Come Smettere Di Mangiare: Perché Ci Abbuffiamo E Come Evitarlo

L’ambiente in cui viviamo lo stile di vita a cui ci siamo adeguati ha favorito la comparsa e la diffusione di problematiche alimentari come obesità, anoressia e bulimia.

Il cibo è ovunque, e il suo richiamo è spesso irresistibile. L’imparare come evitare di mangiare è spesso una lezione complicata da apprendere.

Abbiamo sempre un motivo per mettersi a mangiare e il cibo spesso diventa la soluzione di tutti i nostri problemi psicologici.

Ti invito a leggere questo articolo di approfondimento: Smettere Di Mangiare? Siamo Sommersi Dal Troppo Cibo

Il problema, se vogliamo indagare meglio la situazione in cui viviamo è questo: a fronte di una quantità smodata di cibo a disposizione, si trovano ben pochi alimenti veramente nutritivi e utili per la nostra salute sulla nostra tavola

In questo senso imparare il come smettere di mangiare diventa vitale, nel senso letterale del termine.

Per saperne di più su questo aspetto leggi anche: Come Evitare Di Mangiare: Il Problema Di Riempirsi Senza Nutrirsi

Da aggiungere che la realtà ci consegna un dato che appare inconfutabile: i problemi di peso cronici sono legati ad una cronica incapacità di mantenere attivo il corpo dal prunto di vista fisico.

Il progresso tecnologico ha spazzato via dalla nostra quotidianità la presenza dello “sforzo fisico”, tanto “normale” nella vita di tutti i giorni dei nostri avi. Ma l’assenza della “fatica” è stata riempita dalla presenza della sedentarietà, con tutti i problemi fisici ad essa intimamente connessi.

Ne parlo meglio in questo articolo: Come Riuscire A Non Mangiare: Meno Attività Fisca, Più Problemi Di Salute

Una tendenza che porta ad un paradosso: viviamo più a lungo ma invecchiamo precocemente.

Una “stranezza” che indago in questo post: Come Fare A Non Mangiare: La Vita Sfiorisce Mentre Si Allunga

E’ paradossale assistere a questa situazione: stiamo adottando uno stile di vita che ci consegna nelle mani della malattia, lo sappiamo e ne percepiamo il pericolo, ce ne lamentiamo in continuazione ma alla fine continuiamo a perpetrarlo.

Questa ossessiva ricerca di cibo sarebbe comprensibile in un ambiente di insicurezza alimentare dove sai, davanti ad un pasto, che non sarà scontato ripeterlo all’indomani.

Ma nella realtà odierna che senso ha?

Una situazione aggravata dal fatto che dietro a gran parte del cibo che abbiamo a disposizione ci sono approfonditi studi sul gusto che hanno il fine di non solo farcelo piacere ma di farcene diventare “dipendenti”.

Nella sempre più raffinata combinazione di zucchero, sale e grassi insani, si formano le catene che imprigionano milioni di obesi nel mondo.

Ma siamo biologicamente impreparati a uscire indenni a questa cascata di cibo che ci è piovuta addosso. Abbiamo letteralemente perso il controllo sull’atto del mangiare e perso le misure del nostro fabbisogno energetico.

Come Smettere Di Mangiare: Meno Cibo E Più Movimento

L’atto del mangiare oggi ha bisogno di trasformarsi in un atto intenzionale. Per stare bene, dobbiamo scegliere di smettere di mangiare anche quando sulla tavola c’è ancora abbondanza di cibo. Un comportamento di cui non abbiamo memoria nella nostra evoluzione e per questo, spesso, non abbiamo la forza per sostenerlo.

Quando si viveva allo stato brado ogni esigenza da soddisfare rappresentava uno sforzo da sostenere: procurarsi cibo, acqua e riparo richiedeva lavoro. Tanto e ogni giorno.

Per questo ci si doveva preoccupare di conservare energia per disporne nei momenti importanti che si giocavano sul limite tra la vita e la morte: assicurarsi del cibo, respingere l’attacco di un predatore, svolgere i compiti quotidiani.

Non era necessario motivarsi per attivarsi.

Non esisteva scelta: o così o la morte. Più motivante di così non potrebbe essere stato.

Quindi l’obiettivo era quello di cercare sempre nuove modalità per ottenere gli stessi risultati m impiegando meno energia. Un obiettivo non solo raggiunto nella modernità ma che è andato oltre ed è diventato un problema da risolvere.

Abbiamo tolto la gran parte della “fisicità” alla nostra vita e abbiamo iniziato ad ammalarci sempre più precocemente. Siamo arrivati al punto che il “movimento fisico” non è più un elemento costituente della nostra giornata ma solo il frutto di un sforzo organizzativo in cui riusciamo a ritagliarci una finestra temporale tra mille impegni, in cui allenarci.

Dobbiamo scegliere di “muoverci”, non siamo più obbligati a farlo.

Prima la nostra vita era composta così: poco cibo e tanto movimento

Ora siamo sul lato opposto: tanto cibo e poco movimento

La nostra capacità di manipolare l’ambiente in cui viviamo, la stessa che ci ha portato ad essere la specie dominante del pianeta, sta diventando una minaccia alla nostra stessa sopravvivenza.

Un paradosso difficilmente comprensibile …