Latte Di Cocco: Modalità D’Uso E Benefici Di Un Alimento Super

Partiamo col dire che la ricerca sembrerebbe affermare l’opposto, sostenendo un collegamento tra diete ricche di grassi  e alti livelli di colesterolo LDL (quello “cattivo”) e di trigliceridi che vanno ad aumentare il rischio di malattie cardiache.

Così, alcune persone potrebbero pensare che consumare un alimento, come il latte di cocco, al alto contenuto di grassi saturi, non sia proprio una buona idea al fine di mantenersi in vita sani e a lungo.

Tuttavia, ci sono diverse fonti di grassi saturi e, ognuna di esse, ha un impatto diverso sul nostro organismo. C’è da aggiungere poi, che la genetica individuale ha un ruolo primario sul modo con cui una persona metabolizza i grassi  e sull’influenza benefica o meno, che questi hanno sul corpo.

Non ci sono molti studi dedicati all’indagine sul rapporto tra latte di cocco e livelli di colesterolo. Tuttavia, ci si può riferire ad un insieme di ricerche che si sono focalizzate sullo studio sugli effetti generali dell’olio di cocco, un altro derivato della noce di cocco.

Uno di questi (https://bit.ly/3gfpN41) ha evidenziato che l’olio di cocco non ha aumentato in modo significativo il livello del colesterolo “cattivo” (LDL, lipoproteine a bassa densità), ma che ha innalzato il livello del colesterolo “buono” (HDL, lipoproteine ad alta densità). E’ giusto sottolineare che questa ricerca è durata solo un mese e non è stata sottoposta a tutti i controlli di rito.

Ricordati comunque che il colesterolo HDL protegge il cuore e ti difende dall’azione nociva dell’altra tipologia di colesterolo, l’LDL, trasportandolo al fegato dove viene trasformato e quindi rimuovendolo dal flusso sanguigno.

Ovvio che seppur non sia risultato che l’olio di cocco abbiano aumentato il livello del “pericoloso” colesterolo HDL, è necessario ricordare che tutti i prodotti derivati dal cocco sono ricchi di grassi, e seppur benefici, vanno consumati con oculatezza e attenzione.

Considera anche che l’olio di cocco, di cui abbiamo parlato, ha un contenuto lipidico maggiore del latte di cocco, che avrà sempre, quindi, effetti meno nocivi sui livelli del colesterolo.

Il latte di cocco contiene i cosidetti trigliceridi a catena media (MTC) che gli studiosi hanno spesso collegato al dimagrimento. Sembrano che questi elementi siano in grado di stimolare la produzione di energia attraverso un processo definito “termogenesi”, letteralmeente “produzione di calore”.

Ci sono alcuni studi (https://bit.ly/2JyljK2a) sostegno della tesi sul possibile effetto dimagrante e riducente del girovita dei trigliceridi a catena media. Sembra inoltre che possano bilanciare il micriobiota intestinale che si fosse destabilizzato. Un disequilibrio che gioca un ruolo importante in situazioni di obesità.

Uno studio condotto nel 2015 su delle persone obese ha concluso che il consumo degli MTC a colazione possa ridurre l’assunzione di cibo nel resto della giornata.

In un altro datato al 2018 di sottolinea l’abilità degli acidi grassi a catena media di aumentare la sensibilità all’insulina. Un risultato che andrebbe a favorire la perdita di peso. Ricorda che l’insulina è l’ormone che ha la responsabilità di gestire il livello del glucosio (zuccheri) nel flusso sanguigno.