HIIT: Ma Cosa Accade Nel Tuo Corpo Quando Lo Pratichi
Questo è l'articolo che fa parte di un percorso di comprensione più ampio sulla pratica dell'HIIT, High Intensity Interval Training, l'allenamento ad alta intensità di frequenza. Il punto di partenza di questo tragitto lo trovi qui: HIIT: Allenamento Ad Alta Intensità Di Frequenza
HIIT: Gli Effetti Fisici
Anche il settore dello sport e delle prestazioni fisiche in generale è stato “preso” dall’esigenza di un miglioramento continuo alla luce della progressione incessante delle scoperte scientifiche.
Si sa sempre di più sul quel che accade in una cellula durante un esercizio fisico e in base al nutrimento apportato e così si possono stabilire, nei vari confronti, ciò che funziona e ciò che non funziona, ciò che è più utile alla salute e cosa lo è meno.
Per quanto riguarda l’allenamento ad alta intensità di frequenza, esistono alcuni concetti chiave da far propri per comprendere a fondo il motivo per cui ci sentiamo bene dopo una seduta di allenamento.
La sua efficacia è il frutto della combinazione di una serie di processi fisiologici e neurologici che perdurano a lungo dopo il tempo di allenamento, continuando ad impattare positivamente sull’organismo in maniera maggiore rispetto a tante altre tipologie di esercizio fisico.
Il corpo umano è una “macchina” eccezionale sotto il punto di vista funzionale.
Sa regolare con equilibrio migliaia di reazioni chimiche che si susseguono e si sovrappongono. Vi è un incessante produzione di ATP (adenosina trifosfato), che possiamo definire una forma di “carburante” a disposizione delle cellule, utile a sintetizzare enzimi, zuccheri e ormoni ed altre sostanze necessarie alla crescita, alla riproduzione cellulare e all’azione di riparazione dei tessuti.
La produzione di ATP fa parte di uno degli aspetti del metabolismo: il “catabolismo”, un termine che riassume tutte quelle reazioni chimiche finalizzate alla scomposizione dei composti complessi nei loro elementi costitutivi come può essere la riduzione delle proteine in amminoacidi o quella dei carboidrati complessi in carboidrati semplici.
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L’Aumento Dell’Efficenze Dei Mitocondri
Per svolgere quest’azione di sintetizzazione l’organismo ha bisogno di energia che ottiene con il processo dell’anabolismo.
Il peso corporeo viene stabilito dal rapporto tra catabolismo e anabolismo.
Se c’è poca richiesta di energia, il corpo immagazzina il glicogeno (lo zucchero) non utilizzato sotto forma di grasso nelle riserve adipose. In altre parole si ingrassa.
L’ossigenazione cellulare avviene in minuscoli componenti di ogni singola cellula che si chiamano “mitocondri”.
E’ li che crea la maggior parte di ATP.
Il netto miglioramento della funzionalità organica è data dalla crescita del numero e della densità dei mitocondri.
In poche parole, aumentando l’efficienza dei mitocondri, si fornisce all’organismo un motore di cilindrata più grande che consente sforzi maggiori con un minor accumulo di acido lattico e altri prodotti di scarto come possono essere i pericolosi radicali liberi.
Partendo da questo concetto di base si è dimostrato che l’allenamento incentrato sull’alternaza tra periodi di esercizio ad alta intensità di frequenza e periodi di riposo è in grado di alzare il livello dell’azione dei mitocondri permettendo alle cellule di avere quantità maggiori di enzimi da utilizzare per le innumerevoli azioni metaboliche che deve svolgere.
Le cellule sono biologicamente in grado di fornire il “carburante” necessario per coprire un aumentata richiesta energetica da parte del corpo, attraverso l’aumento del numero e della densità dei mitocondri.
Una notizia importante soprattutto per chi si trova in una situzione di sovrappeso o obesità e magari anche di diabete di tipo 2.
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L’Importanza Di Dormire Bene
Essendo il corpo, come detto, una “macchina” straorinariamente funzionante, può gestire cone successo anche tutta una serie di cambiamenti e fattori di stress.
Un fattore, quasi mai valutato come dovrebbe, che va ad implementare questa capacità e va ad impattare su tutti i sistemi interni è il tuo sonno. La sua qualità determina, veramente, la qualità della tua vita.
Un sonno scarso e qualitatitvamente basso, influisce negativamente sui tuoi livelli endocrini che controllano la fame e l’appetito e ti può portare a mangiare in modo sregolato e disequilibrato.
E non solo i segnali che regolano la fame possono essere distubati da un sonno insoddisfacente, ma anche la sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina può dimuire alzando il rischio di situazione di insulino-resistenza, di diabete di tipo 2 e di obesità. Sarai portato ad assumere alimenti ricchi di zucchero soprattutto la sera, cosa che ti porterà ad ingrassare.
La secrezione dell’ormone della crescita (GH, Growth Hormone) e dell’ormone stimolante la tiroide (TSH, thyroid-stimulating hormone) viene alterata e si favorisce un processo infiammatorio nel corpo che porta a delle inevitabile problematiche di tipo metabolico.
Da considerare poi, che una persona che deficita di sonno, si ritroverà sempre “stanca”, una condizione che andrà ad esaurire la motivazione a fare qualche tipo di esercizio fisico.
Così, tra mancanza di attività fisica e alimentazione eccessiva sacrificheremo la possibilità di mantenersi in salute.
Proprio in considerazione dell’importanza di associare buon sonno all’allenamento ad alta intensità di frequenza, ti consiglio la lettura di un altro mio lavoro, in cui ho indagato come tornare a dormire meglio al fine di implementare al massimo il nostro stato di salute.
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Cosa Accade Nel Corpo Dopo Una Seduta Di Allenamento Ad Alta Intensità Di Frequenza
Con un programma di allenamento ad alta intensità di frequenza puoi ottenere degli effetti di tipo aerobico e degli effetti di tipo anaerobico nel tuo corpo.
Molte persone, all’udire il termine “aerobico” vengono trasportati verso l’immagine mentale dell’esercizi cosiddetti “cardio” (termine che si riferisce al beneficio apportato al sistema cardiovascolare).
Durante un’attività aerobica i mitocondri consumano ossigeno e convertono “catabolicamente” glicogeno e grasso in ATP.
Quando pratichi l’HIIT, il tuo corpo viene spinto ai suoi limiti fisici, dove si innesca la cosidetta “biogenesi mitocondriale”, in poche parole la creazione di nuovi mitocondri e dove si ha un miglioramento dell’efficienza generale di tutti i mitocondri nella loro capacità di bruciare i grassi e rimuovere l’anidride carbonica e altri prodotti cellulari di scarto.
Con l’assunzione di una maggiore quantità di ossigeno, durante una seduta di allenamento ad alta intensità di frequenza, oltre alla spinta sull’azione dei mitocondri, altre reazioni chimiche organiche vengono migliorate.
Si aumenta la secrezione dell’ormone della crescita (GH), che ha la gestione della combustione dei grassi, della costruzione dei muscoli e del rafforzamento delle ossa.
Un’azione determinante per prevenire gli effetti dell’invecchiamento.
Si producono un maggior numero di catecolamine che hanno un effetto stimolante sul processo di conversione dei grassi in energia.
Gli effetti aerobici portano ad un cuore e dei polmoni più efficiente, un’aumentata capacità di combustione dei grassi, un stato umorale migliore e un minor rischio di diabete di tipo 2.
Intenso … Ma Breve
Per quanto riguarda l’altro aspetto, va ricordato che l’azione anaerobica si svolge in assenza di ossigeno.
In questo contesto, i muscoli in contrazione, per alimentare i movimenti intensi, rapidi e brevi, dipendono totalmente dal glicogeno presente nel muscolo stesso.
Da questo puoi notare come un esercizio aerobico, come può essere il jogging, può svolgersi in archi temporali anche lunghi, ma un esercizo anaerobico, come può essere il sollevamento pesi, si pratica alla luce di due caratteristiche principali: intensità e brevità.
Dei vantaggi del primo abbiamo già parlato.
Quelli del secondo si focalizzano sullo sviluppo della forza e sull’aumento della massa muscolare, ma anche sulla resistenza fisica.
Qui, l’importanza del consumo di ossigeno, non sta tanto nello svolgimento dell’esercizio, quanto nel migliorare la reazione cellulare durante il periodo seguente del recupero.
Durante un esercizio fisico intenso, l’acido lattico, che è un prodotto di scarto del processo di produzione dell’energia anaerobica, può accumularsi nei muscoli e diventare un ostacolo.
Man mano che ti spingi ai tuoi limiti, il tuo corpo imparerà a tollerare sempre più questo accumulo di acido lattico e a smaltirlo in modo sempre più veloce ed efficiente. Questo ti porterà ad innescare il senso di fatica sempre più in là nella progressione dell’intensità dello sforzo da produrre.
Proprio a causa dell’intensità dell’esercizio anaerobico in generale, ma in specifico se si seguono i dettami dell’HIIT, questo, non dovrebbe essere svolto alla leggera da chi non ha una minima prepazione fisica.
E anche con una preparazione adeguata, meglio sempre riscaldarsi con delle attività aerobica prima di affrontare le “impennate” previste nell’allenamento ad alta intensità di frequenza.
L’importante poi, è avere molta cura dei momenti di riposo previsti ai fini di rimuovere l’acido lattico e reintegrare l’energia muscolare attraverso l’ossigenazione.
Ricordati sempre che l’ossigenazione dei muscoli richiede più tempo dell’ossigenazione del sangue, ed è un passaggio fondamentale per il corretto funzionamento di tutto il corpo.
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La Sindrome Da Sovrallenamento
C’è poi un’altra cosa su cui devi fare attenzione quando ti accingi ad approcciare un nuovo programma di allenemento: la sindrome da sovrallenamento.
Immagino tu possa aver già vissuto quell’impressione di peggioramento delle prestazioni fisiche quando ti aspettavi un loro miglioramento.
Devi sapere che l’intensità e il numero degli sforzi fisici, se non gestiti e bilanciati al meglio con i periodi di riposo, all’interno di un programma di allenamento, possono portare agli effetti spiacevoli del “sovralleneamento”.
Un certo grado di “stress” è fondamentale per indurre quel processo di adattamento innato che ci ha portato ad evolverci e prendere possesso di questo pianeta.
Ma quando questo stress supera le capacità di gestione e va fuori controllo, il corpo produce il cortisolo, chiamato proprio “l’ormone dello stress”, che impatta negativamente sulla pressione sanguigna, sulla risposta immunitaria, andando a favorire l’infiammazione, la diminuzione della massa muscolare e l’accumulo di grasso addominale (il più pericoloso per la salute).
E l’unico modo efficace per combattere l’azione perniciosa del cortisolo è innescare una risposta rilassatoria.
Calato all’interno di un programma di HIIT, significa curare con attenzione i momenti di riposo e calcolare bene il numero di sedute da svolgere all’interno di una settimana.
A questo vanno aggiunti, un corretta idratazione del corpo e una dieta il più possibile rispondente alle esigenze del corpo. Ovvio che la natura dei fattori di stress e variegata, ma parlarne ora in modo completo ci porterebbe fuori tema.
Di certo vanno rimossi o ridotti tutte le fonti di eccessivo stress, anche quelle di orgine mentale e psicologica e non solo fisica.
I Segnali Da Attenzionare
Una situazione di sovrallenamento può essere segnalata da tante situzioni, tra cui:
- uno stato depressivo
- una condizione di malumore diffuso
- lentezza mentale
- una diminuzione dell’appetito
- delle difficoltà ad addormentarsi
- un abbassamento delle difese immunitario
- un calo qualitativo delle prestazioni fisiche
- mal di testa cronici
- un aumento del battito cardiaco a riposo
- dei dolori persistenti alle gambe
- uno stato di stanchezza diffuso
Se è vero, quindi, che il corpo può vantarsi di una straordinaria capacità addattiva a delle situazioni che provocano stress, è vero anche che è in grado di “segnalarti” quando questo livello di stress ha superato i limiti di guardia e si deve scalare una marcia in qualche aspetto della propria vita.
Per questo, è sempre meglio per te, imparare ad ascoltare il tuo corpo per sapere fin dove puoi spingerti e quando è ora di rallentare.
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