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Come Contenere La Rabbia: I 5 Errori Da Non Commettere Con Gli Altri

Come contenere la rabbia?

Anche se, fino a qui, ho cercato di focalizzarmi su “cosa fare” per gestire la rabbia, credo che possa esserti molto utile sapere anche “cosa non fare” quando comunichi e interagisci con qualcuno. Ti voglio dare un piccolo spaccato degli errori più comuni, commessi comunemente dalle persone che non sanno come contenere la rabbia.

In pratica voglio che tu abbia ben chiaro come non ti devi comportare.

La mia esperienza mi ha portato ad individuare 5 errori comunicativi basilari:

1- Errore di approccio

2- Errore di interpretazione

3- Errore di giudizio

4- Errore di linguaggio

5- Errore di onnipotenza

Ma voglio entrare subito nello specifico.

C’è un’idea “pericolosa” che circola quando si tratta di imparare come contenere la rabbia: cercare di disinnescare la risposta del “combatti o fuggi” nell’altro e finire per scatenarla.

Esiste una varietà di modi infinita per caderci dentro, ma ti voglio elencare una serie di frasi tra le più “popolari”:

-Dobbiamo parlare

-Lascia che ti dica perché sbagli …

-Prima di tutto …

-Devi calmarti

 

Ma Esaminiamole Una Ad Una ...

Il “dobbiamo parlare” innesca sempre l’innalzamento delle mura difensive perché non presagisce mai qualcosa di buono e quasi sempre suona come l’introduzione di un elenco di difetti che si è pronti a snocciolare in faccia all’altro.

Il “lascia che ti dica perché sbagli …” è un altro modo per innescare all’istante il meccanismo difensivo dell’altro, perché gli fai capire che non ti interessano le sue opinioni.

Il “prima di tutto …” appare come un’introduzione a tutta una serie di motivi per spiegare che l’altro ha torto. Dai l’impressione di non avere l’intenzione di impegnarti in una conversazione a due.

Il “devi calmarti” è una frase che pone una questione irrealistica. Le persone non si calmano perché glielo chiedi, ma si calmano perché gli hai dato l’opportunità di esprimere la propria “spinta” emotiva. Si calmano perché sono stati ascoltati e convalidati come hai visto fin qui e hanno avuto così la possibilità di spostarsi dal loro “centro emotivo” ad un livello di pensiero “superiore”.

 

L'Errore Di Approccio Fisico

L'errore di approccio può essere commesso anche dal punto di vista fisico. Se il tuo passo “verso qualcuno” fosse troppo rapido ed “energico”, potrebbe risultare come un gesto aggressivo e mettere l’interlocutore sulla difensiva. 

Le persone si sintonizzano sulle proprie intenzioni e su queste si lanciano in ipotesi su come gli altri dovrebbero “percepirle”. Ma è diventare consapevoli del punto di vista dell’altro la vera chiave per una comunicazione efficace.

In generale, l’errore di approccio riassume tutti quei comportamenti che chiudono fin dall’inizio, la possibilità di un’interazione fruttuosa.

Non è mai saggio avvicinarsi di sorpresa ad un rinoceronte, così come non è mai saggio avvicinarsi a qualcuno con modalità che vadano ad innescare i loro meccanismi di difesa.

Sbagliare l’approccio significa chiudersi in una stanza insonorizzata per poi lamentarsi del fatto che gli altri fuori, non ci sentano e non rispondano.

Anche se non esistono “formule magiche” infallibili che garantiscano una penetrazione certa tra le linee difensive dell’altro, ci sono delle modalità che ti offrono una probabilità di successo maggiori. Sbagliare l’approccio è tra le cose da “non fare” se vuoi imparare come contenere la rabbia.

Per evitarlo ti do alcuni suggerimenti:

- Non avvicinarti all’altro senza essere consapevole che ci sono delle barriere difensive da aggirare

- Non favorire la “chiusura” dell’altro fin dall’inizio

Come Contenere La Rabbia: L’Errore Di Interpretazione

L’errore di interpretazione si verifica ogni volta che non si riesce a comprendere ciò che l’altro ci sta comunicando. E’ un errore che si esplica principalmente in due modi:

1- quando ci si focalizza troppo sulle parole e non sull’espressione complessiva del processo comunicativo

2- quando si ascolta l’altro solo per confermare le proprie convinzioni

Il primo passo per evitare questo tipo di errore è impegnarsi sulla valutazione dell’intero processo comunicativo e non sulle sole parole.

Si possono usare parole che non corrispondono alle nostre vere intenzioni comunicative, ma l’insieme di tutto quello formato da voce, movenze, atteggiamenti ecc., racconta meglio chi abbiamo di fronte e cosa vuole comunicare.

Il secondo passo è essere consapevoli dei propri pregiudizi e della naturale tendenza umana a distorcere l’interpretazione di ciò che vediamo nell’altro per confermarli.

Senza questa “coscienza”, potresti creare delle barriere insormontabili tra te e l’altro con cui tenti di comunicare. E’ come stare davanti ad un muro e cercare di capire i segnali che ti fa l’altro dall’altra parte. Solo identificando i tuoi pregiudizi puoi liberartene e ascoltare l’altro in modo sincero.

 

Come Scongiurare Un Errore Di Interpretazione

Il modo più semplice per scongiurare un’ errore di interpretazione è partire da un terreno di umiltà e offrire all’altro la possibilità di chiarire ciò che vuole dire, attraverso una frase come: “Se ti ho ascoltato in modo corretto, mi stai dicendo …” oppure “Penso che tu mi stia dicendo …”.

Con questo tipo di atteggiamento ti prendi sulle spalle l’onere della comunicazione (sei tu eventualmente a capire non correttamente e non l’altro ad esprimersi male)  e permetti all’altro di chiarire ciò che voleva dirti.

Quando si tratta di sapere come contenere la rabbia, non-attaccamento e umiltà ti saranno molto più utili di arroganza e “certezze” inscalfibili.

Per evitare errori interpretativi in un’interazione devi:

1- Non rimanere impigliato tra le singole parole perdendo di vista il processo comunicativo complessivo

2- Non cadere nel tranello di farti trascinare da ciò che tu vorresti sentirti dire e perdere così la possibilità di sentire ciò che viene effettivamente detto.

Come Controllare La Rabbia: L’Errore Di Giudizio

Qui l’errore sta nel giudicare l’altro e non nel valutare l’altro.

Il giudizio va a toccare l’essenza dell’altro, la valutazione solo i suoi comportamenti. Se un ragazzo tradisce la sua ragazza potresti giudicarlo con “E’ uno stronzo” o valutarlo con un “E’ infedele nella relazione

Il “giudicare” ci mette sulla cima della montagna dove possiamo urlare alle altre persone a valle, che però non ci sentiranno mai e non avranno un motivo per avvicinarsi per ascoltarci.

Tutti i comportamenti delle persone, si inseriscono nella “natura umana” e giudicando, è come tu negassi di appartenergli. Nessuno può dirci come ci saremo comportati nella stessa situazione che stiamo giudicando e con lo stesso background personale.

Un giorno la mano derise il piede “Sei solo un burattino scemo che deve camminare dove gli viene ordinato”. Il piede rispose “Ma anche tu esegui degli ordini”, ma la mano continuò “Ma almeno io afferro quello che voglio

Giudicare rende inefficace una comunicazione. Il giudizio spesso è una forma di proiezione sugli altri di cose che abbiamo paura di vedere in noi stessi. Il “io non lo farei mai …” ne è l’emblema.

 

Il Giudizio Ti Chiude Al Mondo

Quando giudichi crei chiusura e innalzamento di barriere difensive. Un percorso decisamente sbagliato se è vero che un’interazione efficace si nutre della capacità di aggirare le barriere difensive dell’altro.

Per evitare di commettere questo tipo di errore devi:

- Propendere per la valutazione e non il giudizio

- Non minimizzare l’eventuale danno causato

Come Calmare La Rabbia: Gli Errori Di Linguaggio

E’ simile all’errore di approccio. Infatti si verifica a livello del parlato, delle parole che usi, anche se non si limita alle sole fasi iniziali dell’interazione ma durante l’intero arco temporale del suo dipanarsi.

In una comunicazione efficace devi essere consapevole dei possibili effetti che possono causare le parole che decidi di usare. Alcuni degli errori più comuni, a livello di linguaggio, sono le generalizzazioni estreme ed imprecise come “Lo fai sempre!”, “Non mi ascolti mai!”, “Non ti sopporto più!”.

Sono frasi che si sciolgono alla luce della realtà. Ci fosse anche una sola volta in cui una persona non ha fatto ciò che la accusi di fare “sempre” e l’affermazione perderebbe di credibilità.

E tutte le volte che hai continuato a sopportare dopo aver tante volte detto un “non ti sopporto più”, e tutte le volte che hai continuato a confidarti dopo aver detto “Non mi ascolti mai”, rendono le tue affermazioni imprecise.

In una comunicazione efficace è importante essere precisi nel descrivere ciò che si vede e si sperimenta e il linguaggio “estremo” non ti aiuterà in questo.

Per evitare di commettere errori di linguaggio devi:

- Evitare di usare le classiche parole estreme “mai”, “sempre” ecc.

- Evitare di esagerare nel modo di esprimerti

Come Placare La Rabbia: L’Errore Di Onnipotenza

Si verifica quando vogliamo assumerci la responsabilità delle azioni di qualcun altro. Alla fine, possiamo essere responsabili solo dei nostri comportamenti.

L’unico obiettivo alla nostra portata è quello di dare il meglio alle persone che incontriamo ma poi “distaccarsi” dal risultato. Devi operare nel mondo come un’entità emotiva individuale senza legare la tua autostima o il tuo benessere al modo con cui gli altri accolgono quanto offri.

Non possiamo mai essere responsabili di come reagiscono gli altri. E volerlo essere è la sostanza dell’errore di onnipotenza.

Rimanere focalizzato sull’unica persona su cui puoi avere veramente il controllo, e cioè te stesso, è la modalità principale per evitare di commettere questo tipo di errore. Un errore che capita maggiormente quando ci leghiamo emotivamente ai progressi e alla crescita di qualcuno.

Mettiamo che devi risolvere un conflitto tra due dipendenti. Li chiami, li ascolti, convalidi e valuti insieme le opzioni e ne uscite con un accordo su come comportarsi affinché le loro azioni non influiscano negativamente sull’andamento aziendale, stabilendo anche delle conseguenze se si fosse continuato su questa strada.

Ma non passa molto che ti accorgi che uno dei due continua con un comportamento conflittuale che fa saltare alcune vendite. Vai dritto sulle conseguenze stabilite e lo licenzi.

L’errore di onnipotenza, qui, sarebbe convincerti che il perseverare di quel dipendente in azioni inopportune e dannose per l’azienda siano un tuo personale fallimento.

L’unico responsabile, invece, era proprio lui. Tu hai fatto quello che dovevi fare, lo hai ascoltato, hai convalidato la sua prospettiva di visione, avete valutato insieme le opzioni e siete giunti ad un accordo consensuale. Da li in poi, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità.

 

Liberati Dalla Preoccupazione Della Reazione Altrui

L’integrità della tua identità non può dipendere da come si comportano gli altri. E’ un errore farsi coinvolgere emotivamente dagli altri talmente tanto da convincersi che le loro azioni sono sempre un riflesso delle tue. Ognuno è responsabile delle scelte che fa.

Una volta che hai ascoltato, convalidato e valutato le opzioni non puoi far altro che lasciar andare il risultato e accogliere quello che viene sapendo di aver fatto il possibile affinché tutto vada per il meglio.

Per evitare l’errore di onnipotenza devi:

- Non dare per scontato di essere il responsabile delle azioni degli altri

- Non basare la tua autostima sulle reazioni degli altri

Come Contenere La Rabbia: L’Interazione Degli Errori

Tutti gli errori di comunicazione che ti ho descritto si compenetrano in cerchi concentrici. È facile vedere come un pregiudizio possa portare ad un’errata interpretazione, che a sua volta conduce ad un giudizio sbagliato e avviare così una comunicazione fatta da un linguaggio estremo che mette sulla difensiva gli altri.

Identificare i possibili errori di comunicazione deve servirti per comprendere meglio il perché gli altri si barrichino dietro muri difensivi invalicabili. E’ un modo per prendere il controllo sull’unica parte dell’interazione che puoi davvero influenzare: te stesso.

La consapevolezza sui 5 errori possibili potrebbe aiutarti a considerare meglio quello che dici o quello che fai in modo da favorire l’apertura di chi ti è di fronte e non la sua chiusura a riccio. Più ti eserciti nel farlo e migliore sarà il tuo modo di interagire con gli altri. E' la strada per conoscere come contenere la rabbia.

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