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Ipertensione Essenziale: La Forma Di Pressione Alta Più Diffusa

Cosa si intende quando di parla di ipertensione essenziale?

Ci si riferisce a quella situazione di pressione alta che non è direttamente riconducibile ad una causa ben precisa come potrebbe essere la presenza di un’altra malattia di fondo. Per indicarla spesso si usa un altro termine: ipertensione primaria per opporla “meglio” all’altra tipologia di pressione alta, l’ipertensione secondaria.

Con il pompaggio del sangue attraverso tutto il sistema cardiovascolare, effettuato dal cuore, si esercita una più o meno intensa pressione sulle pareti delle arterie, i canali che sostengono il passaggio del flusso sanguigno verso tutte le zone che compongono l’organismo.

Nel momento in cui questa “forza di spinta” supera i valori ritenuti “normali” si inizia a parlare di ipertensione, una condizione potenzialmente nociva per la nostra salute. Infatti, il maggior sforzo, protratto nel tempo, sostenuto dal cuore per portare a termine il suo compito di completa irrorazione del corpo, al fine di reagire alla minor elasticità delle arterie e al conseguente maggior ostacolo e difficoltà nel passaggio del sangue, conduce ad un inesorabile sfinimento della “pompa sanguigna” per eccellenza.

Affaticamento che espone all’organismo a potenziali danni fatali come può essere un infarto del miocardio o un ictus cerebrale.

La maggior parte dei casi di pressione alta viene inclusa nella categoria della “ipertensione essenziale”, che, come detto, si contraddistingue per avere una causa “non ben identificata” che si cela tra i meandri del delicato equilibrio funzionale dei vari sistemi corporei.

Una percentuale che non supera il 15% va invece catalogata tra le ipertensioni secondarie, quelle forme di pressione alta che si originano dalla presenza di una causa “altra” ben circoscrivibile come può essere una malattia del sistema cardiaco.

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Ipertensione Essenziali: Quali Fattori Ne Alzano Il Rischio Di Comparsa

La concezione comune tra gli appartenenti della comunità medica è che la condizione di ipertensione essenziale abbia un forte legame con la genetica familiare. Ma sappiamo anche che, spesso, una predisposizione non si traduce “matematicamente” in manifestazione.

Cosa vuol dire?

Semplicemente che se anche sei geneticamente predisposto alla pressione alta sarai sempre responsabile della sua comparsa per i tuoi comportamenti. Sono questi ultimi i colpevoli che vanno a risvegliare il cosidetto “can che dorme”.

Detto questo esistono altri fattori che possono formare l’humus adatto alla comparsa di una condizione di ipertensione essenziale. Te ne elenco di seguito alcuni:

- Essere obesi o in sovrappeso

- Accusare forme di stress eccessivo

- Seguire regimi dietetici iperzuccherati e pieni di grassi nocivi

- Indulgere nella sedentarietà

Come Scoprire La Presenza Di Una Situazione Di Ipertensione Essenziale

C’è un fatto che mette una carica maggiore di pericolosità sull’ipertensione essenziale: la sua tendenza all’asintomaticità. In pratica, la maggior parte di chi la accusa non ne porta sintomi particolari o segnali sufficientemente intensi per sospettarne la presenza.

La sua scoperta è affidata alla casualità di un controllo medico appena più approfondito. Possiamo quindi passare anni sotto gli effetti nocivi dell’ipertensione essenziale per dover raccoglierne conseguenze più o meno gravi.

Può fare la sua comparsa a qualsiasi età anche se la classica “mezza età” va per la maggiore.

Ma allora come faccio a sapere se soffro o meno di ipertensione essenziale?

Ribadisco che un controllo medico resta il mezzo migliore per comprendere con più precisione la situazione della propria pressione arteriosa. Il passaggio successivo è apprendere i passaggi principali su come si misura la pressione sanguigna con sagacia ed efficacia.

I valori della pressione si compongono di due cifre separate da una sbarra e per farti un esempio pratico prendiamo a riferimento i valori base della pressione arteriosa: 120/80

Il primo numero di questa composizione va ad indicare la pressione sistolica che va misurare la forza d’urto del flusso ematico contro le pareti arteriose mentre il cuore è in fase di spinta. Il secondo va a circoscrivere la pressione diastolica, cioè l’intensità di spinta del flusso sanguigno tra due battiti cardiaci, mentre la pompa che abbiamo nel petto si rilassa.

C’è da dire che questi valori possono “normalmente” fluttuare verso l’alto o verso il basso durante l’intero arco della giornata. Dopo un allenamento, un periodo di riposo, una situazione di stress o una forte emozione essi possono cambiare.

Un'occasionale misurazione della pressione arteriosa che ti renda valori pressori levati non si traduce immediatamente in una diagnosi di ipertensione arteriosa. Per arrivare a questa, è necessario un periodo di monitoraggio che evidenzi una problematica conclamata.

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Pressione Arteriosa: Qual è Il Confine Tra “Normale” e “Problema”?

La pressione esercitata dal passaggio del flusso sanguigno sulle pareti arteriose, si ritiene “sotto controllo” quando i valori che emergono restano al di sotto della soglia limite dei 120/80 mmHg.

Nel momento in cui si sorpassano questi limiti ma si resta entro la forbice dei 130/80 si parla di pressione alta e non di vera e propria ipertensione arteriosa.

Fino ai 139/89 si parla di ipertensione di primo grado (o pre-ipertensione), oltre di ipertensione di secondo grado (la più pericolosa)

Ipertensione Essenziale: La Fase Di Diagnosi

Come detto, essendo spesso asintomatica, l’ipertensione essenziale quasi sempre emerge da un controllo medico effettuato per altre finalità indagatorie. Da lì, il medico potrebbe volerne sapere di più e proporti un periodo di monitoraggio per scandagliare l’effettiva problematica, dandoti le indicazioni necessarie per una misurazione della pressione sanguigna efficace.

Con questo periodo di misurazioni costanti si avrà a disposizione una visione più puntuale dell’andamento pressorio e si potrà, in base alla media dei valori misurati, se siamo in presenza o meno di una situazione di ipertensione essenziale.

Conoscere con esattezza in che punto ci si trova permetterà di poter intervenire con altrettanta precisione ed efficacia.

Una volta arrivati ad una diagnosi di ipertensione essenziale e non potendo determinare da quanto la si accusa, il medico, attraverso un’indagine clinica andrà a verificare la presenza o meno di eventuali danni al sistema cardiocircolatorio causati dallo stato continuo di pressione alta. Sarà un’analisi rivolta allo stato di salute del bulbo oculare, del battito cardiaco, della funzionalità dei polmoni e del passaggio del flusso sanguigno nella zona del collo.

Al fine di scandagliare delle possibili problematiche al cuore e ai reni non direttamente rilevabili, lo stesso medico potrebbe prescrivere alcuni esami strumentali di approfondimento come:

- Il Test del colesterolo: si tratta di andare a tracciare il profilo lipidico di una persona

- L’Ecocardiogramma: si arriverà ad avere un’immagine particolareggiata del cuore attraverso l’utilizzo delle onde sonore

- L’Elettrocardiogramma: si analizzerà l’attività elettrica della pompa cardiaca

- Il Test di funzionalità renale: si esplicherà attraverso esami del sangue, esami delle urine e ultrasuoni al fine di verificare la salute dei reni

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Ipertensione Essenziale: Le Possibili Cure E Soluzioni

Possiamo dire che nella medicina istituzionale non si è ancora determinato e comprovato una vera e propria cura definitiva per una situazione di ipertensione essenziale. Sono stati, però, approntati varie tipologie di trattamenti per garantire che la problematica possa essere tenuta sotto controllo, senza provocare i danni alla salute che sarebbero certi se lasciata libera di manifestarsi.

Tra questi accorgimenti ci sono:

 

1- Un Intervento Consapevole Sul Proprio Stile Di Vita

E’ il primo consiglio che ti viene dato a seguito di una diagnosi di ipertensione essenziale: cambia e migliora il tuo stile di vita.

Si tratta di modificare alcuni comportamenti come:

- Allenarsi per almeno 30 minuti tutti i giorni

- Ritrovare e raggiungere il peso ideale

- Smettere di fumare

- Limita l’assunzione di alcol

- Contieni e riduci le situazioni di stress eccessivo

- Affidati ad un regime alimentare sano ed equilibrato che sappia difendere e conservare la piena funzionalità dei vari sistemi organici di cui il corpo è dotato

- Risolvi eventuali problemi a livello renale

 

2- Il Ricorso A Determinati Programmi Farmacologici

Se l’intervento consapevole sul proprio stile di vita e sui propri comportamenti esistenziali non sono sufficienti a riportare i valori pressori all’interno della “normalità”, il medico può invitarti a ricorrere all’utilizzo di farmaci antipertensivi.

I più comuni e utilizzati sono:

- i beta-bloccanti

- i diuretici

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Ipertensione Essenziale: I Rischi Che Si Corrono Nel Non Trattarla Tempestivamente

Lo abbiamo già sottolineato più volte: più alti sono i valori della tua pressione arteriosa e più intenso è lo sforzo a cui è sottoposto il tuo cuore nell’assolvere il suo compito di irrorazione sanguigna di tutto l’organismo.

Una fatica che se protratta in modo costante porta inevitabilmente al danneggiamento degli elementi che compongono il sistema cardiovascolare: organi, arterie e vasi sangugni.

La conseguenza immediata sarebbe un minor afflusso di sangue ai vari tessuti corporei e quindi a problematiche come:

- danni neurologici

- danni oculari

- danni renali

- insufficienza cardiaca

- infarto del miocardio

- ictus cerebrale

- aterosclerosi

Delle situazioni altamente nocive e pericolose per cui vale la pena fare di tutto per evitare di incapparci.

Potrebbe essere necessario, oltre a porre attenzione sui propri comportamenti quotidiani, anche testare varie combinazioni di farmaci prima di arrivare alla “formula” più adeguata che ci garantisca un controllo efficace della pressione sanguigna.

Di sicuro con la volontà e la motivazione di stare bene e l’aiuto della scienza si può arrivare a vivere una situazione di ipertensione essenziale limitando efficacemente i possibili danni alla salute.

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Steve Leggero è un naturopata e coach che si sta dedicando alla divulgazione di contenuti relativi all'ottimizzazione della salute, al miglioramento delle prestazioni fisiche e mentali, alla longevità e al benessere in generale.

Vive a Malta e ha una lunga esperienza di studi in tutto ciò che riguarda alimentazione e salute. Ha iniziato a collaborare con il sito divulgativo www.vadoalmassimo.net dove si occupa della sezione Benessere Fisico e scrive articoli su digiuno intermittente, dieta chetogenica, alimentazione sana ecc.

Al momento è molto impegnato nella scrittura di libri, nel tenere corsi e conferenze, nella creazione di contenuti digitali e molto altro

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