I Pensieri Negativi: Sii Maleducato E Chiudigli La Porta Della Tua Mente

Di Sabrina Bush

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1 I Pensieri Negativi: La Necessità Di Stopparli Sul Nascere

2 Pensieri Negativi: La Strada Da Percorrere Per Disinnescarli

3 Il Primo Battito D’Ali Verso La Salvezza: La Comprensione Dei Pensieri Negativi

4 Pensieri Negativi: Identikit Di Un Pensiero Distruttivo

5 Una Rondine Non Fa Primavera e Un Pensiero Negativo Non Fa L’Autunno

6 Su Quale Frequenza Sei Sintonizzato? Positiva o Negativa?

7 I Pensieri Negativi: Nella Tana Del Nemico

8 La Mente: L’Instancabile Lavoratore Nella Tua Testa

I pensieri negativi sono come delle piccole palle di neve che iniziano a rotolare. Non fanno rumore, non attirano l’attenzione ma con il loro incedere si portano appresso altra neve e crescono di volume.

Quando la presenza dei pensieri negativi si fa fastidiosa è quasi sempre troppo tardi. Oramai hanno acquisito forza e contrapporgli resistenza è impresa vana.

Difficile darne una definizione che li riassumano appieno. Ma hanno una caratteristica che li contraddistinguono dalle altre frequenze mentali: ti fanno sempre del male, non vengono mai in pace.

Si insinuano nella tua vita come il classico “sassolino nella scarpa” e ti impediscono di camminare dritto sul tuo percorso esistenziale.

I pensieri negativi si depositano sulle pareti della tua mente e preparano il posto per altri loro “simili”. E’ il materiale principale con il quale un essere umano si costruisce le proprie prigioni: ansia, stress e depressione.

Portano spesso i vestiti della “scusa” per fornirti una parvenza logica a quell’azione che dovresti compiere ma che non fai, a quell’obiettivo che ti sei prefisso ma che non raggiungi, a quel sorriso che ti sei promesso ma che non ti concedi.

I pensieri negativi ti prendono alla sprovvista e quando arrivano non hai la ben che minima idea di dove siano venuti. Sembrano comparsi dal nulla ma non è così.

Viaggiano nella tua mente perché qualcosa gli ha aperto la porta: una delusione, un dispiacere, un fallimento. Prolificano in modo più efficiente di un coniglio, ti travolgono in modo più devastante di un’orda di cavalieri mongoli.

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I Pensieri Negativi: La Necessità Di Stopparli Sul Nascere

Spesso, fermarli sul nascere diventa vitale pena lo scatenarsi della depressione. Hanno il voltaggio di una scarica elettrica capace di immobilizzarti e incenerire ogni tua volontà.

Mettiamo che tu incontri per strada quel compagno di scuola che per anni ti ha bullizzato. Ti sovviene alla mente la sofferenza e l’umiliazione patita.

La tua vocina interiore inizia a gracchiare: “Non sei abbastanza forte per prenderti in mano la tua felicità”. Percepisci lo sconforto nel sentirti essezialmente indifeso. Senti la vergogna nel percepirti fondamentalmente inutile.

La tua fiducia ha gettato la spugna sul ring della vita. La tua autostima si è nascosta sotto le suola delle tue scarpe. La tua tranquilità ti ha salutato.

Ti guardi allo specchio e vedi un individuo sfortunato, disperato e senza l’energia necessaria per svolgere anche le più banali faccende quotidiane. Ti senti condannato all’infelicità e te ne fai una colpa.

Sei entrato così, nel circolo vizioso della negatività, un girone dantesco abitato dal più spaventoso fantasma che si conosca: la paura di vivere.

Potresti arrivare ad avere bisogno dell’aiuto di uno psicoterapeuta perché spesso non si esce dal pozzo buio della depressione se nessuno ti lancia una corda.

Ecco, dal seme di un primo pensiero negativo la pianta della depressione ha affondato le radici nella tua vita.

Sembrava una scossa tellurica di poco conto ma ti ritrovi con il tuo mondo in macerie. In tanti vestiamo i panni di Eva e diamo ascolto al quel strisciante serpente, quel primo pensiero negativo, che ci schiude la porta su una vita da inferno.

Se ti fosse stato spiegato come arrestare sul nascere il volo di quella cornacchia, se ti fosse stato insegnato come schiacciare la testa di quel subdolo serpente, avresti evitato molta sofferenza.

Pensieri Negativi: La Strada Da Percorrere Per Disinnescarli

La strada della salvezza per non farsi travolgere dai pensieri negativi, ha un tracciato scandito da mete ben precise:

1- identificare i pensieri negativi che si affacciano alla tua mente

2- combatterli con la luce della consapevolezza

3- sostituirli con pensieri positivi

Questo articolo si propone l’obiettivo di fornirti proprio quella conoscenza che ti permetta di illuminare quelle parti buie in cui perdi la direzione.

La pratica ti permetterà di formarti un terreno di base fatto di positività. Un terreno poco fertile per i pensieri distruttivi.

Devi comprendere a fondo la totale inutilità di un pensiero negativo.

Devi avere ben chiaro il suo potenziale nocivo: è il freno a mano che ti impedisce di avanzare nella vita.

Ha la forza intrusiva dell’edera rampicante, se gli lasci spazio ne vorrà sempre di più. Entra in simbiosi facilmente con i suoi simili (altri pensieri negativi) dando vita e solidità ad un vero e proprio atteggiamento negativo.

Da lì a diventare un disturbo psicologico debilitante il passo è davvero breve.

Arrestare e disinnescare il potenziale nocivo di un pensiero negativo non è un passaggio così complesso come sembra. E’ necessario dotare la propria faretra di alcune frecce:

- Padronanza e controllo della propria mente

- Energia necessaria per allontanarsi da un pensiero nocivo

Nelle prossime righe di mostrerò come ottenerle.

Ma quello che devi mettere fin da subito e senza remore è una cosa sola: l’impegno convinto e assiduo a seguire il percorso che ti propongo.

Inizia con un piccolo passo e il traguardo sarà già più vicino.

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Il Primo Battito D’Ali Verso La Salvezza: La Comprensione Dei Pensieri Negativi

Quando la mente è sintonizzata su una frequenza negativa il suono della tua vita non sarà mai positivo.

Un’auto-definizione di te stesso potrebbe essere un buon punto di partenza dal quale partire per questo viaggio.

Sei una persona negativa o positiva?

Come vedi il mondo là fuori, a colori o in bianco e nero?

Ti senti in armonia con la forza straripante della primavera o sei connesso con la resa incondizionata dell’autunno?

Lo sguardo che riservi al mondo ha la sua importanza.

Al di là del dato reale, ogni situazione, evento e fenomeno può essere tradotto dalla nostra mente seguendo il metodo binario del “buono e cattivo”.

Puoi, in pratica, trovare elementi positivi anche in un dramma e puoi scovare elementi negativi anche in un successo.

E’ una semplice questione di attitudine che ha poco a che fare con il giudizio perentorio del “giusto o sbagliato”.

Senza dubbio, la predisposizione alla positività ti permette di accedere a forze ed energie che non sapevi nemmeno di possedere.

Le persone che la posseggono hanno in mano un biglietto di priority per la felicità.

Sono quelle che gettano il proprio sguardo al lato più luminoso e positivo delle cose. Sono quelle che si sorreggono su uno stato d’animo improntato all’azione.

E quello che dobbiamo capire è che ciò che occupa la nostra mente con maggior frequenza avrà un influenza determinante sulla vita che avremo e su che tipo di persone diventeremo.

Che ci crediamo o no, i pensieri, eterei e senza consistenza materiale, per paradosso, sono la base sostanziale della nostra realtà.

Dietro ad ogni fallimento si annidano pensieri negativi e distruttivi, dietro ad ogni successo si ammassano pensieri positivi.

Ciò che dici alla tua mente viene percepito dal tuo mondo concreto.

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Pensieri Negativi: Identikit Di Un Pensiero Distruttivo

Un pensiero distruttivo è un processo mentale che crea un ambiente sfavorevole all’espressione libera di noi stessi.

E’ la cornacchia che si appoggia sulla nostra spalla e pretende di indovinare un futuro funesto da segni e simboli esterni. E’ la tendenza a percepire il soffio travolgente della tempesta anche tra i raggi di sole di una giornata tersa.

I pensieri negativi sono il frutto della propensione a guardare il lato oscuro delle cose. Sono gli scricchiolii che fa traballare anche i momenti più felici.

Possiedono un’intima natura distruttiva, si vestono di inquietudine e spesso si manifestano portando i tratti dell’agressività e della violenza. Hanno il dono dell’imprevedibilità e ti piovono addosso senza avviso.

Si presentano alla tua porta come un viandante senza identità capace di riportarti le immagini delle tue paure passate e presenti.

I pensieri negativi tendono a mettere radici e dove “poggiano il cappello”, quella è la loro casa. Prendono possesso del tuo giardino mentale e lo infesta progressivamente di erbacce. Spesso diventa ingestibile e per liberarsene serve un aiuto esterno.

Quando i pensieri depotenzianti si ammassano danno vita ad un atteggiamento comportamentale connotato da percezioni distorte e credenze errate.

Lavorano incessantamente contro di te manifestando il loro scopo: impedirti di esprimere quello che sei.

Formano il fiume che punta al mare aperto della depressione.

Una Rondine Non Fa Primavera e Un Pensiero Negativo Non Fa L’Autunno

Il fatto che tutti, ogni tanto sentiamo il campanello dei pensiero negativi che suonano alla nostra porta è del tutto normale. Nel momento in cui ne ignoriamo la protervia e gli impediamo di accomodarsi nella nostra casa, restiamo al sicuro.

Il fastidio fugace che portano con sé va assunto come un irritazione mentale momentanea che va e viene senza lasciare cicatrici.

Il non concerdergli troppa attenzione è il segnale che non stiamo correndo alcun pericolo sostanziale.

Il pensiero negativo è un venditore porta a porta esperto: se gli concedi attenzione anche solo come gesto di cortesia, ha tante armi per coinvolgerti in un’interazione.

Limitarti ad osservare i pensieri negativi mentre scorrono sullo schermo della tua mente è la sola cosa da fare. Più importanza gli concedi più spazio pretenderanno. Ecco perché il come reagisci ad un pensiero negativo diventa determinante per la tua felicità.

E’ noto che la maggior parte delle persone sono visitate saltuariamente da pensieri “cattivi”: propositi aggressivi, immagini sessuali spinte, idee al limite del blasfemo, espressioni offensive e poco rispettose, ecc.

Ma la maggior parte delle persone possiede quella stabilità e quell’equilibrio mentale necessario per non esserne travolte. La loro vita continua a scorrere sui binari della normalità nonostante questi “incontri”.

Ma talvolta, l’interazione con questi pensieri dal potenziale distruttivo, lascia un segno.

Quella piccola cicatrice emotiva potrebbe essere un primo segnale da non sottovalutare. E se tende a non assorbirsi, ma perdura nel mostrarsi, potrebbe prendere la forza di un virus in grado di ammorbare l’organismo in cui si è infiltrato.

I Pensieri Negativi: I Mattoni Di Un Atteggiamento Distruttivo

L’insieme di pensieri negativi, che presi singolarmente si mostrano innocui, potrebbe rappresentare la base di un atteggimento distruttivo che andrà a contraddistinguere il nostro comportamento e ad influenzare i nostri risultati.

La carica intrusiva di cui sono in possesso li porta a conquistare le redini della vita di chi colpiscono.

Diventano un’energia compulsiva capace di amplificare il rumore delle paure più intime, creando un ambiente assordante in cui si diventa sordi a qualsiasi tipo di pensiero e considerazione positiva.

Non solo si vede “nero”, ma si finisce per cercare il “nero” sotto la spinta di un bisogno di coerenza pernicioso.

Un pensiero negativo non controllato, non passato al vaglio della consapevolezza, è come una macchina impazzita che può creare danni incalcolabili.

E’ un disturbo costante che si annida nei meandri della tua mente che tende a condurti al confine di quella terra da cui proveniamo: quella dell’animalità senza ragione, quella dell’istinto aggressivo e violento.

Quella dell’assenza di morale, quella sorda al rimorso.

Ovvio che sono finito su casi estremi, ma sento il dovere di farti capire che non portare la luce della consapevolezza sui nostri pensieri negativi può portare ad esiti disastrosi e assolutamente non previsti.

Le conseguenze non le noterai solo in una mente preda di ossessioni ma anche in un fisico privo di energia vitale.

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Su Quale Frequenza Sei Sintonizzato? Positiva o Negativa?

Non sono poche le persone che non sono consapevoli su quale frequenza stanno vibrando i loro pensieri e il loro atteggiamento mentale. Sono talmente pervasi da un flusso ininterrotto di pensieri che si trovano in difficoltà a distinguerne la natura.

Per correrti in aiuto ti propongo una serie di quesiti da porti.

In base alla risposta che ti darai potrai avere più chiarezza sulla natura dei pensieri negativi che ti pervadono. Se metterai un bel “NO” ad ognuna di esse sappi che sarà un pensiero da cui prendere le giuste distanze:

1- Che utilità ha per me questo pensiero?

2- Mi aiuta a sentirmi meglio?

3- Ha un impatto positivo sulla mia esistenza?

4- Mi facilita il raggiugimento degli obiettivi che mi sono posto?

Come detto, se il “NO” domina le tue risposte, è ora di cambiare strada, di lasciar andare questo pensiero e di fare posto ad una frequenza mentale diversa.

Un percorso più facile da tratteggiare a parole che con passi concreti.

I Pensieri Negativi: Nella Tana Del Nemico

Quando si tratta di salute mentale, la caccia al nemico da sconfiggere spesso ci porta, alla fine, a battere i sentieri intimi della nostra interiorità.

Quando scopriamo il viso del mostro che ci ha tanto angustiato, ci accorgiamo che, spesso, porta le nostre sembianze.

E’ sempre traumatico, ma anche in sé liberatorio, scoperchiare il segreto della nostra sofferenza: abbiamo lottato contro noi stessi, ci siamo auto-dilaniati, abbiamo attaccato le nostre difese, ci siamo protetti dalle nostre stesse armi.

Qualsiasi destinazione a cui arriviamo, qualsiasi strada ci ritroviamo a percorrere, hanno un punto di partenza comune: la nostra anima.

E la nostra sofferenza è data dalla differenza tra la nostra “temperatura” interna e quella esterna.

Il dolore è un’”escursione termica emozionale”.

L’infelicità è il frutto della mancata connessione tra la nostra interiorità e il mondo esterno.

Se tutto parte da “dentro”, il percorso di una comprensione completa deve finire “dentro”. La propria realizzazione porta sempre con sé la soddisfazione del cerchio che si chiude.

Ma come si fa a circoscrivere quel pensiero debilitante in mezzo al flusso travolgente dei pensieri che ogni giorno, ogni ora e ogni minuto ci passano per la testa?

Una corrente impetuosa che talvolta percorre le pianure aperte del conscio, talaltra si insinua nelle grotte chiuse dell’inconscio.

Identificare i pensieri negativi e fermarli per il riconoscimento è come essere sulla Venezia-Milano solo con una paletta alla ricerca di un auto specifica. Nel momento che la noti, non hai i mezzi per farla accostare.

Come si fa allora a non essere più in balia di questi pensieri negativi?

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La Mente: L’Instancabile Lavoratore Nella Tua Testa

C’è un criceto che continua a girare la ruota tra le pareti del tuo cranio.

Pensa, si agita e ripensa in modo indefesso. La mente ha l’impostazione zelante dello stacanovista, ha la testardaggine del mulo da montagna.

Tenerla a bada è un’impresa per la maggior parte delle persone che sperimentano un flusso mentale mutevole e continuo.

Un flusso mentale che si muove tra il conscio e l’inconscio.

I pensieri consci sono, ad esempio, le riflessioni che facciamo sui problemi reali e tangibili che ci toccano da vicino.

Qualsiasi pensiero che affiora alla vista dellla tua mente che elabori per arrivare ad una conclusione e associ a uno scopo ben preciso fa parte della sfera conscia.

E ne fanno parte anche tutti quei pensieri che sembrano formarsi in modo spontaneo sotto la spinta di vari stimoli esterni o interni.

Sono pensieri che arrivano all’improvviso, si fermano un poco e poi scivolano via.

Sono tutti penseiri coscienti che possiamo porre sotto controllo.

Una volta imparata l’arte della gestione positiva di questi flussi mentali consci, potremo dedicarci ad espanderla anche ai penseiri incosci.

Nella Mente Un Potere Eccezionale

Di sicuro, la cosa da rilevare è che la mente ha un potere incredibile.

Tende a trasformare i pensieri più ricorrenti in veri e propri schemi che finiscono per essere le basi delle nostre abitudini.

Questo è il passaggio cruciale: le nostre azioni, il nostro atteggiamento comportamentale si nutre del nostro atteggiamento mentale e pianta le sue radici più profonde in quei pensieri che sanno occupare, più a lungo di altri, gli spazi concessi dalla nostra mente.

Ecco perché saper gestire il flusso dei propri pensieri può diventare davvero determinante per il successo e la soddisfazione della nostra esistenza.

Pensiero-emozione-azione è la triade della felicità o del suo contrario.

Pensieri positivi portano con sé emozioni buone e conducono ad azioni corrette per ottenere il successo sperato.

Pensieri negativi danno orgine ad emozioni ostili che a loro volta producono azioni scorrette e il fallimento così, acquista una sua logica.

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John Calamita

John Calamita è uno psicologo sessuologo che si sta dedicando alla divulgazione di contenuti relativi all'ottimizzazione dei rapporti personali, relazionali, sentimentali e sessuali che contribuiscono in maniera determinante, nella costruzione di uno stato di benessere generale in un uomo e in una donna..

Vive alle Canarie e ha una lunga esperienza di studi in tutto ciò che riguarda le relazioni umane. Ha iniziato a collaborare con il sito divulgativo www.vadoalmassimo.net dove si occupa della sezione Benessere Relazionale e scrive articoli su seduzione, miglioramento dell’esperienza sessuale, efficacia comunicativa, ecc.

Al momento è molto impegnato nella scrittura di libri, nel tenere corsi e conferenze, nella creazione di contenuti digitali e molto altro

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