La Dieta Ipolipidica: Cosa Mangiare Quando Decidiamo Di Ridurre I Grassi

Di Steve Leggero

Per molti anni, le autorità sanitarie di tutto il mondo, si sono prodigate nel consigliare una dieta ipolipidica, un regime alimentare a basso contenuto di grassi, con il fine di migliore lo stato generale della nostra salute.

Un suggerimento ampiamente accettato da tutta la comunità medica tradizionale.

Anche se sono emersi, dai tanti studi effettuati, più di qualche prova che ha, sostanzialmente, messo in discussione la tesi sui potenziali benefici di un piano alimentare senza grassi, le resistenze che ci legano alla vecchia concezione del “tutti i grassi fanno male” sono ancora tante e “dure” da superare.

La questione è ancora al centro di accesi dibattici, e anche se le linee guida in fatto di alimentazione consigliata, rimangono sostanzialmente uguali, la loro sostenibilità scientifica si è indebolita.

Si sta aprendo uno squarcio e si allarga sempre di più.

Ma allora una dieta ipolipidica è davvero efficace per dimagrire e per abbassare il rischio di malattie cardiache?

In questo post cerchiamo di centrare e circoscrivere con più esattezza i termini della questione.

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Cos’è Una Dieta Ipolipidica?

La dieta a basso contenuto di grassi, tradizionalmente, prevede che il tuo apporto calorico derivi per un massimo del 30% dal consumo dei lipidi.

C’è da dire che le diete ipolipidiche più rigorose abbassano questa soglia, prevedendo un massimo del 10-15% di calorie provenienti dai grassi sul totale complessivo. Alcune linee guida arrivano addiriturra a fissare un massimo che si aggira tra il 7 e il 10%.

E di sicuro non mancano gli studi a sostegno di questo tipo di impostazione dietetica.

Una Dieta Ipolipidica E’ Utile Per Dimagrire?

Le diete povere di grassi vengono spesso caldeggiate alle persone che hanno intenzione di perdere peso.

Il motivo principale è che i grassi, a parità di quantità, apportano più calorie di qualsiasi altro nutriente. Più del doppio rispetto a proteine e carboidrati.

Un grammo di proteine fornisce 4 calorie. Le stesse si ottengono da un grammo di carboidrati. Invece da un grammo di grassi se ne ricavano 9. Un differenza obiettavamente importante.

Ci sono studi che dimostrano che il contenimento del consumo di grassi porta alla perdita di peso. Un dimagrimento, che seppur minimo, è considerato importante per elevare la qualità della propria salute.

Ma se l’obiettivo è dimagrire, è più efficace una dieta a basso contenuto di carboidrati o una a basso contenuto di grassi?

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Dieta Senza Carboidrati o Dieta Senza Grassi?

Le diete senza carboidrati sono logicamente ricche di proteine e di grassi.

Quando si pone molta attenzione sulla tipologia di cibo da consumare, una dieta ipolipidica sembra efficace tanto quanto una low carb nel perdere peso.

Questa è la conclusione di uno studio condotto su 19 persone obese che hanno trascorso due settimane in un ambiente in cui l’apporto nutritivo è stato sottoposto a rigoroso controllo.

Da consierare che il periodo temporale è stato breve e di sicuro non era in grado di riflettere le condizioni di una vita reale.

La verità è che ci sono altri studi che ammettono che le diete ipolipidiche non hanno la stessa efficacia, in termini di dimagrimento, delle diete senza carboidrati.

Non è semplice risolvere questa apparente incoerenza scientifica, ma una via di uscita si può trovare nella conclusione che una dieta a basso contenuto di carboidrati sembra sposare una maggior qualità nutritiva.

Infatti si focalizza sul consumo di cibi integrali, come uova, verdure, carne e pesce. Ed è rigorosa nel sconsigliare il consumo di tutto quel cibo spazzatura composto da alimenti a base di carboidrati raffinati e cibi iper-lavorati e iper-zuccherati.

Inoltre il loro alto contenuto di proteine e fibre apporta una quantità di vantaggi veramente considerevole.

I Vantaggi Di Una Dieta Ipolipidica

Un regime dietetico senza carboidrati ti porta a dimagrire attraverso queste strade:

- Riduce l’apporto calorico: l’alto contenuto proteico ti permette di avere un controllo maggiore sul tuo appetito

- Ti fa raggiungere prima il senso di sazietà: l’elevato contenuto di fibre farà miracoli in questo senso

- Diminuirà gli attacchi di fame: quelle irrefrenabili voglie di zucchero pian piano scompariranno

In poche parole una dieta senza carboidrati sembra offrire un percorso più sano e salutare verso la perdita di peso.

Al contrario una dieta ipolipidica senza una particolare attenzione sulla qualità dei cibi introdotti può portare ad un eccessiva assunzione di cibi insalubri come i carboidrati raffinati e gli alimenti iper-zuccherati.

In un ambiente sottoposto a rigido controllo alimentare, una dieta low carb e una dieta low fat non divergono in termini di efficacia di dimagrimento.

Ma nella vita reale, una dieta senza carboidrati si è dimostrata più efficace e più qualitatitiva dal punto di vista nutrizionale di una dieta a basso contenuto di grassi.

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Le Diete Ipolipidiche e L’Epidemia Mondiale Dell’Obesità

Le linee guida sull’uso di progammi dietetici a basso contentuo di grassi sono uscite nel 1977.

Da allora, la gran parte delle autorità sanitarie hanno stentato a cambiare o rivedere le proprie posizioni in merito.

Eppure, sarà un caso, ma proprio dall’uscita di quelle linee guida, sembra abbia inizio l’esplosione di un problema che oggi attanaglia milioni di persone nel mondo: l’obesità.

Ma Allora … Le Diete Povere Di Grassi Abbassano Il Rischio Di Malattie Cardiache?

Nel momento in cui sono state pensate e divulgate le linee guida sull’uso di diete ipolipidiche, la comunità scientifica era concorde sul ritenere l’eccessivo consumo dei grassi come una delle origini delle tante problematiche legate al sistema cardio-circolatorio.

Una convinzione che ovviamente ha influenzato pesantemente tutte le raccomandazioni alimentari che sono uscite nei decenni a seguire. Suggerimenti che andavano tutti nella stessa direzione: ridurre il consumo di alimenti ricchi di grassi come carne, uova e latticini.

Col passare degli anni più di qualche scienziato ha iniziato a minare la solidità scientifica di questo assunto apparentemente intoccabile. Si sono cominciate ad avvertire che la privazione dei grassi conduceva a più di qualche conseguenza negativa.

Oggi gli studi sostengono che i grassi saturi non sono così “cattivi” come sono stati descritti e che non c’è nessun legame dimostrtato tra essi e la comparsa di malattie cardiache.

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I Grassi Idrogenati

L’attenzione, semmai, va posta su tutti quegli alimenti a base di grassi pericolosi, quelli definiti “idrogenati”, presenti in tanti cibi spazzatura.

Tuttavia, nonostante la non dimostrata pericolosità dei grassi saturi, sostituirli con grassi polinsaturi, sembra poter arrecare dei grossi benefici al sistema cardiaco, grazie alle loro proprietà altamente anti-infiammatorie.

Ma la diete ipolipidiche non fanno distinzioni qualitative sulla composizione dei grassi e fissano un massimo del 30% l’apporto calorico ricavato dai lipidi sul totale consumato.

Eppure ci sono studi che negano l’efficacia della riduzione complessiva dei grassi sulla salute generale del cuore. Ridurre troppo l’assunzione dei grassi, sembra portare, al contrario, a essere nocivo per il sistema cardio-circolatorio.

Infatti il colesterolo LDL, viene spesso definito “cattivo”. Ma spesso si ignora che la dimensione delle particelle di colestrolo ha molta importanza quando si tratta di salute.

Più sono piccole è più alto è il rischio di malattie cariache, più sono grandi è più questo rischio diminuisce.

Esistono degli studi che concludono che le diete ipolipidiche tendono a rimpicciolire la dimensione delle particelle di colesterolo, aumentanto il rischio di malattie cardiache. Inoltre tendono a ridurre il colesterolo HDL “buono” e ad alzare il numero dei triogliceridi che scorrono nel flusso sanguigno. Un altro importante fattore di rischio cardiaco.

Le diete ipolipidiche possono influire negativamente sui dati del colesterolo HDL, del colesterolo LDL e dei trigliceridi andando ad aumentare il rischio di problematiche cardiache.

Conclusioni

Le linee guida sull’utilizzo delle diete ipolipidiche, uscite nel 1977, sono state contestate da molti studi successivi, che ne hanno minato le basi scientifiche.

Ridurre i grassi non sempre è il modo migliore per arrivare a raggiungere il proprio peso ideale. Le diete senza carboidrati sembrano essere più efficaci, in termini di dimagrimento, per la maggior parte delle persone.

E’ molto controverso e discusso il binomio consumo dei grassi – maggior rischio cardiaco che per tanti anni ha tenuto banco nei consigli alimentari.

Sono prove molto deboli quelle che sostengono che ridurre i grassi conduca ad una maggior salute del sistema cardiaco. Ne esistono che sostengono il contrario.

Invece di ossessionarti sull’apporto dei grassi, focalizzati sulla qualità degli alimenti che introduci nel corpo.

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Steve Leggero

Steve Leggero è un naturopata e coach che si sta dedicando alla divulgazione di contenuti relativi all'ottimizzazione della salute, al miglioramento delle prestazioni fisiche e mentali, alla longevità e al benessere in generale.

Vive a Malta e ha una lunga esperienza di studi in tutto ciò che riguarda alimentazione e salute. Ha iniziato a collaborare con il sito divulgativo www.vadoalmassimo.net dove si occupa della sezione Benessere Fisico e scrive articoli su digiuno intermittente, dieta chetogenica, alimentazione sana ecc.

Al momento è molto impegnato nella scrittura di libri, nel tenere corsi e conferenze, nella creazione di contenuti digitali e molto altro

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