà:

 

"Va bene, sembra fantastico, ma se avesse avuto un vero infarto?

E allora? Come si fa a sapere la differenza? E se ...

 

Buone domande!

Sapevo che il meccanismo del “e se …?” era in attesa di entrare in azione.

E’ ancora forte in te, come previsto.

Non lo sa, e non importa, per quanto riguarda l'ansia.

 

La vera domanda è: l'ansia gli serve in quel momento?

Se stesse davvero avendo un infarto, l'ansia aggiuntiva non lo aiuterà.

Probabilmente peggiorerà tutto.

Quindi in realtà non importa se sia un infarto o meno.

Quello che potrebbe fare, è aggiungere:

"Se il dolore persiste, chiamerò un'ambulanza, ma scelgo di non farmi terrorizzare da quello che provo adesso. Qualunque cosa accada, va bene. Ci penserò quando peggiorerà, e per ora, lascerò battere il mio cuore alla frequenza che preferisce "

Come Farsi Passare L’Ansia: Non Lasciargli Più Le Redini Della Tua Vita

Capisco che questo nuovo modo di pensare ti farà sorgere una certa resistenza mentale.

Va bene.

La tua mente è ancora cablata per essere ansiosa in questo momento.

Nota che la frase si sofferma sull’ "OK", non sul  "divertente, carino, figo, non male". OK ha a che fare con l'accettazione, con il tentativo di non alzare ulteriormente il livello di ansia.

Questo è tutto.

 

"Qualunque cosa accada, va bene"

è una frase così potente perché anche se il risultato peggiore potrebbe essere una delle possibilità immaginate, non si verificherà nel 99,9% dei risultati della vita reale.

 

Quindi perché inondare tutta la tua vita di ansia e infelicità per qualcosa che, realisticamente, probabilmente non accadrà ...

Ho scoperto più volte che la vera soluzione per farsi passare l’ansia sta nell'accettare anche il risultato peggiore possibile e nel decidere di accettarlo.

 

È difficile, lo ammetto.

Potrebbe anche sembrare impossibile per te in questo momento.

Anche questo è normale.

 

Questa è una scelta personale molto importante che ogni persona ansiosa dovrebbe fare.

E’ necessario partire dall’ardente desiderio di non voler più lasciare all’ansia il controllo della propria vita.

 

Un passaggio che ti richiederà di accettare il "qualunque cosa accada, va bene", anche in situazioni in cui il risultato peggiore possibile non sarà OK.

Passate alcune settimane a fare pratica, noterai in te una nuova abitudine: quella di lasciarti andare al flusso dell’esistenza in modo che ti porti dove vuole.

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Come Farsi Passare L Ansia: “Let It Be … Lascia Che Sia”

Insisto sulla mentalità del "qualunque cosa accada va bene" perché voglio che tu abbia una visione a 360 ° del forte impatto positivo che può avere sulle tue emozioni negative.

Continuerò anche ad esaminare i modi con cui è possibile implementarlo.

Imparerai ad usarlo in situazioni specifiche e con determinati sintomi.

In breve, ecco come funziona:

 

E se mi succedesse questa brutta cosa?”> “Bene? E allora? Qualunque cosa sia, non me ne frega niente. Qualunque cosa accada, va bene"> Nessuna ansia.

 

È così semplice.

 

Ricordo il racconto di uno dei miei pazienti che si trovava su un volo verso un paese estero.

C’era una grave turbolenza, di quelle in cui persino l'equipaggio si mostra preoccupato.

Non essendo un robot, ma un essere umano, lui iniziò a preoccuparsi e a chiedersi se questa era la fine.

Il modo in cui era impostata la sua mente prima della terapia, lo avrebbe portato alla solita risposta automatica, ad essere terrorizzato e a dare di matto e, una volta sceso sano e salvo a ripromettersi di non salire mai più su un aereo.

È sciocco secondo te?

Sarebbe sciocco avere così paura di volare in base a quell'unica esperienza vissuta di turbolenza in volo?

È sciocco, no?

La turbolenza è un normale effetto collaterale del volo.

È complementare.

Quindi ha allenato la sua mente a seguire un'altra strada sciocca, quella senza ansia.

È successo automaticamente durante la turbolenza.

È diventato un automatismo solo perché aveva lavorato coscientemente un intero anno per farla propria.

 

Ecco I Suoi Pensieri

 

Sì, eccolo! Un aereo non può resistere a questo. Le ali non saranno in grado di reggere. Probabilmente andrai in crash e morirò proprio ora!"

 

Questo è stato il suo primo flusso di pensieri ansiosi inarrestabili, che non poteva impedire.

 

"Già, è tutto vero. La mia vita sta per finire. Va bene così! Andrò in televisione, al prossimo telegiornale. Magari ci faranno un film e sarà eccezionale. Quindi mi godrò questa scena da protagonista … Siiii!”

 

Così ha ripreso il controllo di se stesso e si è seduto con un sorriso stampato in faccia in mezzo alla turbolento sconquassare del velivolo, come fosse in un parco di divertimenti, mentre le altre persone erano terrorizzate.

Potresti pensare che ciò che ho appena detto sia ridicolo, persino totalmente stupido.

Sono d'accordo, lo è!

Pensare così è davvero stupido, persino infantile.

Ricorda, tuttavia, che anche pensare che stai per morire è sciocco.

Quindi ho scelto, tra le tante strade stupide, quella senza ansia.

Come Farsi Passare L’Ansia: Scegli La “Stupidità” Giusta

Immagina che ogni volta che hai avuto un attacco di panico o qualsiasi momento di ansia indesiderata nell'ultimo anno, fosse stato sostituito da un momento di stupidità di questo tipo.

 

Quanto ti saresti divertito?

Molto, immagino.

 

Sei sopravvissuto ad ogni momento di ansia che hai sperimentato, altrimenti non saresti qui a leggere ora, anche se la tua mente ti voleva convincere che la tua vita era finita, che la tua esistenza stava per essere distrutta, o che ti sarebbe precipitato addosso un’apocalisse .

Sei ancora qui.

Il sole sorge ancora la mattina.

 

Non è stato sciocco essere ansiosi in quei momenti?

 

Perché non usare il secondo tipo di stupidità che ti ho illustrato se significa che l'ansia non farà la sua comparsa?

Per favore, prenditi tutto il tempo necessario per comprendere a fondo questo passaggio.

Capisco che la tua mente opporrà una forte resistenza a ciò che ho appena descritto. E 'normale.

So che l'ansia non è divertente, le sensazioni che innesca non sono divertenti e non sto assolutamente cercando di minimizzare quanto sia scomoda ... ma la costante preoccupazione in cui vivi peggiora sempre di più la tua quotidianità.

Quindi, spero tu sia pronto a buttare a mare il vecchio modo di pensare e che tu ti faccia trovare pronto ad un nuovo modo di approcciare l’onda ansiosa.

Un cambiamento dell’approccio mentale è la chiave per liberarsi degli effetti negativi dell’ansia.

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Come Eliminare L'Ansia: La Partita Si Gioca Nella Mente

Nell’articolo precedente abbiamo parlato della tecnica di gestione dell’ansia del “Qualunque cosa accade è tutto ok”.

Ma il “qualunque cosa accada, va bene” non è così semplice da mettere in pratica.

Lo so perché me lo dicono tutti i miei pazienti all’inizio.

Dirsi che “tutto è Ok” mentre una turbolenza fa sconquassare l’aereo su cui stiamo volando, è un esempio-limite per farti capire la sostanza della questione.

Nessuno vuole finire sul giornale per essere stato il passeggero di un areo caduto.

Questo è ovvio.

Ma resta il fatto che durante una turbolenza l’ansia non ti serve a nulla.

Non sei il pilota e non puoi fare nulla al riguardo. Puoi lasciarti andare al “qualunque cosa accada è tutto ok” perché è semplicemente la seconda opzione tra le scelte che puoi fare in quel momento.

Se l’aereo dovesse precipitare, lo farà con o senza la tua ansia.

E questo ovviamente non si applica solo agli aeroplani e alle turbolenze.

Come Eliminare L’Ansia: Non Assecondare I Pensieri Negativi

Detto questo, capisco perfettamente la resistenza interna che potresti sperimentare.

La maggior parte dell'ansia è creata dal gioco mentale che ci porta ad immaginare catastrofi anche quando non abbiamo vere prove che ne certifichino l’effettivo verificarsi.

E’ qui che cadiamo nella trappola.

 

Ed evitarla è il segreto del come eliminare l’ansia.

 

Nel momento in cui la nostra vocina interna, comincia a spaventarci, scegliere di assecondarla ci porta nelle braccia dell’ansia.

Invece di percorrere questa strada negativa, dì a te stesso: " Qualunque cosa accada, va bene" e tutta la terrificante situazione si vestirà di ridicolo.

 

Chiediti che utilità ha avuto per te la catasta di ansia che hai sperimentato fino ad adesso!

Non c'era alcun pericolo reale o imminente che minacciasse la tua vita.

 

L'accettazione totale è la chiave.

Ma dovrai comprenderne a fondo il meccanismo che la governa.

È inutile sentirsi ansiosi e poi dire: "Qualunque cosa accada, va bene" con la sola intenzione di far sparire l’ansia.

La paura della paura rimarrebbe lì a farti compagnia.

Finché non ci sarà un'accettazione totale e sincera, il sistema nervoso rimarrà stressato e l'ansia continuerà a prosperare.

Come Eliminare L’Ansia: Devi Scegliere

Ti invito a sperimentare il "qualunque cosa accada è OK " per le prossime due settimane.

Fai entrare l'ansia e tutto il suo entourage di sensazioni quando bussa alla tua porta.

Se non lo fai, se provi a scappare, a sbarrare la porta o fai finta che non sia lì, abbatterà le pareti della tua casa.

Allora, l'ansia diventerà una vera bestia, con il potere di distruggere la qualità della tua vita.

 

Perché?

Perché l’ansia vuole essere riconosciuta.

 

Vuole un po' d'amore, un po' di attenzione e persino un piccolo riconoscimento per tutto ciò che fa per te.

Perché, come abbiamo visto, l'ansia ti salva la vita ogni singolo giorno.

Ti indica anche i pericoli veri e reali e quindi non va sempre demonizzata.

 

L'ansia indesiderata è solo una sensazione, un allarme antincendio fuorviato.

I pensieri "e se …?” che ti vengono a trovare, non sono reali, non esiste alcun pericolo reale, perché se lo fossi davvero, non sarebbe un'ansia nociva.

Se non vedi un pericolo chiaro e presente, è un'ansia nociva.

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Pensieri Negativi: E’ tutto OK

Qualunque cosa stia causando la tua ansia (che siano le sensazioni che sperimenti, il luogo in cui ti trovi o la premonizione di qualcosa che sta per accadere), tutto questo, sarà responsabile del primo livello dell’ansia che sperimenti.

Saranno poi i tuoi pensieri a scatenare l’innalzarsi della vera ondata ansiosa.

E’ come se, in quel momento, ci sintonizzassimo su una frequenza mentale negativa.

Tutti abbiamo questa specie di frequenza radio negativa interiore e le persone inclini all'ansia, hanno un'antenna molto ben sviluppata per intercettare tutte le notizie potenzialmente nocive che ci girano attorno.

Molte persone disprezzano questi pensieri e non vorrebbero sperimentarli.

 

Voglio essere normale. Voglio fermare del tutto i miei pensieri negativi” Si dicono.

 

Bene, mettitelo in testa, hai maggiori possibilità di porre fine alla fame nel mondo da solo piuttosto che realizzare questo intento.

Il come eliminare l’ansia non passa di qui.

Anche questi pensieri negativi dovranno essere accettati. Loro sono ok.

Ma saremo in grado di ridurli, solo se non cercheremo di combatterli

So benissimo che, in questo momento, quello che ti dico ti sembra paradossale.

Devi accettare il fatto che la tua mente è molto creativa.

Si inventa continuamente scenari nuovi.

Più creativa sarà più pensieri ti passeranno per la testa.

La mente tende a percorrere tutte le strade possibili.

Lasciala fare e ammirane l’operato.

Come Eliminare L’Ansia: Limitati Ad Osservare

Questo è un passaggio importante.

Fai un passo indietro e lasciagli il palcoscenico.

 

Avrai così la possibilità di vedere cosa realmente sta succedendo.

 

La tua mente sta solo cercando di proteggerti, sta solo cercando di avvertirti dei pericoli che ti circondano senza distinguere tra un serpente velenoso che ti scivola sulle scarpe e la possibilità di svenire in fila alla cassa del supermercato.

Non puoi fermarla.

Avrai sempre dei pensieri negativi che ti passano per la testa. Non sei un robot e non basta spingere un bottone per fermarti.

Quindi hai 2 opzioni a disposizione:

 

1- Temerli. E’ quello che fai da sempre e mi sembra che non ti abbia portato molto vantaggi

2- Ammirali. Divertiti nello scoprire quanto è brava la tua mente a inventarsi ogni tipo di cosa.

 

La seconda opzione vince sempre.

Più giochi con la tua ansia, più stringi amicizia con lei e più calmerai il tuo sistema di allarme.

Lo voglio sottolineare … la seconda opzione ti aiuta a desensibilizzare il tuo radar, adibito a scovare potenziali pericoli, eliminando pian piano l’ansia nociva che ti ha sempre assillato.

Come Eliminare L’Ansia: Impara A Disintonizzarti Dalla Negatività

Se invece corri dietro ad ogni segnale lanciato dall’amigdala il tuo sistema nervoso andrà in crash e diventerai sempre più sensibile ad ogni foglia che si muove.

Se sei veramente sotto attacco delle tigri ogni singolo giorno, è importante essere sempre in guardia e mai rilassati.

Eppure anche le antilopi nella savana selvaggia non vivono temendo di essere sopraffatte per ogni minuto della loro vita.

Gran parte di ciò che stai imparando qui ti aiuterà ad invertire questa tendenza.

 

Apprenderai come eliminare l’ansia.

 

Quando inizi sperimentare questo nuovo approccio, all'inizio, il tuo radar sarà ancora ipersensibile.

Alcuni pensieri e situazioni sapranno ancora  renderti ansioso.

Ricorda che aggiungere ulteriore ansia è sempre una tua scelta, non importa a che punto del circolo vizioso ti trovi in ​​quel momento.

Anche se hai già avuto quella prima scossa elettrica, il cuore che batte all’impazzata, pensieri folli che ti svolazzano per la testa e la pesante sensazione di aver un sasso piantato nello stomaco, puoi ancora scegliere di dire:

 

"Un momento! Questa è Radio Pericolo che mi chiama. Grazie per l’interesse, ma non mi sintonizzerò in questo momento. Se vuoi restare, bene, ti porterò a spasso con me"

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Come Controllare L'Ansia: Osservale Come Fossi Un Testimone

Ti stai chiedendo come controllare l’ansia?

In questo percorso sull’ansia, composto di tanti articoli come questo, ti ho illustrato molte tecniche e modalità per gestire al meglio l’ansia.

Un'altra tecnica che puoi imparare per combattere con successo l'ansia è "l'osservazione".

Potrebbe rivelarsi una freccia in più nella tua faretra.

Un’ “arma” particolarmente utile quando una sensazione o un sintomo va a scatenare il processo ansioso nonostante tu, cerchi con tutte le tu e forze di evitarlo.

 

Queste sensazioni sono, spesso, una semplice reazione del tuo corpo a qualcosa di inaspettato (una situazione non prevista, un cambiamento imminente, qualcosa che ti ha stressato per un po' ecc.).

Tutte le informazioni che hai già ottenuto da questo corso, le potresti usare per osservare e decifrare cosa ti sta succedendo. Potresti così essere in grado di spiegare perché ti senti così. E avresti tutto quello che ti serve per imparare come controllare l’ansia.

Non sei un robot, come ti ho già detto, ed è assolutamente normale che tu sperimenti sensazioni poco gradevoli.

Ma voglio mostrarti come dovresti reagire utilizzando il metodo “Osserva come fossi un semplice testimone

Come Controllare L’Ansia: Il Metodo Dell’Osservatore Esterno

Percepisci delle vertigini?

 

Sei travolto da un senso di nausea e debolezza?

 

Ok, probabilmente ho mangiato o annusato qualcosa che il mio corpo disdegna, e ora sta reagendo in questo modo. Va bene. Sono contento di vedere che il mio sistema difensivo funziona bene"

 

Sperimenti una senso di pesantezza mentale, dei momenti di imbarazzo e una sensazione di soffocamento mentre sei circondato da altre persone in un luogo chiuso?

 

OK, il mio corpo sta prendendo coscienza del fatto che qui c'è meno ossigeno che all'aperto. Ora sta facendo scattare il meccanismo di lotta o fuga perché vuole che io esca da qui. È sbagliato. Non sono in pericolo. Non sono in una grotta o in una miniera di carbone dove l'ossigeno si esaurirà presto. Io resto. Eh sì, ora dovrei svenire, vomitare o essere preso in giro, quindi accetto anche quello, e vado avanti!”

 

Percepisci che la frequenza del battito del tuo cuore si alza all’impazzata?

 

"Probabilmente ho mangiato qualcosa a cui sono allergico o il mio corpo sta combattendo contro un virus. Sono contento di vedere che il mio sistema immunitario funziona ancora. E’ tutto a posto!"

 

Quindi quello che faccio è spiegarmi con calma alcune delle possibilità che i tipici pensieri del "Sto per morire!" o del "Le persone inizieranno a rifiutarmi" creano.

Osservo semplicemente e scelgo di non farmi prendere dal panico. Guardo come un semplice testimone e imparo come controllare l’ansia

Inoltre, quando posso, aggiungo una piccola dose di umorismo, solo per disinnescare la potenzialità negativa della mia vocina interiore.

Come Controllare L’Ansia: Osserva E Riabbraccia La Calma

Ma l'aspetto più importante di questa tecnica rimane l'osservazione, che ti porterà ad andare oltre il motivo per cui percepiamo determinate sensazioni.

Questa tecnica può rivelarsi potente anche per altri motivi. Ha un effetto sulla nostra amigdala.

Ogni volta che hai un attacco di panico o un serio attacco di ansia, la tua amigdala entra in gioco.

Decide che qualcosa è un pericolo per noi e va immediatamente ad aumentare lo stato della nostra allerta.

Questo ti porta spesso a cadere nel circolo dell’ansia anche quando non ce ne sarebbe bisogno!

L’amigdala sente il dovere di farlo. Quando qualcosa puzza di minaccia, l'amigdala la classificherà come pericolosa e premerà il pulsante di allarme.

 

Il suo mantra è: la sicurezza prima di tutto.

 

Ma identificare con l’osservazione l’emozione che stai sperimentando è un potente calmante per la tua amigdala.

Ciò significa che un semplice "Ehi, mi sento ansioso. È solo ansia" ha il potere di calmarti.

Come Calmare L’Ansia: Identifica Le Tue Emozioni

Se provi un'emozione indesiderata, qualsiasi essa sia, identificala, spiegati perché la senti.

Se avessi di fronte una vera tigre affamata e la tua amigdala innescasse la reazione di lotta o fuga, inizieresti a scappare con quanta forza hai nelle gambe.

Ma se, tuttavia, una domenica pomeriggio passeggi nei boschi e senti un movimento improvviso alle tue spalle, la tua amigdala aumenterebbe immediatamente l'ansia mentre ti giri e cerchi il pericolo.

Nel momento in cui ti accorgi che era solo un simpatico coniglietto, il tuo dialogo interiore cambia registro:

 

"Oh, è solo un coniglio"

 

Quindi, questa conclusione va a calmare la tua amigdala.

Ecco perché abbiamo trascorso così tanto tempo nel discutere del tuo dialogo interiore in questo corso.

Quando ti senti ansioso, tutto ciò che ti dici diventa determinante.

Usa le conoscenze che hai, d'ora in poi, e non rinunciare mai a spiegarti cosa ti sta accadendo.

Sapere come controllare l’ansia è un’abilità a cui tutti possono ambire.

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Sconfiggere L'Ansia: Spingila Fin Oltre Il Limite Sostenibile

Ambisci a sconfiggere l’ansia una volta per tutte?

L'umorismo è un antidoto all'ansia, ne abbiamo già parlato.

In fondo è semplice: il mondo è un posto troppo piccolo per contenere, contemporaneamente, sia l’ansia che l’umorismo.

Dove c’è uno, non può esserci l’altro.

Ci sono molti modi per utilizzare l'umorismo ogni volta che sei ansioso, oltre a quelli già discussi in precedenza in questo percorso.

Eccone alcuni dei più efficaci ...

Sconfiggere L’Ansia: Esagera

Se la tua vocina negativa interiore non lo sta già facendo di suo, può aiutarti a spingere i tuoi pensieri ansiosi ai confini del ridicolo.

E’ un metodo per sconfiggere l’ansia.

Patrizia, una delle mie clienti, aveva paura di ciò che gli altri avrebbero pensato di lei nel momento in cui arrossiva .

Cosa che accadeva regolarmente quando vedeva qualcuno che conosceva in un posto a caso come il supermercato, quando aveva un discorso importante sul lavoro e in altre circostanze in cui era sorpresa di vedere qualcuno che riteneva importante.

Partrizia aveva pensieri come

 

"Spero di non avere un viso troppo arrossato. Sto arrossendo sempre di più. Lo sento. Devo andarmene da qui, o la gente penserà che io sia debole e ridicola, o peggio, mi chiederanno perché sto arrossendo e poi non saprò cosa rispondere".

 

Così ho chiesto a Patrizia, per la prossima volta, di esagerare e di spingere i suoi pensieri oltre il limite.

Le ho chiesto di trasformare i suoi pensieri in

 

Oh mio Dio. E se diventassi rossa come un'aragosta? O un pomodoro? E se diventassi così rossa da portare le persone a chiedersi se io non sia una versione cartoanimata del diavolo? E se mi dicessero che sono così debole da preferire di non parlarmi più"

 

Come puoi vedere, abbiamo leggermente esagerato.

Patrizia ci provò diligentemente la volta successiva e mi mandò una e-mail che riportava l'accaduto: mentre si stava spingendo oltre il limite, aveva iniziato a ridere, tra sé e sè.

Si rese conto di quanto fossero totalmente ridicoli i suoi pensieri e, di conseguenza, ci fu una disconnessione totale dall'ansia.

L'uomo con cui stava parlando le chiese perché ridesse, e lei rispose:

 

"Oh niente, ho solo pensato a qualcosa di divertente che ho sentito. Allora dimmi, come stanno i tuoi bambini?

Sconfiggere L’Ansia: Impara A Non Temerne Le Manifestazioni

Questa può rivelarsi una tecnica potente per sconfiggere l’ansia per due motivi:

 

1- Utilizza l'umorismo, l'antidoto all'ansia

2- Dimostra all'istante che non hai paura della paura stessa

 

Dal momento che osi spingere ulteriormente i tuoi pensieri ansiosi, stai chiaramente dimostrando a te stesso che non li temi.

Questo è super potente.

 

Un Esempio Pratico

 

Maurizio, un altro cliente, era un ipocondriaco.

Sperimentava diverse strane sensazioni nel suo corpo che lo spaventavano continuamente. Ha visto molti medici, cercando di ottenere una diagnosi che non è mai arrivata.

Aveva pensieri come: "Sento che il mio cuore ha appena saltato un battito, sto per morire e la mia vita sarà finita. Ma io vorrei ancora vedere mia figlia andare al liceo. Come farà mia moglie ad avere abbastanza soldi per sostenere se stessa e i bambini?

Un paio di giorni dopo, notò una strana chiazza sulla pelle, e si convinse di avere un cancro alla pelle.

La serie di pensieri negativi e ansiosi spesso lo conduceva verso un attacco di panico oltre al disturbo d'ansia generalizzato con cui conviveva da tanto.

Non era divertente, come puoi immaginare.

Quindi ho chiesto a Maurizio di usare la stessa tecnica.

 

Come Sconfiggere L’Ansia: Spingiti Oltre Il Ridicolo 

 

Maurizio aveva bisogno di un esempio e glielo diedi dicendogli:

La prossima volta che pensi

 

"E se avessi un attacco di cuore?" aggiungi semplicemente "Sì, cosa succede se il mio cuore iniziasse a battere nel mio petto come ho visto nei cartoni animati?

Che cosa succede se muoio qui, in questo momento e si scopre che la serie TV The Walking Dead era reale e mi sveglio come uno zombi?

O se l'ambulanza venisse a prendermi e mentre mi stanno portando in ospedale si imbattono in un terribile incidente?

Se mentre l'ambulanza si schianta, le porte si spalancano e vengo spinto in mezzo all’autostrada?

E se cinque macchine, un autobus e un camion mi investono una dopo l’altro mentre qualcuno filma la scena? Se quel video diventasse virale su Internet e mia figlia dovesse vederlo?

E se poi mia figlia iniziasse a ridere perché in fondo non mi aveva mai amato?”

 

Maurizio prese appunti e seguì questo copione alla lettera la volta successiva che ebbe un attacco di panico causato da un battito cardiaco accelerato.

Ha avuto la stessa reazione di Patrizia.

Le prime esagerazioni aumentarono leggermente la sua ansia, ma quando arrivò a lambire il ridicolo iniziò a ridere mentre continuava a leggere ad alta voce la sceneggiatura che gli avevo preparato.

Ancora una volta, è avvenuta la disconnessione con i suoi pensieri negativi e quindi con l’ansia. Era la prova che esisteva una strada per sconfiggere l’ansia.

Sconfiggere L’Ansia: Ridicolizza Una Situazione Per Liberarti Del Suo Peso

Il potere di sconfiggere l’ansia non sta mai in una sola tecnica, ma in una combinazione di ciò che funziona bene per te.

Questa tecnica, che ti ho appena descritto, non è efficace solo per l'ansia. Puoi applicarla anche per altre tipologie di preoccupazioni.

Spingile oltre il limite e inizia a esagerare per divertimento.

Ciò renderà molto più facile vedere quanto siano ridicoli alcuni dei tuoi pensieri negativi.

Se desideri provare questa tecnica per vedere cosa può fare per te, ci sono due modi per farlo.

 

1- Farlo Immediatamente 

 

La tua vocina interiore, il tuo diavoletto personale inizierà a parlare e ad impaurirti. E tu ti agganci subito alla conversazione con "Sì, ma sai cosa, cosa succede se ..." e poi porti tutto all’estremo! Devi arrivare nel regno del ridicolo come hai visto con Maurizio e Patrizia.

 

2- Scrivi o Registra I Tuoi Pensieri Ansiosi 

 

Fallo se scopri che il passaggio descritto sopra è troppo difficile perché non sei in grado di pensare chiaramente nell’immediatezza.

Quindi annota le frasi esatte che ti sono venute in mente, parola per parola.

A quel punto prendi un pezzo di carta ed estremizza i pensieri ansiosi fino a limite possibile, scrivendoli.

Conserva quel pezzo di carta con te o annotalo nel cellulare.

La prossima volta che la tua mente inizia a preoccuparsi per qualcosa di simile, prendi lo scritto e inizia a leggere quelle esagerazioni aggiungendole alla discussione che sta avvenendo nella tua mente.

Prova questa tecnica più volte. È davvero potente e trovo che sia di grande aiuto per sconfiggere l’ansia.

Il fatto di spingere i tuoi pensieri ansiosi oltre il limite sarà spaventoso perché probabilmente hai sempre cercato di resistere quei pensieri negativi.

Ma quanto ha funzionato questo modo di reagire?

Qui ti suggerisco di fare l’esatto contrario. Apri la porta ai tuoi pensieri ansiosi e invocane lo scatenarsi. Dimostrerai di non temerli e di non temere la paura.

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Come Vincere L'Ansia: La Tecnica Del "Facciamolo"

Come vincere l’ansia?

La tecnica del "facciamolo" è una tecnica potente ai fini di superare  gli strali negativi dell’ansia, specialmente quando è una timore che non è davvero reale..

Funziona davvero bene e puoi imparare come vincere l’ansia quando:

 

- Temi di stare per perdere la testa e impazzire

- Hai paura che ti succeda qualcosa di brutto in un determinato luogo in cui gli altri si sentono al sicuro

- Hai paura di volare, delle altezze, delle interazioni sociali ecc.

 

Esporsi a queste situazioni è un ottimo modo per ridurre l’intensità dell’ansia.

Come Vincere L’Ansia: Esponiti Alle Sue Punte

Tutto ciò che ora dai per scontato (camminare, nuotare, andare in bicicletta) una volta nascondeva dei timori.

Ma ti sei esposto a queste situazioni in giovane età e hai continuato a farlo fino a quando l'ansia si è dissipata. Succede sempre così!

 

"Non è vero", affermano inizialmente alcuni dei miei clienti.

"Faccio la cosa che temo da anni, ma la mia paura è ancora qui!"

 

Poi mi forniscono degli esempi per confermare la loro tesi:

 

- c’è chi usa i mezzi pubblici per recarsi al lavoro e partecipa alle riunioni nonostante la sua conclamata fobia sociale

- c’è chi sale in auto o aereo nonostante il terrore di farlo per esigenze professionali ecc.

 

E i miei clienti hanno ovviamente ragione, si sono esposti a ciò che temono e l'ansia è rimasta.

Ma c'è una spiegazione chiara e semplice per questo.

Se l'esposizione pura, cioé il semplice esporsi alla paura, fosse sufficiente per superare l’ansia, la soluzione non sarebbe poi una montagna così difficile da scalare.

Come Vincere L’Ansia: Analizziamo Bene La Questione

Perché un bambino che impara ad andare in bicicletta alla fine supera le paure che prima aveva?

Cosa c'è di diverso rispetto a un adulto che cerca di superare la sua paura di guidare mentre prende l'auto per far portare i bambini a scuola e poi tornare rapidamente a casa?

 

La discriminante sta nell’assetto mentale.

 

Il bambino pensa:

 

"Facciamolo! Voglio imparare ad andare in bici così potrò giorovagare e divertirmi con i miei amici!

L'adulto pensa: "Mio Dio, ho tanta paura di portare i bambini a scuola con la macchina. Lo farò il più rapidamente possibile, sopporterò il dolore e lo farò passare il più velocemente possibile. Spero che non ci sia troppo traffico".

 

La mentalità è totalmente diversa.

Il bambino sa che l'ansia è solo un effetto collaterale e che alla fine passerà e, ad essere sinceri, il bambino non si preoccupa veramente dell'ansia. La porta con sé e agisce comunque.

L'adulto, invece, teme l'ansia.

Vorrebbe gestirla e controllarla, ma lo teme. In ogni singolo secondo della sua azione è in lotta con l'ansia. Desidera ardentemente che tutto finisca il più presto possibile.

Se l'adulto cerca di evitare l'ansia, il bambino vuole percepire la paura; vuole passarci attraverso se questo vuol dire imparare ad andare in bicicletta.

Sa che la paura passerà.

Basta andarci incontro, farsene carico e lasciarla andare.

Riesci a comprendere la distinzione?

È probabile che ogni volta che ti trovi in determinate sensazioni ansiose, ti immoli sempre in un immane tentativo di controllare e gestire la tua paura, magari cercando di evitarla o scappare da essa.

E così le dai potere, le dai conferma che è effettivamente qualcosa che ritieni pericoloso.

Come Vincere L’Ansia: Scappiamo Solo Da Cose Che Percepiamo Come Pericolose

Ecco perché la tecnica del "facciamolo" è così potente. E fidati di me, non è solo usata dai bambini.

Ogni giorno, alcune persone dicono "lo faccio"

Le persone si trasferiscono in un altro stato o paese perché vogliono una nuova sfida, le persone avviano attività o investono tutti i loro risparmi in una casa, oppure decidono di divorziare per ricominciare da capo, si avventurano in un  nuovo lavoro e lasciano dietro di sé uno stipendio sicuro.

Ogni giorno milioni di persone corrono rischi che indubbiamente nascondono sempre un po 'di paura. Ma vanno avanti comunque!

Potresti fare come queste persone, sentire la paura e portarla con te senza esserne terrorizzato. Potresti desiderare un risultato, sapere che la paura si presenterà ma non darle troppa importanza.

Le uniche paure che ti resteranno intorno sono quelle che scegli di temere. Quelli in cui non hai utilizzato la tecnica del "facciamolo!".

Una strategia molto semplice in sé.

Basta che ti dici: "Facciamo questo. Andiamo avanti!

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Come Vincere L’Ansia: Agisci Anche Se Percepisci Gli Effetti Della Paura

Sei mai saltato da un trampolino in una piscina?

Se lo hai fatto, allora sai che agli inizi avevi paura.

Ma c'è un punto, proprio prima di saltare, in cui dici "Facciamolo!"

Accetti le conseguenze e salti.

Ah, che sensazione liberatrice. Questo è un altro esempio del "qualunque cosa accada, va tutto bene".

La tecnica del "facciamolo" è una forma di esposizione intenzionale. Il tuo scopo è incontrare la paura, sentirla per poi abbracciarla!

 

Un Esempio Pratico

Veronica era una mia cliente che soffriva di vertigini mentre si trovava in luoghi pubblici come essere in fila in banca o alla cassa del supermercato.

Quando mi ha incontrato per la prima volta mi ripeteva "sento il bisogno di scappare da lì e lo faccio" o "mi convinco che solo lo Xanax mi può salvare".

Le ho spiegato che in quei momenti sta alimentando la paura.

Nel suo caso, anche se avrebbe potuto scegliere una qualsiasi delle tecniche descritte in questo corso, le ho chiesto di usare specificamente la tecnica del “facciamolo".

 

Le ho chiesto di andare a cercare una fila di persone in cui mettersi, una lunga. Le ho detto di mettersi in fila e pensare:

 

OK, vertigini, dai! Prendetemi. Fatelo! Non sono qui per arrivare alla cassa, ma sono qui appositamente per voi. Sono venuta a incontrarvi!”

"Wow, non sono sicuro di essere in grado di farlo", mi ha risposto Veronica.

 

Le ho chiesto di immaginare la cosa peggiore che potrebbe accadere?

La peggiore in assoluto?

 

"Bene", ha detto. "Potrei svenire e la gente penserà che sono una debole!"

"OK", ho detto. "Se ora paragoni tutta l'ansia limitante che hai provato per anni, tutti i momenti deprimenti che hai avuto a causa di questa paura, cosa è peggio? Che le persone ti vedono svenire una volta o continuare ad accusare questa paura per tanti anni ancora?

"Ho capito", mi rispose. Era tutto ciò di cui aveva bisogno per trovare il coraggio di sperimentare quello che le avevo chiesto.

 

Mi ha inviato un'e-mail un paio di giorni esprimendomi la sua soddisfazione. Aveva trovato una lunga fila e, come previsto, le vertigini arrivarono rapidamente.

La sua voce interiore negativa cercò di prendere il sopravvento e le chiese di andarsene il più rapidamente possibile. "NO", ha detto questa volta. “Se mi capiterà di svenire qui di fronte a tutte queste persone, così sia. Voglio vedere cosa succede. Dai, facciamolo! "

 

Ma le vertigini aumentarono 

 

"Questo non funziona", intervenne rapidamente la sua voce negativa, pronta ad incalzarla come sempre. "Vai fuori di qui!"

"NO", ripeté. "Non mi importa se funziona o no, voglio ancora più vertigini! Voglio vedere cosa succede"

Le vertigini non aumentarono. Aveva già raggiunto l'apice, "Dai" ha aggiunto. "È tutto ciò che siete in grado di fare? Avanti! Continuate!"

 

Ha iniziato a sentirsi sempre più forte.

Dopo circa dieci minuti da questa esperienza, le vertigini iniziarono a placarsi.

Non era successo niente di brutto. Lei non è scappata e non ha assunto una pillola.

Non ha fatto altro che usare la tecnica del "facciamolo".

E le vertigini e altri sintomi sono scomparsi da soli.

Il giorno dopo ci provò di nuovo, con il ricordo vittorioso del giorno prima. Le vertigini arrivarono, ma questa volta durarono solo un minuto o due.

Due giorni dopo, non si sono presentate.

Non riusciva a crederci.

In tutti questi anni aveva cercato di evitare la sua ansia quando tutto quello che doveva fare era abbracciarla, accettarla e dire:

 

"Qualunque cosa, mi arrendo. Fammi vedere cosa sai fare

Come Vincere L’Ansia: Aprigli La Porta E Lasciala Fare

Nel momento in cui trovi il coraggio di dire:

 

Su dai, andiamo, fai quello che devi fare" è il momento in cui hai appena vinto la prima di un paio di battaglie.

 

Le tue intenzioni sono cambiate!

Come il bambino di prima, hai deciso di non scappare, hai scelto di correre incontro e abbracciare la tua paura.

Hai deciso di non temerla più.

E questo è un modo naturale per superare l'ansia. Questo è il modo in cui siamo stati programmati da sempre.

 

Quando la nostra amigdala o un'altra parte del nostro cervello pensa che qualcosa sia un pericolo, possiamo dire:

 

"Hai ragione!" E cominciare a correre verso le colline o cercare una via d’uscita.

 

Questo però, manterrà intatta l'ansia o l'attacco di panico in corso.

E l'ansia aumenterà ogni volta che ci troveremo in una situazione simile.

Devi arrivare al momento in cui dirai:

 

"No, no, non è qualcosa di cui aver paura! Non è una minaccia reale e imminente come l’essere inseguiti da uno sciame di api africane assassine!"

 

Se l'ansia sta limitando alcuni aspetti della tua vita, costruisciti l'intenzione di vivere la tua vita, di affrontare quelle paure, di abbracciarle, non di controllarle, gestirle o evitarle, ma di abbracciarle davvero e immergerti in esse.

Quando lo farai, se ne andranno (ma di nuovo, quello di farle scomparire non deve essere il tuo obiettivo. Potresti andare a nutrire l'ansia).

Come Vincere L’Ansia: Combina Varie Metodologie

So che quello che ho appena descritto spaventa un po’, per definizione, quindi non esitare a utilizzare una o tutte le altre tecniche in combinazione con la tecnica del "facciamolo" che ho specificato in questo capitolo.

Alcune paure tuttavia non ti consentono di esporti.

Le persone che temono malattie o gravi problemi di salute, ad esempio, non devono cercare di ammalarsi, ovvio no?

Anche qui, tuttavia, è la mentalità che conta.

Il "qualunque cosa accada, va bene" può essere molto efficace. Potrei decidere di dire:

 

"Lascerò che il mio cuore faccia quello che vuole. Se questo è il mio momento di andare, così sia. Dai!” E, naturalmente, non succederà niente. Non è ancora il tuo turno.

 

Se scegli di non temere che accada ciò che ti terrorizza, la paura non avrà più alcun controllo su di te.

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Come Superare L'Ansia: Fai Buon Uso Dell'Immaginazione

Vuoi superare l’ansia?

Alcuni studi hanno dimostrato che la nostra mente non conosce la differenza tra ciò che è reale e ciò che immaginiamo con vividezza e intensità.

Ecco perché possiamo percepire gli incubi come fossero davvero reali tanto da sentirne fisicamente gli effetti svegliandoci tutti sudati in uno stato di panico.

 

La nostra immaginazione è molto potente.

 

Una ricerca dell’università dell’Ohio ha addirittura dimostrato che si possa ottenere l’effettiva crescita muscolare con il solo immaginare continuamente di allenare il nostro apparato muscolare.

Il nostro organismo funziona in modo decisamente interessante.

Quello che immaginiamo ha un profondo impatto su tutto il nostro corpo e sulle emozioni che sperimentiamo.

 

Gli atleti professionisti hanno usato questo metodo per molto tempo.

I piloti, prima di una gara, simulano nella loro testa il percorso da fare, con tutte le curve, le sterzate, le frenate, i cambi marcia che prevedono di dover operare.

 

E’ un modo per preparare il proprio corpo e la propria mente a gestire lo stress della competizione.

Quando si troveranno sulla strada reale, gli sembrerà di aver già fatto un paio di giri di prova.

Ti mostrerò come puoi usare la tua immaginazione per gestire al meglio la tua ansia, le tue fobie e i tuoi attacchi di panico.

Superare L’Ansia: I Benfici Dell’Immaginazione

Il primo trucco potrebbe essere quello ti utilizzare i benefici della meditazione.

Non spaventarti, con questa parola, non voglio introdurti a chissà quali pratiche spirituali o religiose.

Mentre ti rilassi e mediti un po’ potresti arrivare ad immaginare di fare quello che nella realtà ti spaventa senza nessun tipo di problema. Le conseguenze terribili che ti hanno sempre assillato non si verificano e il risultato è più che positivo.

Mettiamo che tu soffri da sempre della paura di parlare in pubblico.

Immagina di tenere un discorso davanti ad una sala zeppa di persone. La tua esposizione fila via liscia senza tanti problemi e alla fine sei inondato da una corale standing ovation mentre scatta un applauso infinito.

Mettiamo che tu hai il terrore di salire su un aereo.

Immagina di trovarti in cabina mentre di diverti con l’equipaggio o mentre sorridi seduto al tuo posto, totalmente rilassato.

Mentre utilizzi questa tecnica puoi immaginarti anche di vederti dalla parte del regista, come un testimone che assiste ad una scena dove il te immaginario ne è protagonista.

Con questa tecnica, allenerai la tua mente a sperimentare continuamente ciò che ti spaventa, senza che nulla vada storto.

Se e quando affronterai la situazione che temi nella vita reale, anche la tua mente e il tuo corpo penseranno:

 

"Sono già stato qui! E non è accaduto niente di male le ultime volte!”

Superare L’Ansia: La Fantasia Può Salvarti

Se non hai mai usato la tua immaginazione in questo modo, scommetto che ora sei un po’ scettico.

Va bene, lo sono tutti.

Tuttavia, hai già fatto molta esperienza con questa tecnica.

Ogni volta che hai pensato "e se ….? e hai immaginato che tutto andasse storto, stavi usando la tua immaginazione per peggiorare le cose.

Si tratta di usare lo stesso sistema ma in modo opposto. Hai sperimentato i poteri negativi dell’uso della tua immaginazione. Ora utilizza i lati positivi.

Esercitati per almeno quattro settimane.

Ci vuole un po' di tempo prima di ottenere il risultato desiderato perché stai riprogrammando il modo in cui la tua mente reagisce a quella situazione specifica.

Inizierai presto a notarne il potere.

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Superare L’Ansia: Come Sentirti Al Sicuro Dovunque Ti Trovi

Sentirsi a proprio agio in qualsiasi luogo ci si trovi può ridurre al minimo il livello di stress generale e il peso che di solito si carica sul sistema nervoso centrale.

Potrebbe rivelarsi l’inizio di un’esistenza davvero più piacevole.

Immagina che il cartello “Ovunque tu sia” indichi per incanto il tuo luogo sicuro.

Un passaggio che ho seguito con più di un mio cliente.

Uno di questi era decisamente agorafobico, si sentiva al sicuro solo tra le mura di casa, anche se negli ultimi tempi nemmeno lì.

Più si allontanava dal suo focolare più il livello d’ansia saliva inesorabilmente.

Eppure è riuscito ad imparare a sentirsi al sicuro in ogni luogo si fosse trovato e senza il bisogno di correre a chiudersi in bagno.

Ha imparato che è sempre la nostra percezione a fare la differenza.

Mi ha raccontato di quando era bambino e si recava spesso da sua zia, andava con lei in vacanza e di come si sentisse al sicuro in ogni posto che andava.

Ovvio che a quella giovane età non aveva ancora conosciuto la parte brutta del mondo, non sapeva dell’esistenza dei tanti pericoli che nasconde. In fondo, era logico che la sua mente non entrasse in allarme così spesso.

Anche allora il mondo era un luogo pericoloso per un bambino, eppure lo viveva con fiducia e molto divertimento. La sua percezione di quello che gli accadeva intorno era diversa.

 

Il Posto Sicuro Sei Tu

 

Quello che gli mancava da adulto era installare nella sua testa una convinzione: quella di avere se stesso come posto sicuro, quello di non avere bisogno di nessun altro se non la sua consapevolezza per sentirsi protetto.

Lo ho aiutato ad incidere questo “disco” nella sua mente, a risentirlo ogni volta che la sua vocina negativa tentava di togliergli il terreno da sotto ai piedi.

Così ha iniziato a sentirsi a casa dovunque si trovasse.

E se qualcosa fosse andato storto lo avrebbe affrontato in quel momento e in quel posto. Quel momento era adatto per farlo e quel posto era il luogo giusto per farlo.

Ha imparato che la sua casa non ha nessun elemento di sicurezza in più di qualsiasi altro luogo.

Svenire, perdere conoscenza, vomitare, morire erano evenienze dannose per la sua salute sia che si fosse trovato a casa sia se si fosse trovato in qualsiasi altro luogo.

L’unica differenza era che a casa nessun altra persona se ne sarebbe accorta. Non sarebbe stato “marchiato” dalla società.

 

Superare L’Ansia: Liberati Della Paura Del Giudizio 

 

Nei nostri incontri è emerso che l’opinione delle altre persone aveva un peso talmente grande per lui, che era disposto a vivere gran parte della sua vita rintanato in casa, rinunciando a tutte le occasioni che una vita “sociale” può offrire.

Lo ha fatto per anni finché ne ha avuto abbastanza …

Aveva vissuto nell’illusione che sarebbe piaciuto a tutti se non fosse svenuto o commesso qualcosa di cui vergognarsi in pubblico.

Alla fine ci sono sempre tre gruppi di persone: quelle a cui piaci, quelle a cui non piaci e quelle a cui sei indifferente.

E’ improbabile che ti trasformi nella persona che rientra nelle grazie delle persone a cui non piacevi. Quelle persone la penseranno allo stesso modo, più o meno, qualsiasi cosa fai.

Inseguire la perfezione e farsi piacere tutti è un compito immane.

Non appena entri in contatto con nuove persone ti accorgerai che alcuni ti ameranno, ad alcuni piacerai, ad alcuni sarai indifferente mentre alcuni ti odieranno o comunque non piacerai anche senza un vero motivo logico.

E’ sempre successo così.

E tu farai lo stesso (alcuni ti piaceranno, altri no e altri ancora non ti diranno nulla). Simpatia, antipatia, amore, odio, indifferenza sono le categorie emotive di cui tutti facciamo uso.

Quello che gli altri pensano di te, nella maggior parte dei casi, non ha nulla a che fare con te, ma solo con loro.

Apri una bottiglia di vino rosso e distribuisci degli assaggi a chi ti sta intorno. A uno piacerà, un altro ti dirà che preferisce il vino bianco, un altro non si esprimerà.

Questo non ti dirà nulla sul vino in sé ma tutto andrà sotto la sfera delle opinioni e gusti personali.

Non puoi avere il controllo di questi aspetti.

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Il Potenziale Della Tua Mente

Calmare L'Ansia: Come Affrontare La Paura Del Fallimento

Vuoi sapere come calmare l’ansia?

Come con la maggior parte delle paure, la paura del fallimento è solo un altra modalità con cui la tua mente cerca di prenderti in giro.

Generalmente, il processo di pensiero sottostante alla paura di fallire procede così:

 

"Non ho intenzione di farlo, non mi sento in grado di farlo, fallirò sicuramente. Ma la gente penserà che sono debole o un perdente, non voglio rovinare l’immagine che la gente ha di me perché altrimenti la mia vita sarà un disastro”.

 

Questa è una chiaro esempio di catastrofizzazione, un ghirigoro mentale tra i più comuni.

Il vero nocciolo della paura del fallimento e dell'incapacità di agire è il grado di importanza che si attribuisce al risultato.

Calmare L’Ansia: Togli Peso All’Attesa Del Risultato

Facciamo un esempio.

Un'area nella quale la maggior parte degli uomini accusa, spesso, una certa paura di fallire è quella del dover avvicinarsi a una donna che non si conosce, per presentarsi e chiedere il suo numero di telefono.

Come mai accade?

Ci sono due questioni principali:

 

1- Il peso che si attribuisce al risultato

2- Il cosa viene percepito e sentito come fallimento

 

Ecco cosa potrebbe pensare un uomo in questa situazione:

 

"Se vado là a presentarmi e lei mi liquida subito, se le chiedo il numero di telefono e lei me lo nega, se non le piaccio ... mi sentirò un perdente. Rischierò di convincermi che non troverò mai una fidanzata ideale e avrò la conferma che sono un perdente.

 Se sto fermo, almeno nella mia mente, rimango un uomo tutto di un pezzo.

Non voglio scoprire di non essere una leggenda vivente.

Devo evitare le conseguenze di un rifiuto.

Lascerò perdere e starò qui in un angolo a fingere sicurezza, importanza e non curanza come fanno le leggende viventi

 

Se questa è la tua convinzione, non ti avvicinerai e non ti presenterai mai ad un potenziale partner.

Il rischio che percepisci e il dolore possibile sono davvero troppo grandi.

Essere respinto metterebbe in moto il crollo di tutta quell’autoimpalcatura di te stesso che ti sei costruito.

E chi vorrebbe accadesse questo?

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Calmare L’Ansia: Togli Potere Alla Paura Di Fallire

Ho usato un esempio di questo processo mentale in ambito relazionale, ma potrei darti esempi di applicazione in parecchi aspetti della vita in cui sperimentiamo la paura di agire e di andare in avanti.

Come spesso avviene, quando trattiamo di ansia, anche la paura di fallire è un processo che si innesca nella nostra testa.

Quello che ci diciamo resta determinante per comprendere il come agiamo.

Se ogni volta che ti trovi davanti ad un imprevisto e le cose non vanno come avresti voluto ti trovassi in pericolo di vita sarebbe logico avere il terrore nel compiere un’azione ulteriore.

Ma la verità è che la stragrande maggioranza delle azioni che ci troviamo a scegliere di compiere non dondola sul limine tra vita e morte.

Se quel ragazzo introverso e un po’ goffo avesse avvicinato 200 ragazze e avesse ottenuto 199 rifiuti ma in quell’unica attenzione ottenuta avesse trovato la sua ragazza ideale, ne sarebbe valsa la pena?

 

Ogni rifiuto sarebbe stato solo un passo di avvicinamento al traguardo che voleva raggiungere.

 

E’ cosi che attori e attrici famosi hanno affrontato i loro primi casting.

E così che uomini di successo hanno iniziato a fare affari.

Questa è’ la legge della vita, la vetta del successo sta in cima ad una montagna di fallimenti.

Ecco perché la definizione e il concetto che hai del fallimento diventa molto importante.

 

Thomas Edison inventò la lampadina solo dopo un’interminabile sequenza di tentativi ed errori.

Viveva ogni singolo fallimento in modo particolare: lo riteneva un ulteriore passo verso la soluzione.

Soleva sostenere:

In verità non ho mai fallito, ma solo trovato migliaia di modi in cui la lampadina non funziona

Calmare L’Ansia: Tu Hai Paura Di Fallire?

Se sì, forse è giunto il momento di aggiornare il tuo sistema di credenze.

Per quel che mi riguarda l’unico fallimento certo e garantito è solo la rinuncia a tentare.

Finché ho la forza di provare non do mai troppa importanza al risultato.

Quando qualcosa non funziona cerco di apprendere una lezione importante, per poter correggere il tiro e riprovare con altrettanta forza.

 

L’atteggiamento del tipo “qualsiasi cosa accada … va bene” è molto potenziante anche in questo aspetto.

 

Se non temi il risultato non c’è spazio per la paura di fallire

 

Un ragazzo che decide di non avvicinarsi alle donne per evitare il dolore del rifiuto ottiene quello che vuole nel breve termine:

 

nessun tipo di dolore

 

Ma nel lungo termine il non poter ambire ad una vita romantica decente gli provocherà non poca sofferenza, molta di più di quell’iniziale dolore.

 

Anche una donna che evita ogni tipo di colloquio di lavoro o e ogni possibile occasione di mettersi in proprio per la paura di fallire, in prima istanza, vince la partita: evita il dolore della sconfitta, ma l’accorgersi di aver rinunciato ad esprimere il suo pieno potenziale sarà amaro.

 

E’ un principio che possiamo utilizzare in due modi:

 

1- Legarlo al fatto che il nostro organismo è stato programmato per evitare e rifuggire ogni tipo di dolore

2- Utilizzarlo come una strategia motivante

 

Un Esempio Pratico 

 

Un uomo entra in un ufficio postale e nota una ragazza che gli piace, mentre attendeva in fila.

Lei lo guardò e gli fece un cenno di sorriso.

Lui pensò:

 

Devo iniziare subito una conversazione con lei

 

ma subito la sua vocina interiore lo ha convinto a desistere con tutta una serie di motivazioni: il luogo era pubblico e pubblico poteva diventare il suo rifiuto ecc.

Seguire le indicazioni di questa vocina voleva dire tornare a casa soli in compagnia di tanti assillanti pensieri negativi come il classico:

 

Sono un perdente. Avrei dovuto avvicinarmi a lei, la prossima volta giuro che lo farò”.

 

E se avesse provato ad inserire la seconda parte del principio che ti ho spiegato prima?

Se mentre aspettava in fila avesse elencato tutto ciò che di negativo sarebbe successo se fosse rimasto al suo posto senza avvicinarla?

Cose del tipo:

 

  • Penserei di essere un perdente
  • Perderei l’occasione di conoscerla meglio
  • Perderei delle possibili lunghe e piacevoli camminate con lei
  • Perderei la possibilità di risvegliarmi accanto a lei

 

Anche questo è dolore e anche questo è qualcosa da cui la mia mente vuole tenermi protetto.

Cioè puoi utilizzare il meccanismo difensivo della nostra mente a tuo vantaggio.

Lo puoi utilizzare per costringerti ad agire piuttosto che decidere di imbalsamarti.

Fai lo stesso in tutti gli ambiti in cui ti fai prendere dalla paura di fallire. Elenca e calcola cosa ti costerebbe il non agire …

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Mick Manara

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Giornalista, Motivatore ed Esperto di Crescita Personale, Mick Manara si è aggregato allo staff di Vadoalmassimo.net per occuparsi di Benessere Mentale e di Miglioramento delle performance personali e professionali. 

La sua variegata preparazione e la sua spiccata curiosità ci potrà regalare spunti interessanti e coinvolgenti al fine di alzare il livello qualitativo della nostra esistenza.

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1 commento

  1. vincenzo in Febbraio 7, 2019 il 9:27 pm

    Bellissimo articolo anche se fin troppo lungo. Ho sofferto d’ansia sociale per lunghi anni e mi sono ritrovato in molti passaggi di ciò che ha scritto.

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